Cefalea a grappolo: i farmaci giusti per trattarla

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Stefania Virginio

Data articolo – 21 Settembre, 2016

Mal di testa: i sintomi della cefalea a grappolo

Per chi soffre di cefalea a grappolo si stanno aprendo degli spiragli per una terapia efficace. Chi ne è affetto si trova completamente debilitato dalla patologia, tanto da dover rimanere chiuso al buio anche per dei giorni interi e, il più delle volte, il 90% dei farmaci consigliati non ottiene il risultato prefissato.

Saranno gli esperti del settore delle cefalee a trattare al Congresso Europeo delle Cefalee, che si terrà a Glasgow, il riutilizzo dei vecchi farmaci per combattere questa malattia.

L’opinione degli esperti…

Il docente all’Università Sapienza presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma, nonché Presidente della Federazione Europea delle Cefalee, Paolo Martelletti, ha dichiarato che grazie a una tipologia di farmaci a base di anticorpi monoclonali, l’emicrania e la cefalea a grappolo, che di solito causano un intenso dolore dietro agli occhi, potrebbero venir sconfitte.

Riapplicando nella pratica clinica l’uso di vecchi farmaci, la cefalea a grappolo, che colpisce gravemente una persona su 100, potrebbe vedere finalmente una risoluzione. Esistono, infatti, secondo il professor Martelletti, molti farmaci che non sono stati registrati perché non avevano suscitato l’interesse commerciale sufficiente per metterli sul mercato.

Questa serie di farmaci sarebbe in grado di sconfiggere la cefalea a grappolo e soprattutto potrebbero impedire il suo effetto debilitante sulle persone che ne sono affette.

Cos’è la cefalea a grappolo?

A differenza dell’emicrania, la cefalea a grappolo colpisce principalmente il sesso maschile, anche se, negli ultimi anni, con la parità dei tipi di lavoro e di quantità di stress, sembra che si stia eguagliando anche la sua diffusione nel lato femminile della popolazione.

Quali sono i sintomi della cefalea a grappolo?

La cefalea a grappolo provoca dei dolori talmente lancinanti da essere stata soprannominata “cefalea del suicidio”, in quanto l’intensità del mal di testa è altissima, variando dai 15 ai 180 minuti. Le sedi più colpite sono quelle orbitaria, sovra-orbitaria, temporale.

Durante gli attacchi possono avvenire anche altre conseguenze, tra cui:

  • lacrimazione
  • sudorazione facciale
  • iniezione congiuntivale
  • scolo nasale
  • ostruzione nasale

La cefalea a grappolo ha cadenza giornaliera, di solito a una certa ora, fissa, può durare a 3 a 6 settimane.

I metodi migliori per sopportare la cefalea a grappolo sono due e sono uno l’opposto dell’altro:

  • rinchiudersi in una stanza al buio, senza alcun rumore e in completa solitudine;
  • muoversi continuamente fino a trovare una posizione adatta, con comportamento estremamente agitato.

Anche voi ne soffrite? Diteci la vostra opinione, magari sarà utile ad altri lettori!

 

Ultimo aggiornamento – 23 Settembre, 2016

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