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Le bottiglie di plastica si possono riempire senza un limite di volte?

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 13 Luglio, 2021

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Le bottiglie di plastica, o in Pet, non dovrebbero venir riempite una seconda volta, il rischio è quello di andare incontro a problemi igienici e di salute.

Riempire le bottiglie una seconda volta è corretto?

Quante volte abbiamo ricaricato la bottiglietta d’acqua dalle fontanelle o dal rubinetto della cucina? Ma abbiamo fatto bene? A quanto pare no! Infatti, i contenitori in Pet rilasciano, a ogni utilizzo, le loro caratteristiche chimiche e fisiche, che potrebbero causare, a lungo andare, danni alla salute.

Come prima regola, c’è da dire che le bottiglie in plastica tradizionali in Pet, ovvero polietilentereftalato, dovrebbero essere buttate subito nel contenitore della plastica al loro svuotamento. Il punto è che, al momento dell’acquisto, non si è a conoscenza del processo che ha seguito la bottiglia per diventare il contenitore che poi si trova al supermercato: è stata esposta a fonti di calore troppo alte, che potrebbero averne alterato il contenuto? Oppure troppo basse? È stata sottoposta a tutti i test previsti?

Quello che però è più importante preservare è il lato igienico; difatti, la maggior parte delle persone beve direttamente dalla bottiglia, soprattutto quando è di piccole dimensioni. Questo fa sì che il liquido successivo che conterrà la bottiglia potrà essere contaminato proprio dai nostri stessi microbi. Alle volte, sentiamo degli odori sgradevoli che provengono dalla bottiglia, sono dovuti proprio alla contaminazione microbiologica causata dal contatto della mucosa delle nostre labbra con l’apertura della bottiglia.

Certo, lavando la bottiglietta si può prevenire una parte di questo problema, ma i microbi non si sconfiggono così facilmente.

Le sostanze dannose

Con il calore, la bottiglia, che è composta in Pet, potrebbe rilasciare delle sostanze dannose, come l’acetaldeide e l’antimonio. 6 milligrammi di acetaldeide per Kg di cibo è il limite massimo consentito dalle disposizioni dell’Unione Europea. Le bottigliette che si usano solitamente rispettano questa soglia. Per quanto riguarda l’antimonio, invece, se il contenitore si trova a contatto con liquidi bollenti o con sorgenti di calore molto forti, si sprigiona immediatamente.

Le bottiglie usate per le stoviglie in plastica, i biberon e per alcune bibite, sono composte da BPA, molecola utilizzata per formare policarbonato. Il BPA può finire sia nelle bevande che nei cibi, e il suo effetto non è ancora certo.

Infatti, è stato istituito a tal proposito un gruppo di lavoro all’Istituto Nazionale Olandese per la sanità e l’ambiente, proprio per capire se questa sostanza abbia effetti negativi sul sistema immunitario dei bambini.

La numerazione delle bottiglie

Sul fondo delle bottiglie di acqua, spesso si leggono dei numeri che molti pensano siano il numero massimo delle volte in cui il contenitore può essere riempito: falso! In realtà, si tratta soltanto della specifica del tipo di plastica che è stato utilizzato per confezionarla. Questo perché in alcune città sono previsti dei differenziatori di raccolta, in base al tipo di plastica.

Ecco un veloce promemoria per comprendere a che composizione specifica corrisponde ogni numero:

  • 01: polietilene tereftalato, usato per le bottiglie di acqua;
  • 02: polietilene ad alta densità, usato per i vasetti di yogurt e i detersivi;
  • 03: cloruro di polivinile, usato per i contenitori alimentari;
  • 04: polietilene a bassa densità, usato per i sacchetti da mettere in congelatore;
  • 05: polipropilene, usato per le bottiglie di salse;
  • 06: polistirene, usato per i bicchieri di carta;
  • 07: per tutte le altre tipologie di plastica.

Cosa è preferibile usare

Invece delle bottigliette di plastica, sono consigliabili le bisacce di un tempo, che erano state create per venir riempite innumerevoli volte. Altrimenti, passare alle bottiglie di vetro leggere che non hanno nessuna controindicazione, tranne al limite quella di pesare un po’di più.

Perché è importante bere?

Queste piccole complicanze, però, non ci devono far passare la voglia e la volontà di tenerci comunque idratati. L’importanza di bere una certa quantità di acqua al giorno è fondamentale per molte valide ragioni, tra cui:

  • Le articolazioni risultano più lubrificate perché c’è una maggior produzione di liquido sinoviale.
  • Aumenta l’escrezione di sudore e urina, favorendo l’eliminazione delle sostanze di rifiuto dall’organismo.
  • Naso, occhi e orecchie riescono a mantenersi umidi.
  • Favorisce la formazione di muscoli, essendo la massa muscolare composta dal 75% di acqua, la quale antagonizza gli effetti catabolici del cortisolo, che viene prodotto in grandi quantità in caso di attività fisica prolungata. L’acqua contrasta l’attività del cortisolo che è quella di disgregare il tessuto muscolare per produrre energia.
  • L’acqua conferisce rigidità e tono ai muscoli.

Sono consigliabili quindi almeno 2 litri di acqua al giorno, e ricordiamo sempre che la bottiglia di plastica, una volta consumato il contenuto, andrebbe subito gettata nel secchio del riciclo!

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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