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Gastrite antrale: colpa della dieta, di un batterio o dello stress?

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 07 Aprile, 2021

gastrite antrale: cause e sintomi

Purtroppo, la gastrite è una patologia a carico dell’apparato digerente molto (molto!) diffusa.

Caratterizzata da sintomi quali nausea, mal di stomaco ricorrente, dolore e gonfiore addominale, indigestione, bruciore di stomaco tra i pasti o di notte e perdita di appetito, la gastrite è dovuta ad una infiammazione della mucosa gastrica.

Cerchiamo di capirne di più.

Non una.. ma tante tipologie di gastrite

Esistono diversi tipi di gastrite. In linea generale – e in base al decorso temporale della malattia – distinguiamo:

  • Gastrite acuta – Abbiamo a che fare con un’infiammazione dolorosa della mucosa gastrica che si manifesta all’improvviso. Nel 90% dei casi, la gastrite acuta è causata al batterio Helicobacter pylori.
  • Gastrite cronica – Si tratta di una gastrite acuta perpetuata nel tempo: l’infiammazione si cronicizza e la mucosa gastrica rimane in stato di flogosi per lunghi periodi. In tal caso, la gastrite cronica si distingue in tipo A, tipo B e tipo C.
  • Gastrite antrale (gastrite A) – Si tratta di una gastrite cronica: è una malattia ereditaria di tipo autoimmune, che coinvolge il corpo gastrico e il fondo gastrico, colpendo le cellule ossintiche che producono gli acidi gastrici e, in uno stadio avanzato, può comportare una completa regressione della mucosa gastrica, oltre ad una carenza di vitamina B12 e conseguentemente un’anemia, poiché le cellule ossintiche distrutte non sono più in grado di assorbire questa vitamina.
  • Gastrite di tipo B – Anche in questo caso siamo in presenza di una gastrite cronica, dovuta principalmente ad agenti esterni (batteri, virus, alcol), causata soprattutto dal batterio Helicobacter pylori e solo raramente , soprattutto in persone con un sistema immunitario molto debole, da altri agenti eziologici.
  • Gastrite di tipo C – Le cui cause sono individuate nel corpo stesso (es. in componenti del succo biliare nei casi di reflusso biliare causato da un’asportazione parziale dello stomaco o da un’ernia iatale). Questa forma di gastrite può essere scatenata anche da agenti chimici esterni (medicinali che aggrediscono lo stomaco, intossicazioni alimentari, abuso di alcol e fumo). Una volta individuata e eliminata la causa, questa forma di gastrite scompare velocemente.

Cosa causa la gastrite antrale e come trattarla

La gastrite antrale può davvero causare un eccessivo disagio nel tratto gastrointestinale dei soggetti colpiti. È considerata una malattia autoimmune: ciò significa, come sappiamo, che il sistema immunitario attacca le cellule sane del corpo, causando i famosi sintomi. Mentre la maggior parte dei tipi di gastrite coinvolgono tutta la mucosa gastrica, la gastrite antrale interessa solo una regione dello stomaco.

Esistono due diverse forme di gastrite antrale:

  • Gastrite superficiale antrale – Questa forma è raramente notata e colpisce solo gli strati superiori della mucosa dello stomaco. Il disagio può essere vissuto nella regione epigastrica dopo aver mangiato.
  • Gastrite antrale erosiva – Caratterizzata da cicatrici e lesioni, questa forma è considerata difficile da trattare. Si stima che circa l’85% dei pazienti a volte possa essere infettato dall’Helicobacter pylori, che causa l’ulcera.

L’infiammazione del rivestimento dello stomaco può essere dovuta a vari fattori. Infezioni, stress fisico e persino l’uso di determinati farmaci possono esserne causa scatenante. I farmaci comunemente usati per trattare il dolore e la febbre chiamati FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) sono tra le cause più comuni di gastrite: l’uso cronico del farmaco può infatti causare il blocco delle cellule che mantengono in salute lo strato mucoso dello stomaco, causando danni gastrici allo stomaco.

