Mal di testa notturno, vi è mai capitato?

Cristian Padovano | Biologo

Ultimo aggiornamento – 07 Novembre, 2019

Cause e conseguenze del mal di testa notturno

Ci sono vari tipi di mal di testa che affliggono le persone durante la notte. Alcuni si manifestano solo e soltanto di notte, mentre altri manifestano i sintomi anche durante le prime ore del mattino. Una delle maggiori preoccupazioni per chi soffre di mal di testa notturno, però, è quando insorge durante il sonno inficiando sullo stesso e su tutto ciò che ne concerne.

Cos’è la cefalea

Per mal di testa o cefalea si intende il dolore provato in qualsiasi parte della testa o del collo e può essere un sintomo di diverse patologie.

Il tessuto cerebrale di per sé non è in grado di essere sensibile al dolore poiché manca di recettori adatti, per cui viene percepito dalle strutture sensibili che si trovano all’interno del cervello: cranio, muscoli, nervi, arterie e vene, tessuti sottocutanei, occhi, orecchie, seni paranasali e mucose.

Vi sono oltre 200 tipi di mal di testa, da quelli innocui a quelli che presentano un pericolo per la vita. In base alla gravità, si classificano:

  • Cefalee primarie – Sono le più comuni, come l’emicrania con carattere pulsante a un lato della testa, insieme a nausea
  • Cefalee secondarie – Causate da problemi in altre parti della testa o collo. Alcune di esse non sono gravi, come la cefalea cervicale derivata dai muscoli del collo, mentre un numero elevato di red flag può essere sintomo di cefalea molto grave associata, ad esempio, a incapacità a muovere un arto o anomalie all’esame neurologico

Relazione tra cefalea e sonno

La relazione tra cefalea e sonno è nota da tempo e si ritiene che siano tra loro interdipendenti, dal momento che diverse forme di cefalee primarie possono essere scatenate da un disturbo del sonno dovuto a depressione, ansia, sindrome delle apnee notturne, patologia cervicale ma anche al cronicizzarsi, in alcuni soggetti, della propria emicrania o della cefalea di tipo tensivo episodica.

Le forme di mal di testa notturno sono rare, come la cefalea ipnica e altre forme in cui gli attacchi esacerbano nel sonno come nella cefalea a grappolo o nell’emicrania parossistica.

In linea generale, il sonno nell’adulto è costituito da 5-6 cicli della durata di 60-90 minuti caratterizzati da una fase più lunga di sonno chiamata Non-REM, divisa a sua volta in 4 stadi, seguita da una fase più breve di sonno REM. La fase NREM prevale durante la notte, mentre la fase REM prevale nelle prime ore del mattino. È stato dimostrato che durante il sonno REM vengono attivate alcune strutture cerebrali responsabili degli attacchi di cefalea: la cefalea ipnica si manifesta dopo i 50 anni da 1 a 6 volte per notte con dolore bilaterale sordo; la cefalea a grappolo è invece caratterizzata da dolore lancinante unilaterale, circa 90’ dopo che il soggetto ha iniziato a dormire.

La diagnosi di cefalea avviene tramite test del sangue, risonanza ed EEG. Il trattamento include l’assunzione di melatonina, flunarizina, ossigeno a basso flusso. Questo è necessario per cercare di arginare i dolori e consentire una qualità migliore del sonno che può causare ulteriore stress e scarso rendimento nelle funzioni intellettive.

Cristian Padovano | Biologo
Scritto da Cristian Padovano | Biologo

Da sempre curioso della scienza e della divulgazione scientifica, pronto a condividere ogni nozione in mio possesso nella maniera più semplice e chiara possibile. Sono un biotecnologo medico, laureato presso l'Università del Salento.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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