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Pressione alta: ecco come riconoscerla

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 06 Giugno, 2022

I sintomi della pressione alta: come riconoscerla

Per capire se si è affetti da ipertensione non c’è modo migliore di tenere sempre sotto controllo la propria pressione sanguigna, così da poter riconoscere tutti gli sbalzi insoliti.

Inoltre, non bisogna mai attendere dei sintomi di allarme: nel caso della pressione alta, infatti, questi si presenteranno solo nei casi più gravi e pericolosi, come le crisi ipertensive. 

Purtroppo, in Italia 50 donne over 65 su 100 soffrono di ipertensione, ma senza saperlo. 

E lo stesso vale per gli uomini, nonostante sia ben noto che questa condizione aumenti notevolmente la probabilità di infarto, ictus, aterosclerosi e trombosi.  Vi è però una buona notizia: la pressione alta può essere scoperta prima che faccia danni

Basta tenerla monitorata in modo costante.

Vediamo dunque come riconoscere l’ipertensione e come convivere al meglio con questa condizione.

I valori della pressione: quando è troppo alta

La pressione alta è una condizione in cui i valori – misurati in mm Hg – di pressione arteriosa (minima e massima) superano quelli normali. In particolare, la cosiddetta massima (sistolica) si misura nell’arteria mentre il cuore si contrae. Al contrario,
la minima (diastolica) si misura nell’arteria mentre il cuore si rilascia.

Attenzione, però. È bene ricordare che la pressione sanguigna non è sempre costante: generalmente, infatti, è più alta al risveglio e diminuisce durante il corso della giornata.

Esiste una comune convinzione errata, secondo la quale le persone con la pressione alta, nota anche come ipertensione, presentino sintomi, come:

  • Nervosismo.
  • Sudorazione.
  • Difficoltà nel dormire.
  • Rossore del viso.
  • Mal di testa mattutino.
  • Stordimento e vertigini.
  • Acufeni.
  • Alterazioni della vista.

La verità è che l’ipertensione, il più delle volte, è asintomatica. Inoltre, in molti casi, i sintomi possono essere fraintesi, sottovalutati o imputati a condizioni diverse.

Quindi, è molto importante tenere sotto controllo la propria pressione sanguigna.

Si riconosce la pressione alta quando si hanno valori di pressione minima alta o quando la massima supera un certo valore; i valori di pressione da tenere in considerazione sono:

  • Pressione arteriosa minima (ipertensione diastolica) – È superiore al valore di 90 mmHg
  • Pressione massima (ipertensione sistolica) – Supera il valore di 140 mmHg

I sintomi della pressione alta: come riconoscerla

Innanzitutto, deve essere chiaro che effettuare autodiagnosi per la pressione alta è sbagliato e che quindi bisogna sempre rivolgersi a un medico.

Infatti, esistono una pluralità di sintomi della pressione alta, ma che tuttavia possono avere anche altre origini, come:

  • Capillari rotti a livello oculare
  • Rossore del viso
  • Vertigini
  • Eccessiva sudorazione

Nel caso in cui la pressione sanguigna sia troppo alta, a livelli pericolosi, si possono avere sintomi, quali:

In questi casi, dunque se l’ipertensione è conclamata, è necessario contattare immediatamente il proprio medico oppure il pronto soccorso.

A proposito di sintomi della pressione alta, facciamo chiarezza su alcuni punti. In primis, qual è la correlazione tra mal di testa e pressione alta? Studi e ricerche hanno dimostrato che non esiste alcun legame. Infatti, sembrerebbe che le persone con l’ipertensione abbiano il 40% in meno di probabilità di essere soggetti al mal di testa, rispetto a una persona con una pressione sanguigna nella norma.

E per quanto riguarda l’epistassi? Fatta eccezione per le crisi ipertensive, il sanguinamento dal naso non è un indicatore affidabile per l’ipertensione.  

Tuttavia, è molto probabile che alcune persone, agli stadi iniziali dell’ipertensione, siano soggette a questa condizione. 

Bisogna comunque considerare che il sanguinamento dal naso può essere causato da moltissimi fattori, spesso riconducibili alla secchezza della mucosa all’interno della cavità nasale.

I fattori di rischio dell’ipertensione

Esistono alcuni fattori che possono essere individuati come causa della pressione alta:

  • Età: la pressione arteriosa aumenta con l’avanzare dell’età, per effetto dei cambiamenti che si verificano a carico dei vasi arteriosi (che, invecchiando, diventano più rigidi).
  • Diabete: questa condizione provoca un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
  • Fumo: il fumo di sigaretta altera acutamente i valori di pressione arteriosa, con danni anche ai vasi arteriosi (perdita di elasticità, danno alle pareti vascolari).
  • Disequilibrio di sodio e potassio: mangiare cibi troppo salati può far male.
  • Alcol: un consumo eccessivo di alcolici può contribuire all’innalzamento dei valori pressori.
  • Stress: lo stress (fisico ed emotivo) contribuisce al mantenimento di valori di pressione più alti.

Quali sono i rimedi per la pressione alta e cosa mangiare in caso di pressione alta

In caso di pressione alta, è ovviamente necessario abbassare la pressione. Si può ricorrere a una diete adeguata o a dell’esercizio fisico ma, qualora questo non fosse sufficiente, il medico potrà prescrivervi dei farmaci adatti per abbassare la pressione.

Sicuramente uno stile di vita adeguato vi aiuterà a mantenere bassa la pressione; è importante condurre esercizio fisico con costanza (è sufficiente muoversi per mezz’ora al giorno), e osservare una dieta iposodica.

Mantenete il peso forma: se siete sovrappeso, potrete diminuire la pressione arteriosa perdendo i chili di troppo. Non abusate con l’alcool, astenetevi dal fumare e tenete sotto controllo lo stress il più possibile. Ricordatevi inoltre di misurare costantemente la vostra pressione arteriosa.

L’ideale sarebbe seguire una dieta DASH, una dieta fatta apposta per l’ipertensione, che predilige:

  • Frutta
  • Verdura
  • Cereali integrale
  • Derivati del latte poveri di grassi.

Importante è inoltre non farsi mancare il potassio, che regola la pressione arteriosa. Evitate i grassi il più possibile! Sono da evitare i cibi grassi e gli alimenti ricchi di sodio. Cercate di mangiare con poco sale e poco condito, evitate in modo assoluto l’alcool e prestate attenzione agli alimenti a lunga conservazione, che contengono molto sale.

Cosa fare se la pressione è alta al mattino?

Se la pressione è alta già al mattino, significa che si è stati per parecchio tempo (per tutto l’arco di tempo in cui si è dormito), con una pressione troppo alta. 

L’importante è ricordarsi di misurare la pressione a digiuno; se la pressione risulta alta anche in questo caso, la si potrà abbassare ricorrendo a dell’attività fisica leggera, che non metta troppo sotto sforzo il cuore.

Quali sono le conseguenze della pressione alta?

Nel breve periodo, oltre a qualche sintomatologia, la pressione alta non è sinonimo di conseguenza grave.

I danni da pressione alta, sul sistema cardiocircolatorio, si manifestano circa dopo 10 anni, mentre i danni cerebrali, conseguenza assai più insidiosa e pericolosa, fanno il loro esordio 20 anni dopo. 

Possono esservi anche dei disturbi ai reni, con l’andare del tempo.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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