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Le cause degli occhi gialli: quando dobbiamo preoccuparci?

prof. Filippo Cruciani

Ultimo aggiornamento – 02 Febbraio, 2021

Occhi Gialli le Cause

In collaborazione con IAPB Italia onlus - Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.  

Intervista al prof. Filippo Cruciani, specialista in oculistica e referente scientifico di IAPB Italia.


Spesso, gli occhi sono lo specchio della nostra salute, riflettendo la condizione generale dell’organismo. Importante è, infatti, essere sempre pronti a riconoscere sintomi e campanelli d’allarme che proprio dagli occhi possono partire. 

Ad esempio, cosa è bene sapere sugli occhi gialli? Lo abbiamo chiesto al prof. Filippo Cruciani, oculista e referente di IAPB Italia. 

Quali sono le cause degli occhi gialli? 

Qualche volta, l’occhio può apparire con un colorito giallognolo, del tutto strano, perché non fa parte della sua colorazione normale, che è data dall’iride con le sue stupende tonalità nella parte centrale, e dal bianco della sclera tutto intorno. Ed è proprio questa parte dell’occhio, costituita dalla sclera ricoperta dalla congiuntiva che è trasparente, la quale può assumere il colorito giallognolo.

Quando il bianco dell’occhio si trasforma in “giallo”, ci troviamo di fronte a un sintomo importante che riguarda patologie non proprie dell’occhio, ma di altri organi. Questa situazione, che contemporaneamente può interessare anche la pelle in maniera più o meno intensa, va sotto il nome di  ittero

In questo caso parliamo di patologie legate al fegato o ad organi a esso connesso: 

  • Calcoli delle vie biliari 
  • Tumori del fegato e del pancreas
  • Epatiti e pancreatiti
  • Cirrosi epatica (alcolismo)
  • Alcuni tipi si anemia emolitica

La causa va ricercata in un eccessivo accumulo di bilirubina, che è una sostanza che si forma quando i globuli rossi sono ormai invecchiati e devono essere fagocitati dal fegato. Normalmente, quando il fegato è ben funzionante, riesce perfettamente in questa azione distruttiva, formando scorie (dette cataboliti) che devono essere poi eliminate dall’organismo attraverso i reni, con le urine. Ma, quando c’è un sovraccarico di queste scorie - come nelle patologie elencate in precedenza - devono necessariamente intervenire altre parti del corpo, come la congiuntiva, la sclera e la pelle.  

In questo caso, le scorie sono costituite dalla bilirubina alta, un pigmento di colorito giallo, che accumulandosi sulla congiuntiva e sulla sclera danno all’occhio il caratteristico colore giallo.

Davanti a questa condizione è assolutamente necessario rivolgersi immediatamente al proprio medico. 

IAPB

Esiste un legame tra occhi gialli e diabete?

No, non esiste uno stretto legame. Il diabete dà altri e gravi problemi alla vista. Esternamente, sulla congiuntiva, può dare un occhio rosso. 

Occhi gialli: qual è il legame con l’invecchiamento? 

La sclera, ma anche la cornea, con l’invecchiamento possono andare incontro a forme di forme di degenerazione, senza causare alterazioni patologiche. 

Per esempio, può succedere che sulla cornea - che è una struttura trasparente – si formi con gli anni tutt’intorno alla sua periferia il cosiddetto gerontoxon (già il nome stesso evoca l’età avanzata), che è un anello dai riflessi bianco-giallognoli.  

Così pure con l’età può capitare che si formi e si sviluppi la pinguecola, un'escrescenza di colorito giallastro ai lati della cornea, specie dalla parte nasale, ben visibile. Si tratta di una formazione degenerativa di nessun valore patologico. Si può asportare, se troppo ipertrofica. 

Cosa fare, in caso di occhi gialli: i rimedi

La prima cosa in assoluto, quando l’occhio appare giallo, è correre dal medico e indagare sul fegato, sulle vie biliari, sul pancreas o su un’eventuale anemia; ricordiamo, infatti, che alcune forme di anemia, come quella  falciforme , possono portare a un eccesso di bilirubina. 

Per il resto, si può agire esteticamente, con un trucco correttivo: cambiando matita (non nera) intorno agli occhi, scegliendo una matita marrone, o altro. 

Non è però un problema medico, ma estetico. 

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prof. Filippo Cruciani
Scritto da prof. Filippo Cruciani

Il prof. Filippo Cruciani, referente scientifico di IAPB Italia, ricopre l’incarico di Direttore Responsabile della Seconda Clinica Oculistica, UOC (Unità Operativa Complessa) Oftalmologia, all’Umberto I°.

a cura di Redazione Pazienti
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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