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Quando il mal di testa dovrebbe farci preoccupare

Gloria Negri | Biologa e ricercatrice

Ultimo aggiornamento – 18 Maggio, 2020

Mal di testa: quando preoccuparsi?

Il mal di testa - che sia cefalea o emicrania - è senza dubbio una delle patologie più diffuse tra la popolazione adulta e non solo. Si tratta di un disturbo dalle caratteristiche molto varie: può presentarsi come improvviso o continuo, esteso o localizzato. Insomma, definire in maniera univoca questa condizione dolorosa e disabilitante è molto difficile. Di certo, sappiamo che la cefalea appare oggi così diffusa che spesso si è portati a banalizzarne l’importanza e la pericolosità. Non è dunque un caso che sia anche definita come una malattia socialmente invisibile.

L’emicrania è una condizione seria che causa dolore e può essere accompagnata da sensibilità alla luce (fotofobia) o ai suoni (iperacusia), oltre a provocare nausea e vomito. Questa tipologia di mal di testa può avere un impatto fortemente negativo sulla qualità della vita di chi ne soffre, costringendo il paziente a perdere giorni di lavoro o di scuola e non consentendo di godere dei bei momenti che le giornate possono riservare.

Nel 95% dei casi, la cefalea insorge invece come segno secondario di un’altra patologia, come influenza o sinusite, ma anche in condizioni di stress, di affaticamento o eccitazione oppure può anche essere messa in relazione a particolari fasi del ciclo per le donne in età fertile. In questi casi l’assunzione di un comune farmaco antinfiammatorio, come ibuprofene o ketoprofene, può aiutare ad alleviare il dolore. Viene riportato che anche in alcuni casi di lupus eritematoso sistemico oppure artrite reumatoide si verificano attacchi di emicrania.

Quando preoccuparsi per il mal di testa

Ci sono però alcuni segnali che devono destare preoccupazione nel paziente che accusa mal di testa e che devono indirizzare quest’ultimo a rivolgersi ai sanitari ed al pronto soccorso (PS) in quanto dietro al mal di testa potrebbe nascondersi una patologia più grave.

I campanelli d’allarme che rientrano nella suddetta casistica sono:

  • Insorgenza di sintomi nuovi e mai provati dal paziente in precedenti episodi oppure cambiamenti della sintomatologia per quanto riguarda l’intensità e la sopportabilità del disturbo tale da far pensare che si stia vivendo il peggior mal di testa della vita
  • Il mal di testa non risponde ai farmaci ed ai trattamenti che normalmente si mettono in campo per gestirlo
  • Rigidità al collo
  • Comparsa di altri disturbi come febbre alta, alterazione della vista e del linguaggio, capogiri, intorpidimento o formicolio al viso e agli arti
  • Comparsa di convulsioni, confusione e cambiamenti dello stato di coscienza
  • Patologie pericolose che si celano dietro al mal di testa

Le patologie più pericolose di cui il mal di testa può essere un sintomo sono diverse ma senza dubbio quella più preoccupante è l’ictus o l’infarto cerebrale. Oltre al mal di testa, i sintomi che devono indirizzare verso la diagnosi di un ictus sono il formicolio al viso, alle braccia ed alle gambe, la perdita della vista da un occhio o la difficoltà a parlare oltre alla sensazione di vertigine e mancanza di equilibrio.

In altri casi di accesso al PS, la causa di un attacco di emicrania molto intenso può essere rappresentata da un’emorragia cerebrale. Anche l’aumento della pressione sanguigna a causa di un eccessivo sforzo fisico può comportare un mal di testa preoccupante, mentre se il disturbo è associato a febbre o possibile ingestione di sostanze tossiche si ipotizzano cause di natura infettiva e metabolica.

L’emicrania con aura è un tipo di mal di testa che comprende anche sintomi quali alterazioni della visione e sintomi neurologici che si manifestano solitamente prima del dolore acuto al capo o a metà di esso. L’emicrania con aura può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di ictus in futuro ed è opportuno chiedere al proprio medico curante a quali sintomi prestare maggiormente attenzione e quali siano indicativi per recarsi in ospedale.

Rimedi per il mal di testa (urgenti)

Il ruolo principale del pronto soccorso è quello di fornire una pronta valutazione del paziente e di trattare con urgenza la condizione che genera sofferenza. Nel caso di accesso in PS per emicrania con sintomi non classici o usuali per il paziente, i sanitari richiederanno una tomografia assiale computerizzata (TAC) o una risonanza magnetica nucleare (NMR) all’encefalo per escludere ictus o aneurismi.

Nel caso non siano riportati dal paziente sintomi anomali durante l’attacco di emicrania, molto probabilmente non verranno disposte analisi di imaging ma il medico approfondirà il quadro clinico del paziente con domande mirate con riferimento alla descrizione del mal di testa ed ai farmaci assunti. Se necessario, l’attacco verrà gestito attraverso l’assunzione di farmaci per alleviare e gestire temporaneamente il dolore prima di essere reindirizzati al domicilio e presso il proprio medico di medicina generale.

I farmaci che possono essere utili per alleviare il dolore alla testa possono essere sia somministrati per via intramuscolare che endovenoso ed includono:

  • Antiemetici per prevenire ed evitare nausea e vomito
  • Diidroergotamina, principio attivo usato per il trattamento di cefalee prolungate
  • Farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) o steroidei per ridurre il dolore e l’infiammazione
  • Sumatriptan e triptani, per dare immediato sollievo dal dolore alla testa;
  • Acido valproico, farmaco generalmente utilizzato per trattare le convulsioni nei casi di attacchi epilettici, in questo caso usato per dare sollievo dal dolore alla testa
  • Raramente possono essere prescritti oppioidi ma sono tendenzialmente da evitare in quanto danno dipendenza ed hanno molti effetti collaterali
  • Nei casi di sospetta disidratazione, verranno somministrati liquidi endovena, soprattutto soluzione fisiologica o glucosata

Nonostante il mal di testa sia una condizione generalmente gestibile, è importante riconoscere i segni che possono preoccupare e indirizzare verso il pronto soccorso per una visita da parte dei medici.

Occorre tenere presente però che il ricorso al pronto soccorso rappresenta solo il primo passo necessario per gli approfondimenti del caso e per alleviare temporaneamente il dolore. Generalmente, il mal di testa, quando patologico, necessita di un trattamento a lungo termine con una sorveglianza che coinvolge il medico di base ed il centro cefalee.

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Gloria Negri | Biologa e ricercatrice
Scritto da Gloria Negri | Biologa e ricercatrice

Osservare un meccanismo biologico, formulare delle ipotesi per spiegarlo e allestire esperimenti per confermare la propria tesi per poi raccogliere i dati e, infine, pubblicarli per rendere la propria scoperta fruibile a tutti: questo è il compito di ogni scienziato… e quindi anche il mio! Sono biotecnologo con dottorato di ricerca in genetica molecolare con una profonda passione per la scrittura e per la divulgazione scientifica. Sono autore e co-autore di articoli scientifici pubblicati su riviste internazionali indicizzate, di abstract per congressi, di contributi per siti internet e di un libro.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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