Depressione perinatale e maternity blues: cosa sono?

Alessandra Bellasio | Ostetrica e Formatrice

Ultimo aggiornamento – 27 Maggio, 2024

neo-mamma-stanca-con-neonato-in braccio

La depressione perinatale e il maternity blues sono due condizioni che possono verificarsi, il primo, durante la gravidanza o dopo il parto, il secondo solo dopo il parto. Si tratta, dunque, di due condizioni distinte che presentano caratteristiche e gradi di gravità diversi.  

Mentre la depressione perinatale può richiedere un trattamento professionale psicologico o farmacologico, il maternity blues è caratterizzato da sintomi più lievi che, nella maggior parte dei casi, regrediscono spontaneamente nel giro di qualche settimana.  

Definiamo il periodo successivo alla nascita o puerperio

Con il termine puerperio comunemente si intende il periodo di tempo che segue la nascita del bambino. Da un punto di vista clinico, però, è l’arco temporale che l’apparato genitale della donna impiega per tornare, da un punto di vista anatomo-funzionale, alla propria condizione pregravidica. Per convenzione, questo tempo va dalle quattro alle sei settimane dopo il parto.  

Questa delicata fase, oltre ad essere ricca di cambiamenti ormonali che influenzano il corpo e la mente della donna, è anche piena di nuove sensazioni, emozioni e responsabilità. E’ facile, dunque, che la neo mamma si senta inizialmente in difficoltà, che abbia sbalzi di umore, o che si senta triste. 


Potrebbe interessarti anche:


Stabilito, dunque, che questo momento della vita della donna è particolare e delicato, cerchiamo di fare chiarezza tra quelli che possono essere normali e fisiologiche sensazioni di tristezza e ciò che, invece, si definisce maternity blues o depressione perinatale. 

Maternity Blues

Il maternity blues, talvolta definito anche baby blues, è una condizione piuttosto comune che, secondo i dati del Ministero della Sanità, può arrivare a colpire il 70 - 80% delle donne dopo il parto. Di solito la sua insorgenza avviene una settimana circa dopo la nascita del figlio. La durata spesso non supera qualche settimana ed è considerata una reazione fisiologica e del tutto normale rispetto ai cambiamenti ormonali e alla nuova condizione di genitore.

I sintomi del maternity blues

Stabilito che si tratta di un disturbo lieve con insorgenza ravvicinata al parto, tra i principali sintomi troviamo: 

  • Tristezza;
  • Ansia;
  • Irritabilità;
  • Pianto improvviso;
  • Elevata sensibilità emotiva;
  • Umore altalenante.

Questi sintomi tendono a regredire spontaneamente e, di norma, non richiedono alcun intervento terapeutico o farmacologico. Va detto, però, che nel caso in cui la donna senta di voler essere supportata in questa fase, è bene che venga ascoltata e che le venga dato sostegno. Il maternity blues non va affatto sottovalutato se è la donna o chi le vive accanto a ritenere che sia necessario il parere di uno specialista. Sottovalutare questo disagio della madre potrebbe complicare questo delicato periodo essenziale per la nascita della relazione tra mamma e bambino.  Di questo i partner devono essere consapevoli offrendo tutto l’aiuto e il sostegno possibili.

Depressione perinatale

La depressione perinatale un tempo era conosciuta come depressione post partum. Recentemente, però, è stata rinominata perinatale in quanto prende in esame anche il periodo della gravidanza durante il quale può manifestarsi. Oggi, dunque, con questo termine si intende la condizione patologica che può verificarsi nell’arco temporale che va dal concepimento all’anno successivo al parto, ben diversa dal maternity blues. Poiché si tratta di un disturbo invalidante va individuato il prima possibile per garantire alla donna il giusto intervento da parte dello specialista. 

Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, la depressione perinatale rappresenta la più rilevante complicanza psichica relativa al puerperio. Per quanto vi siano molte variabili che ne condizionano l’incidenza, si stima che nel mondo occidentale colpisca circa il 10-15% delle donne dal momento del parto fino al primo anno di vita del bambino. Va detto, inoltre, che questo dato è sicuramente sottostimato in quanto molte donne che la sperimentano non vengono diagnosticate poiché non supportate nel chiedere aiuto. 

Sintomi della depressione perinatale

Posto che si tratta di una sintomatologia importante che interferisce con le attività quotidiane della donna, con la cura di sé e del bambino, vediamo quelli che sono i sintomi più comuni.

  • Sentimenti persistenti di tristezza;
  • Ansia; 
  • Disperazione;
  • Perdita di interesse per le attività quotidiane;
  • Difficoltà a legare con il neonato; 
  • Disturbi del sonno e dell'appetito;
  • Sensi di colpa;
  • Nei casi più gravi, anche pensieri suicidari.

Questa condizione difficilmente regredisce spontaneamente, richiede supporto da parte dello specialista e talvolta anche una specifica terapia farmacologica in abbinamento a quella psicologica.

In conclusione

  • Depressione perinatale e maternity blues sono due disturbi dell'umore che possono verificarsi durante il periodo della gravidanza e dopo il parto.
  • La depressione perinatale, conosciuta anche come depressione post partum, è considerata una condizione più grave e invalidante rispetto al maternity blues che richiede un intervento professionale tempestivo, che può includere terapia psicologica e, in alcuni casi, terapia farmacologica.
  • Il maternity blues è caratterizzato da sintomi più lievi che tendono a regredire spontaneamente nel giro di poche settimane, la depressione perinatale 
  • È fondamentale che le donne e coloro che le circondano siano consapevoli di queste differenze e riconoscano i sintomi della depressione perinatale, al fine di garantire un intervento precoce e appropriato. 
  • Non va mai sottovalutata l'importanza di fornire sostegno e ascolto alle donne che vivono questi disturbi, incoraggiandole a cercare un aiuto professionale. 
  • Spesso è vitale una rete di supporto solida intorno alla neomamma, in grado di individuare eventuali segni di depressione perinatale e di guidarla verso l'assistenza sanitaria necessaria.
Alessandra Bellasio | Ostetrica e Formatrice
Scritto da Alessandra Bellasio | Ostetrica e Formatrice

Alessandra Bellasio, IBCLC, ostetrica, formatrice in ambito allattamento e fondatrice di UniMamma; dal 2021 si occupa di divulgazione sanitaria diffondendo conoscenze per guidare mamme e genitori verso scelte consapevoli.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
Scopriamo quando arriva il ciclo dopo il parto
Cosa c’è da sapere sul ciclo dopo il parto (capoparto)

Il primo ciclo dopo il parto prende il nome di capoparto e si caratterizza per una serie di sintomi più o meno intensi a seconda dei casi. Scoprili qui.

mamma e bimbo fatto esercizi sul tappetino
Yoga post parto o postnatale, i benefici psicofisici

Yoga Post Parto o yoga post-natale, ecco quali sono i benefici fisici e mentali di questa forma di yoga per le neo mamme.