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Infarto: tutto ciò che dobbiamo sapere per riconoscere i sintomi

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 08 Maggio, 2017

infarto: i sintomi e come prevenirlo

Comunemente, le malattie cardiache sono associate all’attacco di cuore, detto anche “infarto del miocardio“, causato da un coagulo che blocca l’afflusso di sangue al cuore. Tuttavia, il termine “cardiopatie” comprende diverse patologie che danneggiano il cuore e interferiscono nel suo lavoro di tutti i giorni: tra queste, ricordiamo le malattie coronariche, l’aritmia, la cardiomiopatia e l’insufficienza cardiaca.

Ecco come distinguere i sintomi di un infarto e cosa fare per agire in modo tempestivo.

 Quali sono i sintomi di un infarto?

L’infarto in genere avviene in modo improvviso e veloce, tuttavia esistono dei sintomi distintivi, tra i quali:

  1. dolore o pressione al petto;
  2. fastidio che si diffonde in schiena, mascella, gola e braccio;
  3. nausea, indigestione, bruciore di stomaco;
  4. debolezza, ansia e fiato corto;
  5. battito cardiaco veloce o irregolare.

Inoltre, è bene ricordare che le donne non sempre avvertono il dolore al petto. Infatti, rispetto agli uomini, sono più inclini a percepire l’infarto con un bruciore o una lieve tachicardia, con mancanza di appetito, tosse o debolezza. Non bisogna mai ignorare questi sintomi: infatti, più si aspetta, maggiori saranno i danni. L’infarto è da considerarsi un’emergenza anche quando i sintomi sono lievi.

Se si avvertono questi sintomi, che preludono a un infarto, è necessario chiedere aiuto e chiamare il pronto intervento. Non bisogna mai aspettare un eventuale miglioramento né guidare in macchina fino all’ospedale.

Non solo infarto: quali altre patologie danneggiano il cuore?

Come già accennato in precedenza, le cardiopatie comprendono diverse malattie. Vediamo insieme quali sono le malattie di cuore più frequenti:

  1. Aritmia: il cuore batte a causa degli impulsi elettrici, che possono anche rallentare. Le aritmie possono far correre, rallentare o fibrillare il cuore. Spesso sono innocue e non causano gravi danni all’organismo. Tuttavia, è bene parlarne con il proprio medico, specie se sono molto frequenti.
  2. Cardiomiopatie: un difetto del muscolo cardiaco, ossia una cardiomiopatia, può rendere difficile pompare il sangue e permettere il corretto trasporto nel resto del corpo. Nel tempo, i problemi cardiaci come la pressione alta, l’obesità e il diabete possono causare delle condizioni di salute gravi, come l’insufficienza cardiaca.
  3. Insufficienza cardiaca: questo problema non indica che il cuore smette di lavorare, ma che l’organo non riesce a pompare sufficiente sangue per sopperire alle necessità dell’organismo. Quindi, con il passare del tempo, diventa più grande e pompa più velocemente. Questa situazione di sofferenza non solo lo indebolisce, ma riduce la quantità di sangue pompato, causando diversi problemi. Nella maggior parte dei casi si sviluppa una coronaropatia e l’infarto.
  4. Difetto congenito del cuore: fin dalla nascita, è possibile avere una valvola debole o dei danni alla parete cardiaca che divide le camere del cuore. Qualche volta, il difetto non viene scoperto fino a quando non si è adulti.
    Questi problemi non necessitano di trattamenti, ma talvolta possono essere risolti solo con un intervento chirurgico. Se si ha un difetto congenito del cuore si è più inclini a sviluppare: aritmie, insufficienza cardiaca e infezioni delle valvole.
  5. Morte cardiaca improvvisa: attenzione! Non è la stessa cosa di un infarto. La morte cardiaca improvvisa insorge quando il sistema elettrico del cuore va fuori controllo, rendendo il battito irregolare e veloce in modo estremamente pericoloso. Anziché pompare sangue nel corpo, le camere fremono. In questi casi è necessaria la defibrillazione del cuore per riportare il battito cardiaco normale, senza la quale una persona può morire in pochi minuti.

Come si controlla la salute del cuore per prevenire un infarto?

Nel caso di problemi al cuore o durante un controllo completo è possibile eseguire dei test per verificare lo stato di salute del cuore, come:

  1. Elettrocardiogramma
  2. Prova sotto stress
  3. Holter – un dispositivo portatile che registra il ritmo del cuore per un determinato lasso di tempo, generalmente ventiquattro ore
  4. Radiografia torica
  5. Ecocardiogramma
  6. Tac coronarica
  7. Cateterismo cardiaco

Convivere con una cardiopatia: come?

La maggior parte delle patologie cardiache perdurano nel tempo. Inizialmente, potrebbe essere difficile identificare i sintomi, oppure potrebbero non disturbare la vita di tutti i giorni. Tuttavia, questa situazione, a lungo andare, non può che peggiorare la salute.

Quando il cuore comincia ad avere degli scompensi, causa fiato corto o stanchezza. In questi casi, è importante tenere d’occhio un eventuale gonfiore di pancia, caviglie, piedi o gambe. Inoltre, l’insufficienza cardiaca si può contrastare con farmaci, cambiamenti nello stile di vita, chirurgia – come l’angioplastica e il bypass – o infine il trapianto.

È possibile prevenire un problema cardiaco o un infarto?

Gli uomini sono più inclini a sviluppare le cardiopatie rispetto alle donne. Tuttavia, tutti possono essere soggetti a dei problemi cardiaci. Per prevenire le cardiopatie è consigliabile:

  1. Fare esercizio fisico regolarmente, circa 30 minuti al giorno
  2. Mantenere il peso forma
  3. Seguire una dieta bilanciata
  4. Limitare il consumo di alcol
  5. Non fumare

Se si è affetti da diabete, è di vitale importanza tenere sotto controllo il livello della glicemia nel sangue, ossia gli zuccheri, ma anche abbassare il colesterolo e ridurre la pressione arteriosa se alta.

Insomma, un infarto è per la maggior parte dei casi imprevedibile. Con piccoli accorgimenti, però, è possibile ridurre l’incidenza. Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione!

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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Roberta Nazaro
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