È appena partito, in tutte le regioni d’Italia, il processo di somministrazione della quarta dose del vaccino anti-covid ai fragili maggiori di 12 anni e agli over 60.
I cittadini interessati alla campagna vaccinale sono circa 12 milioni e, sui siti delle amministrazioni locali di ogni regione, è già possibile prenotare appuntamenti con le Asl o gli hub.
Ma vediamo, più nel dettaglio, in cosa consisterà questa nuova distribuzione vaccinale.
Il piano, regione per regione
L’obiettivo dell’Unità per il completamento della campagna regionale è quello di costituire un hub vaccinale ogni 50.000 abitanti – con ulteriori strutture sanitarie come:
- presidi ospedalieri;
- case della salute;
- medici di medicina generale;
- farmacie.
I cittadini, per prenotarsi, possono accedere ai canali della propria regione – ma anche presentarsi dal proprio medico di famiglia o in farmacia.
In Lombardia, dove l’infezione corre di più, la maggior parte delle prenotazioni riguarda gli hub di Milano (8.154), Brescia (3.052), Monza Brianza (2.900), Varese (2.671) e Bergamo (1659).
Per quanto riguarda le altre province, a Como si sono registrate 1.448 persone, a Lodi 1079, a Cremona 1002, a Lecco 777, a Pavia 1185 e a Sondrio 320.
Dopo sole tre ore dall’apertura delle prenotazioni sono state 19.607 le prenotazioni per la fascia d’età 60/79 anni – mentre, per gli over 80, se ne sono registrate 1.469.
È utile ricordare che, per poter eseguire la seconda dose booster, è necessario che siano passati almeno 120 giorni dalla terza dose.
A chi è raccomandata la vaccinazione?
La quarta dose del vaccino anti-covid è consigliata ai 13 milioni di italiani over 60 e alle persone fragili motivata per via di patologie sottostanti, come:
- malattie neurologiche;
- malattie epatiche;
- malattie oncologiche;
- malattie renali;
- diabete;
- sclerosi multipla;
- distrofia muscolare;
- fibrosi cistica.
Indipendentemente dalle vaccinazione fatte in precedenza, per la quarta dose saranno utilizzati i due vaccini autorizzati dalle agenzie internazionali incaricate, ossia:
- Pfizer;
- Moderna.
L'unico obbligo da seguire è quello di utilizzare il primo tipo per chi ha tra i 12 e 17 anni.
Il via libera è arrivato dall’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – in virtù della ripresa della curva pandemica e dell’aumento di posti letto nelle terapie intensive.
Inoltre, le evidenze disponibili dimostrano l’efficacia della seconda dose di richiamo nel prevenire forme gravi di Covid-19.
Cosa dicono gli esperti
Per il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'Università di Milano, la quarta dose del vaccino è essenziale, soprattutto dopo mesi in cui il sistema immunitario è stato esposto alla circolazione di nuove varianti.
Massimo Galli, docente di infettivologia dell'Università Statale di Milano, afferma che la quarta dose è una spinta immunitaria che permette di rispondere al meglio nel caso ci si trovasse di nuovo esposti al rischio di un contagio.
In ultimo, Francesco Broccolo, dell'Università Bicocca di Milano, ritiene che la quarta dose del vaccino possa essere utile solo per gli over 60 che abbiano effettuato il booster a distanza di sette mesi – purché non abbiano avuto infezioni naturali.
La situazione dei contagi in Italia
In contemporanea con l’inizio del piano vaccinale, continua l'aumento delle ospedalizzazioni che, nella prima settimana di luglio hanno fatto registrare un +35%.
L’aumento significativo dei casi e dei posti letto è in linea con l'andamento dell'epidemia, secondo il monitoraggio degli ospedali aderenti alla Federazione italiana aziende sanitarie.
E, secondo la maggior parte degli esperti, il picco dei contagi è atteso per fine luglio.
