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Apparecchio trasparente: tipi, utilizzi e vantaggi

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 16 Agosto, 2023

apparecchio-trasparente

Con l'importanza sempre crescente che riveste l'aspetto fisico nella società, l'ortodonzia si sta evolvendo per offrire ai pazienti vantaggi estetici sempre maggiori. Tra le recenti innovazioni nel campo degli apparecchi troviamo l’ortodonzia invisibile, una nuova modalità di correzione dei problemi dentistici che sta guadagnando sempre più popolarità proprio perché rappresenta una soluzione meno invasiva, più facile da mantenere e più gradevole esteticamente rispetto agli apparecchi tradizionali.  Ma cosa sono gli apparecchi dentali trasparenti? A cosa servono? Quali sono le modalità con cui viene messa a punto la terapia con questi apparecchi ortodontici invisibili?

Cos’è l’apparecchio per denti trasparente

L'apparecchio invisibile viene realizzato su misura per riallineare i denti storti, migliorare la masticazione e l'estetica della dentatura del paziente, con numerosi vantaggi rispetto alle terapie tradizionali, come un costo inferiore, una durata della terapia più breve e un maggior comfort per il paziente. 

Si tratta fondamentalmente di soluzioni mobili o fisse, che permettono di correggere le problematiche dentali, senza tuttavia essere visibili dall’esterno. L'ortodonzia trasparente rappresenta quindi un'innovativa e sempre più apprezzata alternativa ai classici apparecchi a piastrine metalliche.

A cosa servono gli apparecchi trasparenti

Come accennato nelle righe precedenti, l’apparecchio dentale invisibile rappresenta una soluzione efficace per la correzione di molteplici problematiche estetiche e funzionali della bocca, ed è adatto sia ai bambini che agli adulti. In particolare, questo dispositivo è indicato per chi presenta denti storti, diastema (presenza di spazi tra i denti) o affollamento dentale. Inoltre, è particolarmente utile per correggere malocclusioni come il morso inverso, il morso aperto, il morso incrociato e altri problemi di masticazione. L'apparecchio ortodontico trasparente, garantisce risultati altamente soddisfacenti e può essere utilizzato sia da chi ha già avuto esperienze con apparecchi ortodontici ma anche da chi li indossa per la prima volta.

Tipologie di apparecchi dentali invisibili

Solitamente i dentisti propongono due tipologie di apparecchi invisibili: apparecchio mobile trasparente oppure fisso. 

L'apparecchio invisibile mobile, noto anche come "aligner", è costituito da una mascherina trasparente in plastica termostampata che si adatta perfettamente alla conformazione delle due arcate dentali. Questa tipologia di apparecchi sono in grado di riallineare efficacemente le arcate dentali con una terapia che va dai 6 ai 30 mesi in base all’entità del problema. 

L'apparecchio invisibile fisso, invece, proprio perché viene utilizzato per trattare casi più complessi, solitamente necessita di una terapia più prolungata, da pochi mesi fino a tre anni. Questo può essere a sua volta di due tipi: esterno o interno, a seconda di dove viene posizionato, se all’esterno delle arcate o nella parte interna vicino alla lingua o al palato. L'apparecchio esterno è costituito da piastrine in materiale ceramico trasparente, collegate da un filo sottilissimo.

Vantaggi dell’apparecchio invisibile

L’apparecchio per i denti invisibile è molto apprezzato sia dai dentisti che dai pazienti perché consente di unire estetica, praticità e comfort. In particolare i vantaggi sono:

  • Presenta un ridotto impatto estetico.
  • È comodo e confortevole da indossare.
  • È una soluzione generalmente più economica rispetto agli apparecchi tradizionali.
  • L’apparecchio mobile trasparente è removibile, il che significa che può essere facilmente rimosso durante i pasti o le attività sportive, rendendo il paziente più libero di poter scegliere le occasioni in cui non si sete a proprio agio nel portarlo.
  • Provoca meno dolore rispetto alle soluzioni con placchette metalliche. 
  • Permetta una miglior igiene orale grazia alla sua rimovibilità che permette di effettuare una pulizia profonda della bocca e dell’apparecchio stesso.  
  • Non necessita di visite frequenti dal dentista perché non ha bisogno di regolazioni intermedie tra una maschera e l’altra. 

Apparecchi trasparenti fissi

Gli apparecchi invisibili fissi posizionati internamente all’arcata sono chiamati appunto “interni” o “linguali” e vengono solitamente scelti nei casi in cui vi sia la necessità di effettuare trattamento ortodontico più complesso. Questo tipo di apparecchio funziona in modo simile agli apparecchi tradizionali, con la differenza che le placchette in questo caso vengono applicate all'interno dell'arcata dentale, sulle superfici rivolte verso la lingua. Questa soluzione fa in modo che l’apparecchio non venga assolutamente notato dall’esterno.

Essendo fisso, non può essere rimosso autonomamente dal paziente. Questo, lo rende di fatto una soluzione ideale soprattutto per quei pazienti che potrebbero avere difficoltà a collaborare, come ad esempio i bambini.

Rispetto ai dispositivi mobili, gli apparecchi trasparenti fissi, consentono anche una maggiore prevedibilità del risultato, poiché la terapia non può essere interrotta se non dal dentista e non si rifà in alcun modo alla costanza del paziente. Il dubbio più frequente su questa tipologia di apparecchi invisibili riguarda la scomodità. In realtà, grazie alla ridotta dimensione delle placchette e del filo utilizzato, è una soluzione facile da tollerare e non impedisce di compiere le normali azioni quotidiane come mangiare, parlare e sorridere normalmente.

Apparecchio mobile trasparente

L’apparecchio ortodontico invisibile mobile è sostanzialmente una maschera costruita in un materiale plastico trasparente che viene modellato sull’arcata del paziente. Come suggerisce il nome, è completamente rimovibile, permettendo al paziente di gestire i momenti in cui ritiene più opportuno non portarlo. Ovviamente la durata della terapia e il risultato ottenuto dipendono molto dalla costanza e dall’impegno. Tuttavia è bene ricordare che i dentisti consigliano di tenerlo per un minimo di 22 ore al giorno

Il procedimento che porta alla realizzazione di questa macchinetta trasparente, comincia con una visita odontoiatrica preliminare in cui il dentista effettua degli esami di diagnostica per immagini che possono essere Rx, Ortopantomografia e nei casi più particolari Tomografia Computerizzata

Queste “fotografie” dentali servono per valutare la natura del problema dentale e indentificare eventuali malocclusioni, diastemi o affollamenti dentali.

Dopo di che, si passa alla raccolta delle impronte dentali una tecnica usata frequentemente dai dentisti per riprodurre su un calco la morfologia della bocca. 

A questo punto, l’ortodontista, sulla base della morfologia attuale della dentatura del paziente e del risultato che si vuole ottenere, elaborerà un modello digitale 3d che servirà come base per produrre la mascherina per l’apparecchio ortodontico invisibile.

Per tutta la durata della terapia, vengono fissati degli step che, una volta raggiunti, richiedono necessariamente la realizzazione di una mascherina nuova per avvinarsi sempre di più al risultato desiderato. Ovviamente, il numero di mascherine richieste dipenderà dalle condizioni iniziali, dall'impegno del paziente nell'utilizzo continuativo delle mascherine e dal grado di allineamento necessario per ottenere il sorriso desiderato. I tempi standard di progressione, prevedono un cambio mascherina circa ogni due settimane.

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Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr.ssa Emiliana Meleo
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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in Salute

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