Che cos'è il diabete
Il
diabete mellito, comunemente noto come
diabete, è una malattia cronica caratterizzata da un aumento dei livelli di
glucosio nel sangue (una condizione chiamata
iperglicemia).
Il glucosio è uno zucchero semplice, la principale fonte di energia per le cellule del corpo: serve al cervello, ai muscoli e agli organi per svolgere le proprie funzioni.
Perché il glucosio possa essere utilizzato dalle cellule, è necessario l’intervento dell’insulina, un ormone prodotto dal pancreas che consente al glucosio di entrare nelle cellule e di essere trasformato in energia.
Quando l’insulina è assente, insufficiente o non agisce in modo efficace (condizione detta insulino-resistenza), il glucosio si accumula nel sangue invece di essere utilizzato dai tessuti: la glicemia, cioè la concentrazione di glucosio nel sangue, aumenta oltre i valori normali.
Nel tempo, l’iperglicemia può danneggiare diversi organi e apparati — tra cui cuore, reni, occhi e sistema nervoso — trasformando il diabete in una patologia sistemica e complessa.
Glicemia e insulina: valori normali
I valori di glicemia variano in base alla persona e al momento della giornata.
In generale, i valori di riferimento sono:
Persone sane:
- A digiuno: 70–100 mg/dL (3,9–5,5 mmol/L)
- Due ore dopo un pasto: <140 mg/dL (7,8 mmol/L)
Persone con diabete:
- Prima dei pasti: 80–130 mg/dL (4,4–7 mmol/L)
- Due ore dopo i pasti: <180 mg/dL (10 mmol/L)
La diagnosi di diabete si basa su:
- Glicemia a digiuno ≥126 mg/dL (in almeno due occasioni)
- Glicemia post-prandiale ≥200 mg/dL
- Emoglobina glicata (HbA1c) ≥6,5%
Tipi di diabete
Le principali forme di diabete sono:
-
Diabete mellito di tipo 1: dovuto alla distruzione autoimmune delle cellule pancreatiche che producono insulina; richiede sempre terapia insulinica.
-
Diabete mellito di tipo 2: dovuto a una ridotta sensibilità all’insulina (insulino-resistenza) e a una secrezione insulinica insufficiente. È la forma più frequente.
-
Diabete gestazionale: compare durante la gravidanza e di solito si risolve dopo il parto, ma aumenta il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 in futuro.
Esistono poi forme rare, dovute a cause genetiche o secondarie ad altre patologie.
Cos'è il diabete di tipo 1
Il
diabete di tipo 1 si ha quando il corpo non produce l’insulina. Di solito, si presenta prima dei 40 anni ed è una patologia piuttosto rara.
La cura per il diabete di tipo 1 consiste in iniezioni di insulin
a, che andranno fatte per tutto il corso della vita.
Cos'è il diabete di tipo 2
Il
diabete di tipo 2 si ha quando si è in presenza di insufficiente produzione di insulina o insulino-resistenza.
Si tratta della
tipologia di diabete più diffusa.
Si può riuscire a controllare questa tipologia di diabete con una dieta sana, mantenendo un peso corporeo corretto e facendo dell’esercizio fisico.
Purtroppo, si tratta di una patologia che pian piano va degenerando e che obbligherà chi ne soffre ad assumere dell’insulina, di solito in compresse. Sono maggiormente soggetti all’insorgenza di questa malattia gli uomini e le persone anziane.
Che cos'è il diabete gestazionale
Il
diabete gestazionale si presenta durante la gravidanza.
Per trattarlo, sono sufficienti una dieta corretta e dell’esercizio fisico. In rari casi, ci può essere la necessità di assumere farmaci per il controllo del glucosio nel sangue.
Se non diagnosticato, può creare problemi al momento del
parto.
Pre-diabete
Con il termine
prediabete, si indica una condizione in cui il livello di zucchero nel sangue è più alto del normale, ma non abbastanza alto da essere diagnosticato un diabete conclamato. È una
condizione iniziale che “
preannuncia” un
disordine nel metabolismo dei glucidi.
Il
prediabete è uno stato sul quale è ancora possibile lavorare per
cercare di evitare che si trasformi in diabete vero e proprio. Se, però, il soggetto non adotta i dovuti cambiamenti nel proprio stile di vita, il
rischio che il prediabete si trasformi in diabete è concreto. Già nelle fasi del prediabete, il danno a lungo termine al
cuore, ai
vasi sanguigni e ai reni potrebbe già essere iniziato. Tuttavia, la progressione da prediabete al diabete non è inevitabile. Mangiare cibi sani, fare attività fisica nella routine quotidiana e mantenere un peso sano può riportare il livello di zucchero nel sangue alla normalità.
