La modella italiana Bianca Balti ha raccontato, attraverso i social, di essere soggetta ad una mutazione genetica che aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare un tumore.
Per questo motivo, ha deciso di rimuovere ovaie e tube, sottoponendosi a una doppia mastectomia e a una ovariectomia.
Scopriamo, più nel dettaglio, in cosa consistono queste due operazioni.
Cos’è e a cosa serve la mastectomia
La mastectomia è un intervento chirurgico utilizzato per rimuovere, totalmente o parzialmente, una mammella (o ghiandola mammaria).
Quando l’operazione viene eseguita su entrambi i seni, si parla di doppia mastectomia (o mastectomia bilaterale).
Esistono cinque tipologie di mastectomia:
- mastectomia totale: si utilizza per rimuovere la mammella, senza svuotamento del cavo ascellare e dei suoi linfonodi, quando la neoplasia maligna è particolarmente estesa. È un’operazione preventiva per via di possibili carcinomi;
- mastectomia radicale modificata: consiste nella rimozione del tessuto mammario e dei linfonodi, senza toccare i muscoli. Si esegue nei casi in cui il carcinoma è invasivo e le cellule tumorali potrebbero metastatizzare altrove;
- mastectomia radicale: è l'intervento più esteso e consiste nella rimozione del tessuto mammario, dei linfonodi ascellari e della muscolatura della parete toracica. Viene effettuata solo quando il carcinoma è esteso fino ai muscoli del torace;
- mastectomia parziale: consiste nell'asportare solo la massa cancerosa e il tessuto sano che la circonda;
- mastectomia con risparmio del capezzolo: viene rimosso tutto il tessuto mammario, preservando il capezzolo.
Ricordiamo che, dopo la rimozione chirurgica della mammella, è possibile una sua ricostruzione: questa pratica può aiutare a superare i problemi psicologici che possono insorgere in seguito dell’operazione.
La mastectomia viene eseguita in anestesia generale e dura dalle due alle tre ore – o anche di più, se è prevista la ricostruzione mammaria.
La terapia di riabilitazione consiste in esercizi specifici per evitare la rigidità dell'arto superiore e per prevenire la formazione di esiti cicatriziali.
Queste attività devono essere mantenute anche dopo il rientro a domicilio, evitando sforzi eccessivi. ma devono essere evitati sforzi eccessivi.
In cosa consiste l’ovariectomia
L'ovariectomia è quell'intervento chirurgico volto alla rimozione di entrambe le ovaie, o soltanto una.
La doppia ovariectomia è un'operazione può avere importanti ripercussioni sulla fertilità femminile: le donne che vi si sottopongono, infatti, non possono più avere figli.
Abbiamo quattro tipi di ovariectomia:
- ovariectomia monolaterale: quando si interviene su una sola delle due ovaie;
- ovariectomia bilaterale: quando si rimuovono entrambe le ovaie;
- salpingo-ovariectomia: quando si rimuovono in concomitanza, ovaie e tube di Falloppio. Si definisce monolaterale quando interessa un'ovaia e la tuba di Falloppio collegata, bilaterale quando riguarda entrambe le ovaie ed entrambe le tube di Falloppio;
- salpingo-ovariectomia con isterectomia: quando si rimuovono ovaie, tube di Falloppio e utero.
Allo stesso tempo, abbiamo tre modi di operare chirurgicamente un’ovariectomia:
- laparotomica, o per via addominale;
- per via vaginale;
- laparoscopica.
L’ovariectomia viene eseguita in regime di anestesia e può durare da una a quattro ore – questo a seconda della tecnica chirurgica utilizzata e dell'eventuale esecuzione di altre operazioni.
Quasi tutte le donne sono in grado di tornare alla piena attività circa sei settimane dopo l'intervento.
La decisione della modella Bianca Balti
Credits: IG biancabalti
Bianca Balti ha deciso di sottoporsi al rilevamento chirurgico (e al congelamento) degli ovociti a causa della diagnosi di una mutazione genetica chiamata BRCA1, che aumenta il rischio di contrarre un tumore ovarico al 40%.
La rimozione preventiva di ovaie e tube, quindi, impedirà lo sviluppo di un tumore ovarico, ma anche – come abbiamo visto – la possibilità di rimanere incinta in modo spontaneo.