Altre cause di gastrite sono:

  • Infezioni batteriche, come quelle causate da H. pylori, H. heilmannii e streptococchi
  • Infezioni virali, ad esempio, causate dal citomegalovirus
  • Infezioni fungine, come la candidosi, l’istoplasmosi e la phycomycosis
  • Infezioni parassitarie
  • Stress acuto
  • Esposizione alle radiazioni
  • Allergia e intossicazione alimentare
  • Reflusso gastroesofageo
  • Ischemia, che si riferisce al danno dovuto alla mancanza di afflusso di sangue allo stomaco
  • Trauma diretto
  • Farmaci come FANS, aspirina, naprossene, integratori di ferro, cocaina, steroidi e agenti chemioterapici

La principale causa della sintomatologia è lo sviluppo dell’infiammazione nell’antro, la parte inferiore dello stomaco. Questa regione è responsabile del rilascio del contenuto dello stomaco nell’intestino tenue.

Possono dunque essere riscontrati i seguenti sintomi:

  • Indigestione – L’indigestione è considerata uno dei sintomi più comuni della gastrite antrale, poiché influenza il processo di digestione e lo svuotamento del cibo nell’intestino. In tal caso, si può anche avvertire una sensazione di bruciore nella parte superiore dell’addome.
  • Nausea – Spesso accompagnata da indigestione, la nausea si verifica a causa di qualsiasi tipo di infiammazione che si sviluppa all’interno del rivestimento dello stomaco. In alcuni casi può variare da lieve a grave, scatenando il vomito. La perdita di appetito è una conseguenza inevitabile.
  • Gas – A causa dell’infiammazione, i processi di svuotamento del cibo nell’intestino vengono rallentati. Di conseguenza, il cibo parzialmente non digerito passa nell’intestino, indiziando a fermentare e causando gonfiore e flatulenza. L’eccesso di gas può anche accumularsi nello stomaco, causando eruttazione.
  • Forma e colore delle feci – Le feci possono diventare scure o catramose. Si tratta però di un caso raro, essendo indicazione di sanguinamento nel tratto gastrointestinale. Ovviamente, in tal caso l’attenzione medica è assolutamente  necessaria.

Come trattare la gastrite antrale

Come accennato, ci sono numerose cause di gastrite antrale, e ognuna prevede un trattamento specifico. Se il disagio è dovuto all’utilizzo cronico di FANS, il consiglio – ovviamente – è quello di sospenderne l’uso.

La gastrite causata da un’infezione, invece, può essere risolto con antibiotici specifici per i batteri che ne sono la causa.
Se non si conosce la causa scatenante, non è possibile sottoporsi a una terapia per eliminare il problema alla radice ma è bene trattare i sintomi con antiacidi.

Tuttavia, se non curata, la gastrite antrale può causare un progressivo danneggiamento del rivestimento dello stomaco e potenzialmente creare condizioni di proliferazione dei batteri, con conseguenti ulteriori complicazioni.

Ricordate, invece, che la dieta può giocare un ruolo importante nella manifestazione dei sintomi associati a qualsiasi tipo di dolore gastrico e, seguendo una dieta gastrica specifica, è possibile gestire meglio i sintomi. Consumare pasti più piccoli da cinque a sei volte al giorno, ad esempio, può aiutare a controllare la produzione di acidi gastrici. Si consiglia di prediligere cibi liquidi o pastosi, facilmente digeribili. Evitare cibi che possono scatenare il dolore gastrico è altrettanto importante.

Ecco i cibi da mangiare per la gastrite:

  • Zuppe di orzo, semolino e riso
  • Verdure
  • Carne magra
  • Pesce
  • Yogurt

Da evitare, invece:

  • Latte e derivati
  • Zucchero
  • Funghi
  • Brodo di pesce
  • Carni in scatola o affumicate
  • Caffè
  • Cioccolato
  • Alcool

Per il resto, non sottovalutate mai i sintomi della gastrite. Se non curate, le conseguenze possono essere davvero spiacevoli.

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Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Tania Catalano | Biologa
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