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Attacchi di panico: conoscerli per sconfiggerli

Vincenzo Russo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 27 Aprile, 2021

All’improvviso ti senti come distaccato dal mondo, inizi a tremare, sudare, senti un senso di oppressione, il cuore batte all’impazzata e il respiro si fa affannoso… se non avete incontrato Freddy Krueger, siete vittima di un attacco di panico. Anche se vi siete improvvisamente svegliati con questi sintomi, tranquillizzatevi e non chiamate il 118, nessuno vi ricovererà per un attacco di panico. Vero è che la paura può essere molto forte e il malessere fisico molto intenso, ma si tratta comunque di un problema temporaneo e privo di conseguenze.

Sintomi degli attacchi di panico

Certo, può durare parecchio, anche 15-20 minuti, e non è per niente piacevole, visto che i sintomi di natura psicologica, come la paura o la sensazione di irrealtà, si sommano a quelli fisici e provocano un forte stato di malessere, che può arrivare alla sensazione di essere in punto di morte ma, in realtà, basta molto poco per limitare il fastidio e riprendersi. Se alcuni sintomi tendono a rimanere anche dopo la fine dell’attacco vero e proprio o se gli attacchi si presentano in modo troppo ricorrente, è però d’obbligo il ricorso al medico.

La psicoterapia, se le cause sono di origine psicologica, riesce a individuare le origini del disturbo, di solito una situazione di stress prolungato e, associata ad anticolnvulsivi o antidepressivi, risolve il problema.

Panico: le cause

Anche se l’origine psicologica è la più frequente, non è l’unica causa del disturbo da panico. Condizioni patologichem come l’anemia o alterazioni della tiroide possono innalzare i livelli d’ansia. Sul banco degli imputati non mancano alcune classi di farmaci, come alcuni stimolanti (Ritalin) o farmaci per il diabete, come metformina e insulina. Da questo punto di vista, però, i danni maggiori sono provocati dall’abuso di alcune medicine o dall’improvviso recesso dell’assunzione, ad esempio di corticosteroidi.

Gli attacchi di panico notturni sono più rari, più subdoli e fastidiosi di quelli diurni e almeno il 50% di chi soffre di questo disturbo ne è colpito anche dopo il tramonto. Le donne sono più soggette degli uomini e anche i bambini e gli adolescenti non ne sono immuni, anche se in questo caso gli attacchi sono meno impetuosi e si presentano quasi sempre nella forma detta di de-realizzazione, cioè fanno sentire fuori della realtà, come in un sogno.

Infine, non è raro che il disturbo da panico sia associato ad altri disagi psicologici, come la depressione o a patologie psichiatriche più gravi, come la schizofrenia.

Come difendersi dagli attacchi di panico

Nonostante la sintomatologia particolarmente allarmante, curare un attacco di panico è abbastanza facile e, il più delle volte, possibile con la self therapy. Per prima cosa è necessario imparare a riconoscere il disturbo. In genere, è recidivante con sintomatologia ripetitiva, questo aiuta a comprenderlo e a non lasciarsi spaventare.

La parola d’ordine è: calma. Concentrare il pensiero sulla necessità di mantenersi calmi e cercare di rilassarsi riesce ad allontanare questo disturbo. Concentrarsi su pensieri rilassanti e piacevoli, sforzandosi se necessario, è molto importante per combattere il panico. Allo stesso tempo è fondamentale la respirazione. Respirare lentamente e a lungo, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca favorisce l’ossigenazione del sangue che fa scendere il livello di anidride carbonica, permettendoci di tornare alla normalità.

I sintomi fisici più persistenti possono essere efficacemente combattuti con il rilassamento muscolare. Iniziate dai muscoli del viso, facendo pressione sui muscoli contratti per circa 10 secondi per poi rilasciare. Continuate su tutti i gruppi muscolari principali, braccia, mani, gambe, polpacci, piedi, addome, glutei. Se necessario, ripetete l’esercizio una seconda volta.

Rimedi naturali per gli attacchi di panico

Prima di pensare a una cura farmacologica, potete provare alcuni rimedi naturali che si sono dimostrati efficaci.