Il prediabete
colpisce adulti e bambini. Gli stessi cambiamenti nello stile di vita che possono aiutare a prevenire la progressione del diabete negli adulti potrebbero anche riportare i livelli di zucchero nel sangue dei bambini alla normalità.
L'esatta
causa del prediabete è sconosciuta, ma la storia familiare e la genetica sembrano avere un ruolo importante. Anche l'inattività e il grasso in eccesso, specialmente il
grasso addominale, sembrano essere fattori importanti. Ciò che è chiaro è che le
persone con prediabete non elaborano più correttamente lo zucchero (glucosio). Di conseguenza, lo zucchero si accumula nel sangue invece di essere immagazzinato nelle cellule che formano i muscoli e altri tessuti.
Il
prediabete generalmente non dà segni o sintomi. In alcuni casi, si verifica un'
iperpigmentazione della pelle in alcune parti del corpo. Le aree interessate possono includere: il
collo, le
ascelle, i gomiti, le ginocchia e le nocche.
I segni e i sintomi classici che suggeriscono un eventuale passaggio dal prediabete al diabete includono:
Le scelte di uno stile di vita sano possono aiutare a prevenire il prediabete e la sua progressione verso il diabete di tipo 2. La prevenzione consiste in un cambio dello stile di vita:
Sintomi del diabete
Quando la quantità di glucosio nel sangue supera un certo limite, il tubulo non riesce più a riassorbirlo completamente; passa nelle urine trascinando con sé, per osmosi, acqua: aumenta la quantità di urine eliminate (
poliuria).
Conseguentemente, questa perdita di liquido deve essere compensata dall'assunzione di altri liquidi: il diabetico ha sempre sete e beve molto (
polidipsia). Altra conseguenza è la necessità di compensare la quantità di energia che non può essere ricavata dal glucosio: il diabetico mangia molto (
polifagia).
Così,
poliuria, polidipsia e polifagia sono le 3 P che definiscono la sintomatologia diabetica; eventualmente, è presente una quarta P: il
prurito.
I
sintomi del diabete di tipo 1 sono generalmente i seguenti:
-
poliuria – ossia aumento del volume delle urine e la frequenza di minzione
-
polidipsia – ossia aumento della sete
-
polifagia – cioè aumento della fame, accompagnato da calo del peso
- affaticamento e stanchezza
- vista offuscata
I sintomi del diabete di tipo 2 sono generalmente i seguenti:
-
poliuria – cioè aumento del volume delle urine e la frequenza di minzione
-
polidipsia – ossia aumento della sete
- vista offuscata
- stanchezza
- ferite che si rimarginano più lentamente
Cause del diabete
Ad oggi,
non sono ancora state identificate le cause del diabete di tipo 1.
Ci sono, però,
alcuni fattori che giocano un ruolo importante nella sua comparsa:
-
fattori genetici – si è potuta osservare una maggiore predisposizione alla malattia nei soggetti con genitori o parenti malati di diabete di tipo 1
-
fattori ambientali – si ipotizza che alcune infezioni virali, anche comuni, possano scatenare la malattia in soggetti già predisposti geneticamente
Le cause del diabete di tipo 2, invece, sono invece riconducibili a:
- fattori genetici
- età (oltre i 40 anni)
- sedentarietà
- dieta non equilibrata, specie se ricca di zuccheri
- obesità
Complicazioni del diabete
In queste condizioni, l'organismo mobilita le riserve di grasso per far fronte alle necessità energetiche. La metabolizzazione dei grassi, in assenza della normale ossidazione glucidica, non è mai completa, ma arriva a metaboliti (acetone, acido acetacetico e beta-idrossibutirrico, detti corpi chetonici) che sono acidi.
La loro acidità viene compensata dalla riserva alcalina (sistema tampone) del sangue, esaurita tuttavia la quale, il sangue diventa acido e il diabetico va in
acidosi. Ne soffre primariamente il
sistema nervoso centrale (
astenia,
sonnolenza) fino a giungere al
coma diabetico.
