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Le cicatrici da acne si possono eliminare? Risposta affermativa, vi spieghiamo come

Redazione

Ultimo aggiornamento – 04 Maggio, 2021

Cicatrici da Acne

Chi, almeno una volta nella vita, non ha mai fatto i conti con l’acne? Nonostante si tratti di un disturbo particolarmente comune, spesso non si ha un’idea chiara di quali siano le cause dell’acne e della sua origine. Cerchiamo di chiarire meglio questo aspetto, andando ad analizzare il derma più in profondità. 

Nello strato intermedio della pelle, si trovano i cosiddetti follicoli piliferi che avvolgono i peli alla radice e sono collegati a una ghiandola che produce sebo. Il sebo è una sorta di “grasso”, necessario per garantire elasticità alla pelle e proteggerla; se, però, la sua produzione risulta eccessiva, tende ad accumularsi, creando un tappo nei pori e bloccando all’interno batteri e cellule morte. 

La conseguenza dell’eccesso di sebo?

Le infiammazioni della pelle, con la formazione di brufoli, pustole, cisti e punti neri. Non ultime, poi, le cicatrici, lesioni cutanee generate da un’eccessiva stimolazione dell’area infiammata (anche a causa del batterio Propionibacterium Acnes), che possono comparire su viso, collo, schiena e décolleté.

Cicatrici acneiche: come si presentano

L’acne lascia cicatrici? Come detto, nei casi di eccessiva infiammazione del derma a causa dell’acne, possono comparire pustole che, se non trattate correttamente, tendono a ledere la pelle, lasciando dei segni non sempre facili da cancellare. 

Si distinguono tre tipi di cicatrici acneiche, a seconda quindi della loro profondità nel derma: 

  1. Cicatrici superficiali e pigmentate: si presentano come delle macchioline dal colorito rosaceo o brunastro, nella sede dove era presente una pustola superficiale (il classico brufoletto, per intenderci). La colorazione dipende dalla deposizione di pigmenti cutanei proprio sulla parte cicatrizzata della pelle.
  2. Cicatrici ipertrofiche e cheloidee: questa cicatrice è caratterizzata da una crescita anormale di tessuto fibrotico nell’area precedentemente infiammata, a tal punto da deformare la cute, rigonfiandola. Le zone più colpite? Il tronco, le spalle e le guance.
  3. Cicatrici atrofiche: sono le più diffuse e colpiscono in profondità il derma. Visivamente, si contraddistinguono perché lasciano un solco o una conca sulla parte visibile della pelle, mentre internamente hanno la forma di un cono vuoto.

I fattori di rischio delle cicatrici acneiche

Donne e uomini: si è soggetti alle cicatrici acneiche in egual misura. Esistono poi dei fattori di rischio da considerare

  • Storia familiare di cicatrici ipertrofiche e atrofiche. 
  • Pelle dalla pigmentazione più scura.
  • Gravidanza e squilibri ormonali. 
  • Eccesso di acne durante l’adolescenza.

Cicatrici dell’acne: cosa fare per attenuarle

Mai ignorare le cicatrici: trattarle in tempo può, infatti, fare la differenza. In primis, il consiglio è di rivolgersi a uno specialista dermatologo, per capire insieme lo stato della lesione e individuare la terapia più adatta al proprio tipo di pelle. 

Tra i rimedi per attenuarle troviamo: 

  • Iniezione locale di corticosteroidi nell’area della cicatrice, per ottenere un’azione antinfiammatoria e vasocostrittrice, bloccando così l’ipertrofia della cicatrice.
  • Sieri alla vitamina E, vitamina liposolubile, in grado di attenuare nel tempo le cicatrici, anche quelle più vecchie.  
  • Crioterapia, ottima per le cicatrici cheloidee, provoca la distruzione delle cellule alterate della pelle. 
  • Lamine sottili di Silicone, con un’azione idratante e lenitiva, soprattutto indicate per la prevenzione delle cicatrici.   
  • Trattamento topico, un modo pratico e allo stesso tempo efficace che prevede l’applicazione di creme specifiche indicate dagli specialisti che, grazie ai loro principi attivi, possono attenuare le cicatrici acneiche, aiutando la pelle durante la cicatrizzazione e aumentandone l’elasticità. 