  • Camomilla: in uno studio condotto presso la University of Pennsylvania Medical Center di Philadelphia, i pazienti con disturbo d’ansia generalizzato (GAD) che hanno assunto integratori di camomilla per otto settimane hanno avuto una significativa diminuzione dei sintomi di ansia rispetto ai pazienti trattati con placebo. Questo perché il principio attivo, l’apigenina, ha lo stesso effetto sui recettori del cervello di farmaci come il Valium.
  • Tè verde: il principio attivo, L-teanina, ha effetti rilassanti sui soggetti ansiosi. Il problema, se bevete tè verde, è che per ottenere questo effetto dovete arrivare a circa 20 tazze al giorno.
  • Melissa: la melissa è un’erba utilizzata fin dal Medioevo per ridurre lo stress e l’ansia, e combattere l’insonnia. In uno studio su volontari sani, quelli che hanno preso estratti di melissa standard (600 mg) erano più calmi e attenti di quelli a cui era stato somministrato un placebo. Per evitare l’effetto opposto a quello desiderato è fondamentale non eccedere con le dosi. La melissa è usata spesso in combinazione con altre erbe calmanti come luppolo, camomilla e valeriana.
  • Passiflora: il suo uso, come sedativo, è stato recentemente approvato dal governo tedesco. Come tutti i sedativi può provocare sonnolenza e non deve essere assunta in combinazione con altri sedativi.
  • Lavanda: secondo uno studio tedesco, pillole di lavanda si sono dimostrate più efficaci di alcuni farmaci (lorazepam) nel calmare il disturbo d’ansia generalizzato. La riduzione dello stato d’ansia è stata confermata da uno studio di dentisti greci che hanno trovato i loro pazienti molto meno ansiosi, se la sala operativa era stata profumata alla lavanda.
  • Respirazione 4 – 7- 8: è una tecnica di respirazione yoga che consiste nell’ inspirare profondamente dal naso per 4 secondi, trattenere il respiro per 7 ed espirare dalla bocca in 8 secondi. Ripetere almeno 2 volte al giorno. Si è dimostrata molto efficace perché, come spiegano i medici, non si può essere ansiosi se si respira profondamente.
  • Esercizio fisico: la “cura dei 21 minuti”. Diversi studi americani concordano sul fatto che un esercizio di 21 minuti è efficace per ridurre l’ansia. Consigliati, soprattutto, il tapis rulant o la corsa, ma può andar bene anche una semplice passeggiata, in caso non si possa fare altro.
  • Dieta: è indicata la dieta vegetale, con molte verdure a foglia larga. Consigliati anche cibi ricchi di Omega 3. Per combattere l’ansia meglio evitare di essere attaccati dal senso di fame e fare spesso piccoli spuntini veloci. Importante non saltare la prima colazione. Le persone che saltano la prima colazione sono più soggette alle crisi d’ansia.

Panico in gravidanza

Gli attacchi di panico in gravidanza sono molto più gravi di quelli in momenti normali e possono arrivare a essere devastanti. Non si è ancora arrivati a capire perché alcune donne soffrono di questi attacchi durante il periodo della gravidanza e si suppone ci sia una specie di predisposizione biologica, che può essere scatenata da alcuni cambiamenti tipici del periodo, in particolar modo i cambiamenti e le variazioni del flusso ormonale.

Per combattere il disturbo è molto importante che la donna incinta si sottoponga a tutti i controlli periodici. Sapere che va tutto bene e che il feto è in buona salute, contribuirà a dissipare le ansie. Fare molti esercizi di rilassamento muscolare e respirazione profonda. Come in tutti gli altri casi, combattere gli attacchi quando si presentano aumenta la convinzione e la sicurezza, riducendo il rischio che si possano ripresentare.

Attacchi di panico: come prevenirli

La prevenzione del disturbo da panico è affidata alle proprie cure e attenzioni. Uno stile di vita sano, una dieta appropriata e l’abbandono di abitudini dannose alla salute, come l’alcol ed il tabacco, sono fortemente consigliati.

Inoltre, è bene ricordare che respirazione e rilassamento, quest’ultimo in particolare, non sono indicate soltanto come rimedi in caso di attacco, ma sono anche ottimi sistemi di prevenzione.

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Scritto da Vincenzo Russo | Blogger

Lavoro da anni nel mondo della medicina. Con Pazienti.it ho l'opportunità di scrivere di argomenti di salute, trasmettendo importanti messaggi di prevenzione e benessere.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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