Livelli elevati di glucosio nel sangue, se non corretti con una cura adeguata, possono nel tempo favorire la comparsa delle complicanze croniche del diabete, come:
- danni ai reni
- danni alla retina
- danni ai nervi periferici
- danni al sistema cardiovascolare
Altre complicanze sono:
Fattori di rischio per il diabete
Alcuni fattori di rischio del diabete rappresentano una variabile importante per definire un percorso di cura sul singolo paziente diabetico. Tra questi fattori:
- ipertensione
- sovrappeso
- valore della glicemia a digiuno
- valore della glicemia post prandiale
Il diabete è per definizione una patologia evolutiva e di conseguenza anche la terapia del diabete lo sarà.
Terapia del diabete
La corretta terapia per il diabete può ridare al diabetico la possibilità di una vita normale, benché dalla malattia non si guarisca.
I
l proprio medico curante aiuterà il paziente a stilare un piano di cura del diabete giusto per le sue esigenze; senza un trattamento tempestivo, l'ipoglicemia può causare coma o
convulsioni e, poiché il corpo è sotto stress quando si è malati o feriti, i livelli di zucchero nel sangue dovranno essere controllati dal personale medico che fornirà assistenza di emergenza.
Il principale trattamento per il diabete richiede di tenere sotto stretto controllo i livelli di zucchero nel sangue (e di mantenerli ad un obiettivo fissato dal medico) con una combinazione di farmaci, esercizio fisico e dieta.
Prestando particolare attenzione a cosa e quando si mangia, è possibile ridurre al minimo o evitare l'effetto "altalena" dei livelli di zucchero nel sangue che cambiano rapidamente, il che può richiedere rapidi cambiamenti nei dosaggi dei farmaci, in particolare l'insulina.
Per evitare che il livello di zucchero nel sangue cada a livelli pericolosamente bassi, controllare la glicemia e, se necessario, fare uno spuntino a base di carboidrati circa mezz'ora prima di fare attività fisica. Se si iniziano a sentire i sintomi dell'ipoglicemia, interrompere l'esercizio e fare uno spuntino o bere una bevanda a base di carboidrati. Attendere 15 minuti e ricontrollare.
Per le persone con entrambi i tipi di diabete (diabete di tipo 1 e 2), l'esercizio fisico può ridurre la possibilità di avere un infarto o ictus e può migliorare la circolazione. Può anche offrire sollievo dallo stress.
È una buona idea indossare un braccialetto che avverta che si è affetti da diabete. Ciò renderà gli altri consapevoli delle condizioni della persona in caso di grave attacco ipoglicemico o se si subisce un incidente e c'è bisogno di cure mediche di emergenza.
Identificarsi come diabetici è importante perché gli attacchi ipoglicemici possono essere scambiati per ubriachezza, e le vittime spesso non sono in grado di prendersi cura di loro stessi.
Se si è affetti da diabete di tipo 1, il pancreas non produce più l'insulina necessaria al corpo per utilizzare l'energia glicemica. Le cure per il diabete di tipo 1 prevedono anzitutto iniezioni di insulina o la sua somministrazione attraverso l'uso di una pompa continua.
Alcune persone con questo tipo di diabete usano una pompa computerizzata, chiamata microinfusore per insulina, che inietta la sostanza su base fissa. Viene programmata affinché sia in grado di erogare una certa quantità di insulina durante il giorno in base al livello di zucchero presente nel sangue prima di mangiare.
L'insulina iniettabile è disponibile in 5 tipi:
- azione rapida (entrata in vigore in pochi minuti e durata 2-4 ore)
- di breve durata (che ha effetto in 30 minuti e dura 3-6 ore)
- intermedia (che ha effetto in 1-2 ore e dura fino a 18 ore)
- a lunga durata (effetto in 1-2 ore e dura oltre 24 ore)
- ultra durata (ha effetto in 1-2 ore e dura 42 ore)
Un'insulina per via inalatoria ad azione rapida è stata approvata per venir utilizzata prima dei pasti. Deve essere usata in combinazione con l'insulina ad azione prolungata in pazienti con diabete di tipo 1 e non deve essere assunta da chi fuma o ha malattie polmonari croniche. Si presenta come una cartuccia monodose.
Ogni piano di trattamento è personalizzato per ogni soggetto e può essere regolato in base a ciò che si mangia (dieta) e a quanto ci si esercita (esercizio fisico).
Controllando i propri livelli di zucchero nel sangue, è possibile monitorare le esigenze di insulina del proprio corpo e lavorare con il proprio medico per determinare il dosaggio migliore di insulina. Le persone con diabete controllano il loro livello di zucchero nel sangue diverse volte al giorno con uno strumento chiamato glucometro, il quale misura i livelli di glucosio in un campione di sangue tamponato su una striscia di carta reattiva.
