Mastectomia e ovariectomia: in cosa consistono le due operazioni a cui si sottoporrà Bianca Balti

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Mattia Zamboni

Data articolo – 26 Agosto, 2022

Scopriamo in cosa consistono mastectomia e ovariectomia

La modella italiana Bianca Balti ha raccontato, attraverso i social, di essere soggetta ad una mutazione genetica che aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare un tumore

Per questo motivo, ha deciso di rimuovere ovaie e tube, sottoponendosi a una doppia mastectomia e a una ovariectomia.

Scopriamo, più nel dettaglio, in cosa consistono queste due operazioni. 

Cos’è e a cosa serve la mastectomia

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La mastectomia è un intervento chirurgico utilizzato per rimuovere, totalmente o parzialmente, una mammella (o ghiandola mammaria).

Quando l’operazione viene eseguita su entrambi i seni, si parla di doppia mastectomia (o mastectomia bilaterale).

Esistono cinque tipologie di mastectomia:

  1. mastectomia totale: si utilizza per rimuovere la mammella, senza svuotamento del cavo ascellare e dei suoi linfonodi, quando la neoplasia maligna è particolarmente estesa. È un’operazione preventiva per via di possibili carcinomi;
  2. mastectomia radicale modificata: consiste nella rimozione del tessuto mammario e dei linfonodi, senza toccare i muscoli. Si esegue nei casi in cui il carcinoma è invasivo e le cellule tumorali potrebbero metastatizzare altrove;
  3. mastectomia radicale: è l'intervento più esteso e consiste nella rimozione del tessuto mammario, dei linfonodi ascellari e della muscolatura della parete toracica. Viene effettuata solo quando il carcinoma è esteso fino ai muscoli del torace;
  4. mastectomia parziale: consiste nell'asportare solo la massa cancerosa e il tessuto sano che la circonda;
  5. mastectomia con risparmio del capezzolo: viene rimosso tutto il tessuto mammario, preservando il capezzolo.

Ricordiamo che, dopo la rimozione chirurgica della mammella, è possibile una sua ricostruzione: questa pratica può aiutare a superare i problemi psicologici che possono insorgere in seguito dell’operazione.

La mastectomia viene eseguita in anestesia generale e dura dalle due alle tre ore – o anche di più, se è prevista la ricostruzione mammaria.

La terapia di riabilitazione consiste in esercizi specifici per evitare la rigidità dell'arto superiore e per prevenire la formazione di esiti cicatriziali.

Queste attività devono essere mantenute anche dopo il rientro a domicilio, evitando sforzi eccessivi. ma devono essere evitati sforzi eccessivi.

In cosa consiste l’ovariectomia

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L'ovariectomia è quell'intervento chirurgico volto alla rimozione di entrambe le ovaie, o soltanto una.

La doppia ovariectomia è un'operazione può avere importanti ripercussioni sulla fertilità femminile: le donne che vi si sottopongono, infatti, non possono più avere figli.

Abbiamo quattro tipi di ovariectomia:

  1. ovariectomia monolaterale: quando si interviene su una sola delle due ovaie;
  2. ovariectomia bilaterale: quando si rimuovono entrambe le ovaie;
  3. salpingo-ovariectomia:  quando si rimuovono in concomitanza, ovaie e tube di Falloppio. Si definisce monolaterale quando interessa un'ovaia e la tuba di Falloppio collegata, bilaterale quando riguarda entrambe le ovaie ed entrambe le tube di Falloppio;
  4. salpingo-ovariectomia con isterectomia: quando si rimuovono ovaie, tube di Falloppio e utero.

Allo stesso tempo, abbiamo tre modi di operare chirurgicamente un’ovariectomia:

  1. laparotomica, o per via addominale;
  2. per via vaginale;
  3. laparoscopica.

L’ovariectomia viene eseguita in regime di anestesia e può durare da una a quattro ore – questo a seconda della tecnica chirurgica utilizzata e dell'eventuale esecuzione di altre operazioni.

Quasi tutte le donne sono in grado di tornare alla piena attività circa sei settimane dopo l'intervento.

La decisione della modella Bianca Balti

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Credits: IG biancabalti


Bianca Balti ha deciso di sottoporsi al rilevamento chirurgico (e al congelamento) degli ovociti a causa della diagnosi di una mutazione genetica chiamata BRCA1, che aumenta il rischio di contrarre un tumore ovarico al 40%

La rimozione preventiva di ovaie e tube, quindi, impedirà lo sviluppo di un tumore ovarico, ma anche – come abbiamo visto – la possibilità di rimanere incinta in modo spontaneo.

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