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Gli effetti nocivi del fruttosio

Alessia Di Nardo | Blogger

Ultimo aggiornamento – 06 Settembre, 2016

Gli effetti negativi del Fruttosio

In seguito a una conferenza tenuta dal dr. Robert Lustig, endocrinologo pediatrico e professore di clinica pediatrica presso la University of California, è aumentato l’interesse intorno al fruttosio e al suo legame con alcune malattie.

Infatti, questo zucchero produce danni, ha conseguenze negative sul metabolismo ed è metabolizzato soltanto dal fegato.

La cosa fondamentale da sottolineare è che gli alimenti che contengono il fruttosio naturalmente, però, hanno dei nutrienti che annullano e invertono gli effetti nocivi di questo zucchero. Quindi, si parla di effetti nocivi soltanto nel fruttosio raffinato e negli sciroppi a base di fruttosio, non nella frutta e nella verdura.

Fruttosio: quali effetti nocivi provoca?

Gli effetti nocivi del fruttosio sono:

  • aumento del deposito di grasso intra-addominale, causa del “fegato grasso”;
  • aumento dell’ipertensione;
  • aumento della resistenza all’insulina e della predisposizione al diabete, a causa della liberazione di grandi quantità di grassi che si depositano nei muscoli. Inoltre, la resistenza insulinica causa iperinsulinemia e, di conseguenza, può portare a patologie quali ipoglicemia, diabete, sindrome dell’ovaio policistico;
  • maggiore produzione di colesterolo cattivo, a causa della produzione di grandi quantità di piruvato e conseguente citrato;
  • minore senso di fame e maggiore consumo di alimenti calorici;
  • maggiore rischio di gotta e ipertensione a causa dell’aumento dell’acido urico;
  • maggiore rischio di aterosclerosi, malattie cardiache e sindrome metabolica, a causa dell’elevato potere di glicazione proteica con produzione di AGE (prodotti glicati finali);
  • formazione di radicali liberi, causa di molteplici danni cellulari;
  • maggiore rischio di infiammazioni epatiche, causate dall’attivazione del JUNK-1;
  • mancata attivazione della leptina, l’ormone che indica al cervello che siamo sazi.

La differenza con gli altri zuccheri

A differenza di quanto accade per il glucosio, che può essere metabolizzato da qualsiasi cellula, il fruttosio viene metabolizzato soltanto dal fegato e per intero, e ciò lo sovraccarica.

Quando il fruttosio non è dannoso?

Tutti gli effetti nocivi del fruttosio non si manifestano se esso viene associato a un’intensa attività fisica. Nonostante ciò, è consigliabile sempre consumarlo attentamente, preferendo, magari, dei dolcificanti naturali, non raffinati.

Cosa è il fruttosio?

Dopo aver parlato di tutti i sui effetti nocivi, però, facciamo luce su cosa sia esattamente il fruttosio, contenuto in tantissimi prodotti alimentari, come bibite analcoliche, cereali, bevande energetiche, biscotti, gelati, e così via.

Il fruttosio è uno dei principali zuccheri della frutta, insieme al saccarosio e al glucosio, ma si trova negli alimenti trasformati, che, spesso sono modificati geneticamente.

Ciò avviene, ad esempio, con lo sciroppo di glucosio-fruttosio (HFCS -High Fructose Corn Syrup), realizzato a partire dal mais. Un eccesso di HFCS apporta calorie in eccesso, aumento di peso ed eventuali disturbi collegati, tra cui diabete e ipertensione.

Per ridurre gli HFCS occorre leggere bene le etichette degli alimenti ed evitare, ad esempio, glucosio, saccarosio, sciroppo di mais, mais dolcificante, miele, destrosio.

Sostituire queste sostanze con un frutto permette di dare al corpo zuccheri naturali, antiossidanti e fibre.

Quanto zucchero mangiare?

Le linee guida dell’AHA (American Heart Association) indicano di assumere non più di 100 calorie al giorno dallo zucchero per le donne (circa 6 cucchiaini) e non più di 150 per gli uomini (circa 9 cucchiaini).

Basti pensare che la popolazione americana registra una media di circa 22 cucchiaini al giorno (circa 355 calorie).

Come ridurre il consumo di zuccheri?

Per limitare gli zuccheri nella nostra alimentazione, è utile:

  • controllare le quantità di zucchero presenti nello yogurt;
  • limitare bevande gassate;
  • consumare frutta in scatola solo se confezionata con acqua o succo naturale, senza sciroppo;
  • limitare caramelle con troppi zuccheri aggiunti;
  • evitare i fast-food;
  • mangiare frutta fresca al posto del dolce.

Avere questi piccoli accorgimenti aiuterà a limitare il consumo di zuccheri nella vostra alimentazione e, di conseguenza, a evitare gli effetti nocivi che abbiamo visto insieme.

 

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Scritto da Alessia Di Nardo | Blogger

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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