Le cure per il diabete di tipo 2 sono invece dieta e esercizio fisico, sufficienti per tenere sotto controllo la malattia. Altre persone hanno bisogno di farmaci, che possono includere l'insulina e un farmaco orale.
I farmaci per il diabete di tipo 2 funzionano in diversi modi per riportare i livelli di zucchero nel sangue alla normalità. Essi includono:
- farmaci che aumentano la produzione di insulina da parte del pancreas
- farmaci che riducono l'assorbimento dello zucchero da parte dell'intestino
- farmaci che migliorano il modo in cui il corpo utilizza l'insulina
- farmaci che riducono la produzione di zuccheri da parte del fegato e migliorano la resistenza all'insulina
- farmaci che aumentano la produzione di insulina da parte del pancreas o dei suoi livelli ematici e/o riducono la produzione di zucchero nel fegato
- farmaci che bloccano il riassorbimento del glucosio da parte del rene e aumentano le escrezioni di glucosio nelle urine, chiamate inibitori del co-trasportatore di sodio-glucosio 2
Seguire una dieta equilibrata è di vitale importanza per le persone che hanno il diabete. Di solito, i medici raccomandano 3 piccoli pasti e 3 o 4 spuntini al giorno per mantenere il giusto equilibrio tra zucchero e insulina nel sangue.
Un altro elemento cruciale in un programma di trattamento per il diabete è l'esercizio fisico: migliora il livello di insulina nell'organismo e può abbassare i livelli di zucchero nel sangue.
Le persone con diabete di tipo 2 che hanno bisogno di perdere peso possono trarre beneficio da un esercizio moderato. La maggior parte delle persone con diabete è incoraggiata a svolgere almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata a settimana, come camminare. L'allenamento per la forza è spesso consigliato almeno due volte a settimana.
Negli ultimi anni, la terapia del diabete di tipo 2 si è arricchita di farmaci innovativi che migliorano il controllo glicemico e riducono il rischio cardiovascolare:
-
GLP-1 RA (agonisti del recettore del GLP-1) come semaglutide e liraglutide: stimolano la secrezione di insulina, riducono l’appetito e favoriscono la perdita di peso.
-
SGLT2 inibitori (SGLT2i) come empagliflozin: riducono la glicemia aumentando l’eliminazione del glucosio con le urine e migliorano la salute cardiovascolare e renale.
Questi farmaci rappresentano oggi un pilastro del trattamento di molte persone con diabete di tipo 2, spesso in combinazione con la metformina, considerata ancora il farmaco di prima scelta.
Rimedi e integratori nel diabete
Oltre ai farmaci, a una dieta equilibrata e all’attività fisica, che rappresentano la base del trattamento del diabete, alcune sostanze e integratori sono oggetto di studio per i loro potenziali effetti di supporto.
Tuttavia, nessuno di questi rimedi sostituisce la terapia medica e il loro uso deve sempre essere valutato con il medico, per evitare interazioni o rischi.
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Magnesio: un adeguato apporto può contribuire al corretto metabolismo del glucosio; la sua carenza è frequente nelle persone con diabete.
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Vitamine del gruppo B (B6, B12): possono essere utili in caso di neuropatia diabetica, ma solo se è presente una carenza documentata.
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Vitamine C ed E: hanno proprietà antiossidanti e possono aiutare a ridurre lo stress ossidativo, ma non influenzano direttamente i livelli di glicemia.
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Biotina e Cromo: studi preliminari hanno indagato un possibile effetto sul metabolismo glucidico, ma le evidenze attuali non sono sufficienti per raccomandarne l’uso routinario.
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Estratti vegetali (ginseng, fieno greco, aglio, basilico, biancospino, ginkgo): i dati scientifici sono limitati e non conclusivi. L’uso deve essere sempre discusso con il medico curante, poiché alcune piante possono interagire con i farmaci antidiabetici.
In sintesi, gli integratori o rimedi naturali possono essere considerati solo come supporto complementare, mai come sostituti della terapia farmacologica o di uno stile di vita sano.
Linee guida internazionali (OMS e ADA 2023–2024)
Le più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell’American Diabetes Association (ADA) sottolineano l’importanza di:
- un controllo personalizzato della glicemia, con target adattati all’età, alle comorbidità e allo stile di vita del paziente;
- l’uso di strumenti tecnologici avanzati per il monitoraggio continuo;
- un approccio multidisciplinare, che coinvolge medico, nutrizionista, infermiere e psicologo;
- la prevenzione attraverso dieta equilibrata, attività fisica regolare e mantenimento del peso forma.
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