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Come curare l’insufficienza renale: farmaci, dieta e nuove frontiere terapeutiche

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Come curare l'insufficienza renale

Purtroppo, quando si parla di insufficienza renale cronica, è necessario sapere che ancora non esiste una cura davvero efficace.

Nonostante ciò, vi sono trattamenti utili per mantenere sotto controllo i sintomi, ridurre le complicanze e rallentare la progressione della malattia. Nel caso in cui i reni siano gravemente danneggiati, potrebbe essere necessario un trattamento per la malattia renale allo stadio terminale, come dialisi e/o trapianto.

Inoltre, a seconda della causa variano le opzioni di trattamento: il danno renale, però, la malattia può continuare a peggiorare anche quando una condizione di base, come ad esempio la pressione alta, è tenuta sotto controllo.

6 consigli per tenere sotto controllo l’insufficienza renale

I trattamenti per il danno renale possono includere:

  1. Farmaci per l’ipertensione arteriosa – Le persone con malattie renali possono soffrire di pressione alta. I farmaci per abbassare la pressione sanguigna possono essere inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori), bloccanti del recettore dell’angiotensina II (sartani) oppure diuretici.
  2. Farmaci per abbassare i livelli di colesterolo – Potrebbe essere opportuno assumere delle statine per abbassare il colesterolo. Nelle persone con malattia renale cronica si possono riscontrare livelli alti di colesterolo cattivo (LDL), che possono aumentare il rischio di malattie cardiache.
  3. Farmaci per il trattamento dell’anemia – In certe situazioni, il medico può raccomandare supplementi dell’ormone eritropoietina, a volte, con aggiunta di ferro. L’eritropoietina è un enzima prodotto dai reni che stimola la produzione di globuli rossi. La somministrazione di eritropoietina può alleviare l’affaticamento e la debolezza associati ad anemia.
  4. Farmaci per limitare il gonfiore – Le persone con malattia renale cronica possono soffrire di ritenzione idrica. Questo può portare a gonfiore alle gambe e pressione alta: i cosiddetti diuretici possono aiutare a mantenere l’equilibrio dei liquidi nel corpo.
  5. Farmaci per proteggere le ossa – Il medico può prescrivere supplementi di calcio e vitamina D per ridurre il rischio di fratture.
  6. Dieta ipoproteica – Per ridurre al minimo i prodotti di scarto nel sangue dovuti al metabolismo delle proteine assunte con l’alimentazione è opportuno seguire una dieta povera di proteine.

Quando l’IRC arriva allo stadio terminale: cosa fare?

I trattamenti per la malattia renale allo stadio terminale sono più complessi: i reni, in questo caso, smetteranno di funzionare e solo due saranno le strade percorribili:

  1. Dialisi – È un trattamento che, artificialmente, rimuove dal sangue i prodotti di scarto e i liquidi in eccesso, sostituendosi appunto ai reni stessi. Nell’emodialisi, una macchina filtra i rifiuti e i liquidi in eccesso dal sangue. Nella dialisi peritoneale, un tubo sottile (catetere) inserito nell’addome, riempie la cavità addominale con una soluzione di dialisi che assorbe i rifiuti e i liquidi in eccesso.
  2. Trapianto renale – Un trapianto di rene comporta l’asportazione chirurgica del rene malato e la sostituzione con un rene eterologo (da donatore esterno) sano. I reni trapiantati possono provenire da donatori deceduti o viventi. Dopo un trapianto d’organo, i pazienti dovranno assumere, per il resto della vita, farmaci immunosoppressori, per evitare il rigetto dell’organo trapiantato.

Controllare l’insufficienza renale con la dieta: alcuni utili consigli

Come parte del trattamento per la malattia renale cronica, il medico può raccomandare una dieta speciale per contribuire a sostenere i reni, limitando il loro lavoro.

A seconda della situazione, della funzione renale e della salute generale, il nefrologo, insieme a uno specialista in alimentazione, potrebbe consigliare di:

  • Ridurre la quantità di sale.
  • Scegliere alimenti poveri di potassio. Gli alimenti ricchi di potassio sono le banane, le arance, le patate, gli spinaci e i pomodori. Esempi di cibi a basso contenuto di potassio includono mele, cavoli, carote, fagiolini, uva e mirtilli.
  • Limitare la quantità di proteine, evitando carni magre, uova, latte, formaggio e fagioli. È meglio preferire ortaggi, frutta, pane e cereali.

Nuove frontiere terapeutiche: una speranza per il futuro?

Un team di ricercatori dell’Harvard-affiliated Massachusetts General Hospital ha segnalato risultati positivi ottenuti con l’abatacept (Orencia), un farmaco immunosoppressore utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, che sembrerebbe bloccare il decorso della glomerulosclerosi focale segmentale, una malattia devastante e in gran parte incurabile.

Abbiamo anche identificato un biomarcatore che ci aiuta a discernere quali pazienti hanno più probabilità di trarre beneficio dalla terapia con Abatacept, ha rivelato il dottor Peter Mundel, della Divisione di Nefrologia presso il Dipartimento di Medicina della Harvard Medical School.

Per ora, l’uso dell’Abatacept ha già salvato il rene trapiantato in ben quattro pazienti.

Se ad oggi non esistono ancora terapie risolutive per l’insufficienza renali, la ricerca medica – come sempre! – ci fa ben sperare.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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