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Forfora abbondante: i consigli dell’esperto

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

forfora: come combatterla

Dr.ssa Marina Fantato, specialista in dermatologia. 


La forfora non vi dà tregua? È proprio vero che si tratta di un disturbo fastidioso e difficile da trattare. Abbiamo chiesto alla dr.ssa Marina Fantato qualche consiglio per combatterla!

Perché si ha la forfora?

La forfora, ossia l’insieme di quelle piccole scaglie biancastre mescolate ai capelli, può rappresentare innanzitutto una normale presenza a livello del cuoio capelluto, se formata da squame piuttosto piccole in piccole quantità, come evento fisiologico legato al normale fenomeno di turn-over cellulare della cute del cuoio capelluto.

In altri contesti, ossia in presenza di patologie del cuoio capelluto, la forfora assume invece un significato patologico, poiché quando assume determinate caratteristiche diventa la manifestazione più importante con o senza prurito di svariate malattie del cuoio capelluto, come psoriasi, eczema, dermatite seborroica, micosi, ecc…

Da cosa può dipendere la forfora abbondante?

La forfora abbondante che mantiene le caratteristiche di scaglie piccole e piuttosto secche può essere semplicemente dovuta a un ricambio cellulare eccessivo del cuoio capelluto, magari semplicemente legato a uno stato di stress psico-emotivo.

Se la forfora è abbondante con squame secche e argentee può trattarsi di un problema di psoriasi, mentre se le squame sono grossolane e giallastre potrebbe essere un problema di dermatite seborroica. Infine se le squame sono giallastre, spesse e tendenzialmente aderenti al cuoio capelluto, è probabile che si tratti di eczema, come la crosta lattea nel bambino.

Quali sono i rimedi contro la forfora?

I rimedi contro la forfora sono parecchi e tutti di efficacia comprovata in relazione al tipo di forfora in oggetto della patologia. Tra i tanti sono meritevoli di attenzione per l’efficacia, sostanze come zinco piritione, acido undecilenico, piroctoneoctolamina, climbazolo, chetoconaxolo, solfuro di selenio, derivati del catrame, le quali possono essere utilizzate sotto forma di shampoo, lozioni o impacchi a seconda della necessità del caso.

 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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