Cheloidi, quando le cicatrici non passano più: come eliminarle

Simona Soldi | Biologa

Ultimo aggiornamento – 15 Maggio, 2018

cura cheloidi: rimedi naturali

È vero, le cheloidi, quelle cicatrici che tendono a crescere oltre i normali margini della ferita che dovrebbero riparare, non causano evidenti danni per la salute. Tuttavia, posso risultare molto antiestetiche e alquanto fastidiose.

Purtroppo, provare a rimuovere una cheloide chirurgicamente spesso risulta del tutto inutile. Non solo: la probabilità che una cheloide scompaia nel tempo è pressoché impossibile.

Esistono però dei rimedi, naturali e non, che possono aiutare a ridurle, per poi vederle scomparire. In alcuni casi, possono essere addirittura prevenute cicatrici ipertrofiche che compariranno in futuro.

Vediamo insieme quali sono le cure per le cheloidi.

Cicatrice cheloide: cos’è?

Una cheloide non è altro che una cicatrice formatasi in seguito a una ferita o abrasione della pelle, cresciuta oltre il limite necessario. Spesso appare come una linea rialzata, molto appariscente. Generalmente sono di colore più scuro rispetto al colorito normale della pelle e possono provocare un fastidioso prurito.

Le aree del corpo particolarmente a rischio per la comparsa di cheloidi sono:

  • Orecchie
  • Guance
  • Torace
  • Spalle
  • Avambracci

Una percentuale che va all’incirca dal 5 al 15% delle cicatrici si trasforma in una cheloide. Attenzione, però. Questa condizione non deve essere confusa con una semplice cicatrice ipertrofica, che rimane in ogni caso entro i confini e i bordi della ferita e che spesso viene rimossa spontaneamente dall’organismo. Le cheloidi sono, invece, tecnicamente, tumori benigni della pelle, non cancerogeni, costituiti da epidermide priva di collagene.

Curare le cheloidi: ecco come

Come sempre, il trattamento per le cheloidi dipende da molti fattori. Quanto vi infastidisce la cicatrice? Quanto è grande? Quali tipologie di rimedi avete già sperimentato? Le opzioni, comunque sia, possono includere:

  • Iniezioni di corticosteroidi – Il farmaco viene iniettato direttamente nella cicatrice. Questo approccio, spesso, costituisce la prima linea di trattamento: non sempre, però, i pazienti avvertono miglioramenti significativi nelle dimensioni della cicatrice.
  • Rimozione chirurgica della cheloide – Questo approccio è solitamente portato avanti insieme all’iniezione di corticosteroidi o altri metodi per prevenire la ricomparsa della cheloide, comprese le radiazioni.
  • Compressione – Possono venire preparati impacchi personalizzati e sistemati poi sull’area interessata per generare pressione. Col tempo, riescono a far riassorbire la cicatrice.
  • Crioterapia – Congelare la cheloide con azoto liquido può essere un altro metodo per ridurre efficacemente la cicatrice.
  • Somministrazione di farmaci – Iniettati direttamente nella cicatrice per farla riassorbire.

Tuttavia, anche le più efficaci terapie convenzionali possono non rimuovere una cheloide completamente, dal momento che si registra ancora un’elevata percentuale di ricomparsa dopo la terapia. Certo è che un trattamento effettuato tempestivamente, nelle prime fasi di formazione della cheloide, sembra comunque avere maggiore successo rispetto ad un trattamento effettuato quando la cicatrice è completamente formata.

Rimedi naturali per la cura delle cheloidi

Alcuni dei metodi che ci fornisce la natura per eliminare le cheloidi assomigliano molto ai rimedi per liberarsi delle normali cicatrici.  Tuttavia, le cheloidi risultano molto più forti delle classiche cicatrici! Prima di ricorrere a uno qualsiasi di questi rimedi, tuttavia, è sempre opportuno consultare il medico, dal momento che alcuni soggetti possono sviluppare effetti avversi alle sostanze applicate direttamente sulla pelle, come ad esempio estrema irritazione, peggioramento della cheloide stessa o segni di allergia o infezione.

I rimedi naturali per le cheloidi includono:

