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Contrastare l’invecchiamento con la carnosina

Marco Cicirello | Blogger

Ultimo aggiornamento – 16 Febbraio, 2015

A scoprirla fu un medico russo, Vladimir Sergeevic Gulevich (1867-1933), lo stesso che isolò anche la carnitina e che concentrò i suoi studi sulla biochimica dei tessuti muscolari. Da allora gli studi sulla carnosina non si sono fermati, e viste le numerose proprietà che questa molecola sembra possedere, i ricercatori hanno ragione a non interrompere le loro indagini.

Cos’è la carnosina?

Tutto inizia da due aminoacidi: beta-alanina e L-istidina. Dalla loro unione nasce la carnosina, che viene definita di-peptide, cioè formata da due aminoacidi. Dove si trova questa molecola? Nei tessuti dei nostri muscoli, ma non solo: anche nel cuore, nel cervello e in altri organi. La concentrazione di carnosina nel nostro organismo è già un segno della sua importanza in tanti processi organici. Diversi studi stanno infatti confermando che questa molecola è coinvolta nel funzionamento dei muscoli, degli organi interni e delle cellule, in cui è presente visto che il nostro organismo è capace di produrne una certa quantità. Anche gli altri animali possiedono carnosina nei loro tessuti, e questo è uno dei motivi per cui mangiare carne animale è uno dei modi possibili per assumerla attraverso l’alimentazione. Integrare carnosina può essere importante soprattutto col passare degli anni, perché si è notato che la sua quantità tende a diminuire con il procedere dell’invecchiamento. E’ questo uno dei fattori principali che sottolineano l’importanza della carnosina: il suo ruolo nel contrasto dell’invecchiamento e nella protezione dell’organismo.

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Le proprietà della carnosina

Perché? Perché il primo tra i benefici della carnosina è quello di difendere le nostre cellule dall’azione dei radicali liberi, dannosi perché possono danneggiare le membrane delle cellule e, soprattutto, il prezioso DNA contenuto nel loro nucleo. E’ a causa di questi danneggiamenti che i tessuti invecchiano e, in alcuni casi, si ammalano. La carnosina protegge le membrane, permettendo alle cellule di proteggersi. La sua azione antiossidante diventa ancora più forte se associata ai benefici della vitamina C o del beta-carotene, che hanno funzioni simili nella difesa dell’organismo. Questo è già il principale motivo per cui la carnosina viene definita una molecola anti-age: la protezione dei tessuti dall’ossidazione preserva l’intero organismo da quel lento e fisiologico deterioramento che avanza insieme all’età.

I benefici verso il cuore sono dovuti principalmente al ruolo che ha la carnosina nella fissazione del calcio nelle cellule del miocardio, fattore di notevole importanza per il corretto funzionamento del muscolo cardiaco.
Analogo è il discorso a proposito del cervello, anche se le ricerche devono ancora fare passi avanti per confermare questo punto: la carnosina potrebbe aiutare a prevenire l’Alzheimer perché contrasterebbe il danneggiamento delle cellule del cervello a cui conseguirebbe la pericolosa malattia.

Interessati alla carnosina sono anche gli atleti. Si è scoperto infatti che può tamponare l’acido lattico, cioè legarsi alle molecole di questa sostanza e stabilizzare il PH dei muscoli. Per chi compie intensi sforzi fisici ed è impegnato da gare e prestazioni di alto livello, un integratore di carnosina può essere efficace. Ma non solo: la carnosina aumenterebbe la formazione di ATP, un enzima che accelera la disponibilità di energia ai muscoli e ne migliora la contrazione intervenendo sulle miofibrille.

Esistono altri benefici, che gli studi dovranno confermare, di notevole importanza per la nostra salute:

  • abbassamento del colesterolo cattivo;
  • riduzione dei trigliceridi e protezione dalle placche del flusso sanguigno che possono causare problemi al cuore;
  • contrasta la glicazione, processo biochimico che compromette il funzionamento di alcune molecole;
  • migliora la salute del fegato e dei reni.

Come abbiamo detto prima, la carnosina può essere integrata anche attraverso l’alimentazione. Nella carne che mangiamo ce n’è una piccola percentuale, ma sappiamo bene che diminuire l’assunzione di carne (soprattutto quella rossa) è uno dei primi passi per rendere più salutare la propria dieta. E’ anche per questo che si può ricorrere tranquillamente ad un integratore di carnosina che permette, a chi lo voglia, di aumentare le dosi di questa sostanza e sfruttarne tutti i benefici. Noi ve ne consigliamo uno che trovate qui. Se avete già provato la carnosina o siete curiosi di provarla, fatecelo sapere con un commento!

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Scritto da Marco Cicirello | Blogger

La scrittura è la mia personale visione del mondo. Penso che tutto ciò che riguarda gli uomini riguardi anche me e, grazie a Pazienti, posso parlare ogni giorno della cosa più importante della vita: la salute, sia quella fisica che quella mentale.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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