In alcuni casi, può essere importante un utilizzo tempestivo di un trattamento farmacologico, a seguito di una visita dermatologica, con l'eventuale impiego di retinoidi.  

Altri rimedi per eliminare le cicatrici lasciate dall’acne

Grazie all’avanzamento tecnologico, esistono delle tecniche di chirurgia estetica in grado di eliminare le cicatrici acneiche, soprattutto quelle profonde come le cicatrici cheloidi e atrofiche. 

Ecco le principali, che vanno eseguite da sole o in combinazione, dopo almeno 6 mesi dalla fine dell’infiammazione provocata dall’acne.

  • Dermoabrasione: questa tecnica permette la rimozione degli strati più superficiali della pelle, “levigandola” e rendendola più regolare. Le cicatrici superficiali vengono quindi rimosse, grazie all’azione meccanica e abrasiva di micro-cristalli che entrano a contatto con la zona interessata, tramite un manipolo forato, collegato a un macchinario computerizzato. Inoltre, regolando la potenza di azione, aumentandola o diminuendola, si può agire anche su cicatrici acneiche più profonde. Dopo la dermoabrasione, la zona trattata risulterà leggermente arrossata, ma su lungo termine, la pelle ritrova una migliorata struttura cutanea.
  • Peeling chimico: come suggerisce la stessa parola inglese, questo trattamento di medicina estetica prevede l’esfoliazione (to peel) chimica della zona interessata. La cicatrice acneica viene quindi rimossa, raggiungendo strati più profondi della pelle. L’efficacia della metodologia dipende anche dalla profondità della cicatrice, per cui è maggiormente adatta per le cicatrici superficiali e medio-profonde. Tra le sostanze utilizzate come agenti esfolianti ci sono l’acido glicolitico, l’acido acetilsalicilico e l’acido piruvico. 
  • Fillers: questa tecnica consiste nel riempire (dall’inglese "to fill") una cicatrice profonda, a solco, come le cicatrici atrofiche, tramite l’utilizzo di collagene, acido ialuronico o microsfere di polimetilmetacrilato trasparente. Oltre a riempire visivamente lo spazio lasciato dalle cicatrici acneiche, l’infiltrazione stimola la collageno-sintesi dell’epitelio del viso, promuovendo una rigenerazione della pelle interessata.  

Laser per le cicatrici da acne

Un discorso a parte merita il Laser, una tecnica foto-terapeutica introdotta con grande successo nella dermatologia clinica. 

Quando bisogna rimuovere una cicatrice più superficiale, viene utilizzato il laser frazionato o a infrarossi. Grazie a un meccanismo termico, è stimolata la rigenerazione epiteliale, favorendo la produzione di nuovo collagene

Mentre, quando bisogna rimuovere cicatrici profonde, come quelle atrofiche e quelle ipertrofiche, si ricorre al laser frazionato CO2 in cui il raggio laser viene pompato da un dispositivo ad anidride carbonica. 

In questo modo, è volutamente danneggiato il contenuto di acqua della pelle tramite vaporizzazione; la zona trattata è spinta, quindi, a reagire con una forte risposta rigenerativa, che porterà alla riparazione della pelle, senza la presenza della cicatrice. 

Dopo il trattamento, la pelle non può essere esposta alla luce solare per un certo periodo di tempo, affinché i tessuti epiteliali possano rigenerarsi.    

In generale, entrambe le tipologie di laser sono al momento le strategie più efficaci per eliminare in modo definitivo le cicatrici acneiche.

*In collaborazione con Galderma.

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