  • Miele – Questo dolcificante naturale è stato usato per moltissimo tempo per curare le ferite. Ha, infatti, proprietà antimicrobiche ben documentate, che aiutano a combattere le infezioni in caso di ferita. Sebbene la ricerca specialistica sulle cheloidi sia limitata, un gruppo di studio ha evidenziato che il miele, da solo o in combinazione con la Procera Calotropica (conosciuta anche come asclepiade, mela di Sodoma o albero griglia), risulta efficace nel ridurre e guarire le cicatrici simili alle cheloidi, riscontrate negli animali. L’azione benefica del miele si suppone sia dovuta proprio alle sue proprietà antimicrobiche, che calmano l’infiammazione sulla cicatrice, soprattutto se applicato durante le prime fasi del processo di guarigione. Per un corretto uso, si raccomanda di spalmare una giusta quantità di miele direttamente sulla cheloide per due/tre volte al giorno e di utilizzare il miele più spurio, meno processato o più scuro che riuscite a trovare, per massimizzare l’esposizione alle sostanze benefiche.
  • Cipolla – Molti studi clinici hanno dimostrato che la cipolla costituisce un trattamento utile nell’eliminazione delle cheloidi. Questo è molto probabilmente dovuto al fatto che contiene quercetina, una sostanza con forti proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. I ricercatori hanno infatti testato l’utilizzo di un gel a base di estratto di cipolla da applicare direttamente sulla pelle, oltre che sottoforma di impacco. Oltre ad averlo studiato da solo per la prevenzione e la cura delle cheloidi, è stata anche valutata la sua combinazione con farmaci tradizionali ed è risultato effettivamente in grado di potenziare l’effetto finale di riduzione della cicatrice. Il test sul gel a base di estratto di cipolla è stato effettuato su un campione di donne asiatiche, fra le quale vi erano donne con cicatrici da taglio cesareo. È stato applicato un gel al 12% di estratto di cipolla per tre volte al giorno e per dodici settimane, e nel risultato finale le cicatrici delle donne trattate erano più piccole e meno evidenti di quelle delle donne trattate con il solo placebo. Per ottenere un risultato simile, è consigliabile tagliare una cipolla in piccole parti e comprimere i pezzetti usando un asciugamano per far fuoriuscire il succo. Spalmare poi il succo di cipolla direttamente sulla cheloide, oppure utilizzare l’asciugamano già imbevuto di succo e, infine, risciacquare. Ripetere più volte al giorno.
  • Aglio – L’aglio possiede molte proprietà benefiche per la pelle. Varie ricerche di laboratorio mostrano che questo alimento può comportarsi in modo molto simile ai farmaci della medicina convenzionale per il trattamento delle cheloidi, rendendolo così un rimedio casalingo molto promettente. Per utilizzarlo al meglio, si consiglia di schiacciarne pochi spicchi e applicarli direttamente sulla pelle. Risciacquare dopo 15 minuti o in caso di segni d’irritazione.

Esistono poi svariate prove che alcune sostanze di origine vegetale possono contrastare l’insorgere di cicatrici eccessive. Queste includono:

  • Resveratrolo
  • Tè verde (tecnicamente, il gallato di epigallocatechina nel tè verde)
  • Acido oleanolico
  • Curcumina
  • Shikonina (derivata dall’erba cinese Lithospermum erythrorhizon)
  • Emodina (derivata dal rabarbaro himalayano)

Per trattare e curare le cheloidi, potete anche provare questi approcci:

  • Mimetizzazione – Se il vostro intento è quello di coprire la cheloide per una questione estetica, potete utilizzare il make-up per far assomigliare il più possibile il colore della cicatrice a quello del vostro tono di pelle naturale.
  • Agopuntura – Uno studio su caso singolo ha riportato un drammatico miglioramento nella sensazione di prurito, nel colore e nelle dimensioni della cheloide, dopo aver eseguito una attenta operazione di agopuntura. Il British Acupunture Council, tuttativa, non raccomanda l’utilizzo di questa pratica nei casi di cheloidi provocate da precedenti piercings.

Prevenire la formazioni di cicatrici cheloidi? Sì, è possibile

Come per moltissime questioni mediche o legate alla salute, anche in questo caso la migliore cura risulta la prevenzione. In particolare, se siete soggetti all’insorgenza delle cheloidi, è consigliabile attuare questi semplici comportamenti per evitarne la comparsa:

  • Evitare più possibile ferite sulla pelle, come piercing e tatuaggi
  • Fare molta attenzione a non contrarre infezioni dopo qualsiasi ferita, incluse quelle chirurgiche
  • Applicare gli opportuni farmaci, radiazioni o unguenti in seguito ad una operazione chirurgica, sotto la guida del vostro medico o chirurgo
  • Ricoprire le nuove ferite o le cheloidi in formazione con fasce o fogli a pressione, o con bende adesive
  • Usare la crema di protezione solare

Ma soprattutto, siate tempestivi!

Simona Soldi | Biologa
Scritto da Simona Soldi | Biologa

Sono laureata in Biotecnologie Farmaceutiche, dopo la laurea mi sono occupata di ricerca in biologia molecolare e genetica presso il Dipartimento di Farmacologia Preclinica e Clinica dell’Università di Firenze e, successivamente, presso il Laboratorio di Genetica del Lievito dell’International Centre For Genetic Engineering and Biotechnology di Trieste, collaborando a progetti di testing di sostanze farmacologicamente attive su modelli di lievito e a progetti di ingegneria genetica.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Simona Soldi | Biologa
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