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Possono danneggiare la salute le radiazioni ionizzanti della tac?

Caro dottore sono un uomo di 39 anni e cinque anni fa mi sono sottoposto ad una tac massiccio facciale malvolentieri. Volevo chiederle se la quantità di radiazioni ionizzanti per questo esame è elevata e se ci sono rischi per la mia salute considerando che nella mia vita ho effettuato solo 2 radiografie del torace e 2 radiografie panoramiche delle arcate dentarie. Grazie.

Risposta

Gentile Utente, le radiazioni ionizzanti producono due tipi di danno: 1) dose-dipendente e 2) dose-indipendente. Il primo tipo non riguarda le radiazioni ionizzanti utilizzate per scopi medici ma fa riferimento ad esposizione ad alte dosi di radiazioni (incidenti nucleari) e tanto più elevata è la dose di radiazioni assorbita, tanto maggiore sarà il danno subito dal nostro corpo.

Il secondo tipo è dose-indipendente cioè non è correlato alla quantità di radiazione assorbita. Questo tipo di "danno" si definisce anche stocastico o probabilistico, nel senso che piccole dosi di radiazioni possono, e sottolineo possono, determinare alterazioni a carico di proteine cellulari tali da determinare un malfunzionamento della cellula stessa.

Perchè si possa realizzare questa condizione è necessario che un fotone X colpisca direttamente un composto cellulare (pressochè paragonabile a cercare di fare goal in una porta piccolissima e da 2km di distanza): ecco perchè si chiama probabilistico, poichè seppure estremamente difficile che si verifichi è, comunque, probabile. Pe fortuna, ammesso che questo fenomeni di realizzi, le nostre cellule sono comunque fornite di processi riparativi che rendono ancora più difficile che l'esposizione a basse dosi di radiazioni determinino un danno effettivo.

Dopo questa dovuta premessa, va sottolineato che l'esposizione del paziente alle radiazioni ionizzanti è, ad oggi, regolamentato da precisi decreti legislativi che rispondono al principio ALARA: As Low As Reasonably Achievable (il più basso ragionevolmente raggiungibile).

E' un modo di procedere atto a minimizzare i rischida radiazioni, mantenendo l’esposizione ai livelli più bassi ragionevolmente possibili, tenendo in considerazione i costi, la tecnologia, i benefici per salute pubblica ed altri fattori sociali ed economici. Mi permetta di concludere con la frase che dico a tutti i miei pazienti che mi pongono questa domanda: le radiazioni più pericolose sono quelle inutili, cioè quelle cui le persone si espongono per esami che non sono strettamente necessari.

Cordiali saluti 

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Risposta a cura di
Dr. Aurelio Caronia Medico Chirurgo
Dr. Aurelio Caronia
radiologo
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