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I sintomi di linfoma nelle donne possono essere specifici: ecco a cosa prestare attenzione

Gloria Negri | Biologa e ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 13 Settembre, 2021

Linfoma: Sintomi nelle Donne

Nonostante sia maschi che femmine possono accusare gli stessi sintomi, se sono affetti da linfoma, un tipo di patologia oncologica a carico del sistema linfatico, le donne possono manifestare però dei segni clinici differenti, qualora il tumore si sia originato dal tessuto linfatico presente in un organo riproduttivo.

Ma andiamo con ordine. 

Che cosa si intende per linfoma?

Per linfoma si intende un tumore a carico del sistema linfatico, ovvero che ha origine dai linfociti B presenti in linfonodi, milza, midollo osseo, sangue e numerosi altri organi. 

Questo sistema ha il compito di difendere l'organismo da agenti patogeni come batteri e virus. 

I linfonodi sono costituiti principalmente da linfociti e da altre cellule immunitarie e si ingrandiscono in presenza di un'infezione da combattere. Dal momento che il tessuto linfatico è presente praticamente in tutto l'organismo, il linfoma si può sviluppare in diversi organi, anche se molto spesso prende origine nei linfonodi.

I linfomi possono essere classificati in:

  • Linfoma di Hodgkin (Hodgkin Lymphoma, HL o Hodgkin Disease, HD): è causato da una proliferazione anomala ed incontrollata dei linfociti del sistema linfatico e preferenzialmente ha la sua sede primaria nella parte superiore del corpo. La diagnosi richiede l’asportazione del tessuto patologico, di norma un linfonodo, per eseguire l’esame istologico. L’aspetto istologico è del tutto particolare in quanto nella massa neoplastica le cellule tumorali, chiamate cellule di Reed-Sternberg e cellule di Hodgkin, sono solo la minima parte del tessuto (2-3%) e sono circondate da una moltitudine di cellule infiammatorie normali. Le cellule neoplastiche hanno, inoltre, sulla superficie una molecola denominata CD30. È un tumore relativamente raro. Circa 4 persone ogni 100.000 abitanti sviluppano un linfoma di Hodgkin, che rappresenta circa lo 0,5% di tutti i casi di tumore diagnosticati; tuttavia, è uno dei tumori più frequenti nella fascia di età tra i 15 e i 35 anni. La sua incidenza in Europa è in aumento, ma la mortalità è in diminuzione.
  • Linfoma non Hodgkin (Non Hodgkin Lymphoma, NHL): causa anch’esso un’anomala ed incontrollata proliferazione dei linfociti ma localizzati in un qualsiasi distretto corporeo. Il linfoma non-Hodgkin si può sviluppare in diversi organi (linfonodi, ma anche stomaco, intestino, cute e sistema nervoso centrale) a partire dai linfociti B e dai linfociti T. I linfomi non-Hodgkin (LNH) sono un gruppo eterogeneo di tumori che colpiscono in genere la popolazione adulta e anziana, ed in Italia rappresentano circa il 3% di tutte le neoplasie. L'incidenza è in aumento sia per gli uomini che per le donne, nonostante ciò la mortalità resta stabile negli anni, anche grazie ai progressi nelle terapie. Anche se può colpire in linea teorica a tutte le età, oltre la metà dei LNH riguarda persone con più di 65 anni. 

Quali sono i sintomi di un linfoma?

Linfoma di Hodgkin

Nella gran parte dei casi, il primo sintomo è un ingrossamento dei linfonodi, soprattutto di quelli della regione cervicale anche se è comunque importante ricordare che nella maggior parte dei casi la presenza di linfonodi aumentati di volume non è legato alla presenza di un linfoma ma a un'infezione. 

Altri sintomi più generici del linfoma di Hodgkin comprendono febbre persistente, sudorazioni notturne, perdita di peso e prurito. Meno specifici, ma comunque da non trascurare sono la stanchezza e la mancanza di appetito. Se la malattia riguarda i linfonodi presenti nel torace si possono manifestare anche tosse, dolore al petto e difficoltà respiratorie

Linfoma non Hodgkin

Molto spesso il linfoma non-Hodgkin si presenta con un ingrossamento dei linfonodi in diverse sedi quali collo, inguine, ecc., ma è comunque importante ricordare che nella maggior parte dei casi tale l'ingrossamento non è legato alla presenza di un linfoma, ma a un'infezione più comune che viene contrastata dal sistema immunitario. 

Quando si presenta a livello addominale, il linfoma può causare gonfiore e ingrossamento degli organi coinvolti, come per esempio la milza o lo stomaco: di conseguenza, possono insorgere nausea o senso di pressione e di pienezza anche dopo aver mangiato poco. 

Se la malattia riguarda invece il torace si possono manifestare tosse, dolore al petto e difficoltà a respirare, mentre il LNH diffuso del sistema nervoso causa spesso mal di testa, debolezza di alcune parti dell'organismo, ma anche difficoltà di parola. Altri sintomi più generici del LNH comprendono febbre, sudorazioni notturne, perdita di peso e prurito in tutto il corpo. Meno specifici, ma comunque da non trascurare sono la stanchezza e la mancanza di appetito.

Quali sono i sintomi che un linfoma non Hodgkin può causare nelle donne?

In uno studio pubblicato nel 2014, sono state prese in esame le cartelle cliniche di 25 pazienti femmine con NHL a livello del tratto genitale ed è stato mostrato che solo il 17% delle coinvolte nello studio aveva manifestato i sintomi classici sopra descritti.

Al contrario, queste donne avevano mostrato segni clinici di linfoma a livello dell’apparato riproduttivo come:

  • dolore o sensazione di pressione alle pelvi: infatti, se la massa tumorale fa pressione sui nervi o su altri organi localizzati nelle pelvi, ciò può provocare dolore o pressione in questo distretto oppure all’addome;
  • sanguinamento e perdite: nel caso il NHL si sviluppo nell’utero o nella cervice, si possono registrare dei sanguinamenti anomali anche nelle pazienti in menopausa;
  • dolore durante i rapporti sessuali: una massa tumorale nelle pelvi può causare dolore o sensazioni fastidiose durante i rapporti detta dispareunia.

In caso di sintomi sospetti, ricordiamo sempre di parlare con il medico di fiducia, per avviare le corrette indagini e valutare al meglio il proprio stato di salute. 

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Gloria Negri | Biologa e ricercatrice
Scritto da Gloria Negri | Biologa e ricercatrice

Osservare un meccanismo biologico, formulare delle ipotesi per spiegarlo e allestire esperimenti per confermare la propria tesi per poi raccogliere i dati e, infine, pubblicarli per rendere la propria scoperta fruibile a tutti: questo è il compito di ogni scienziato… e quindi anche il mio! Sono biotecnologo con dottorato di ricerca in genetica molecolare con una profonda passione per la scrittura e per la divulgazione scientifica. Sono autore e co-autore di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali indicizzate, di abstract per congressi, di contributi per siti internet e di un libro.

a cura di Dr.ssa Gloria Negri
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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