L’Organizzazione Mondiale della Sanità fa dietrofront: no all’uso dei guanti per proteggersi dal Coronavirus, a meno che non si lavori in un ospedale o in un centro medico.
Del perché se ne discute già da tempo, ma in questi giorni è arrivata la conferma: secondo l’OMS, infatti, un loro utilizzo potrebbe «aumentare il rischio di infezione, dal momento che può portare alla auto-contaminazione o alla trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso».
Quindi, l’uso dei guanti sembra bandito, anche al supermercato. Cerchiamo di capire perché.
Uso dei guanti: perché no?
In una sezione dedicata, l’OMS chiarisce che «in luoghi pubblici come i supermercati, oltre al distanziamento fisico» è raccomandata «l’installazione di distributori di gel igienizzante per le mani all’ingresso e all’uscita».
Il motivo è molto semplice: «migliorando ampiamente le pratiche di igiene delle mani, i Paesi possono aiutare a prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus».
In ogni caso, ogni area geografica ha la sua pratica: dunque, chiarire il punto con le proprie autorità - ricorda l’OMS - è assolutamente necessario. Si pensi solo all’Italia: in Lombardia, ad esempio, i guanti sono obbligatori quando si utilizzano i mezzi pubblici. La stessa regola, però, non vale nelle altre Regioni.
Il problema alla base di questa “indecisione” risiede nel corretto utilizzo dei guanti stessi che, diciamolo, non possiamo definire semplice, soprattutto nella fase di rimozione. Come ci hanno spiegato in questi mesi, il rischio di rendere i guanti un veicolo di contaminazione è abbastanza alto. Dunque:
- Pizzicate il guanto all’altezza del polso, con il pollice e l’indice della mano opposta.
- Sollevate il guanto e sfilatelo facendo in modo che si rovesci su se stesso.
- Con la mano ora senza il guanto, infilate il dito sotto il bordo del guanto della mano opposta.
- Sollevate il guanto e sfilatelo facendo in modo che si rovesci su se stesso.
Meglio quindi lavarsi bene le mani con l’igienizzante e, ancora meglio, con acqua e sapone.
Cosa dice l’Istituto Superiore di Sanità in merito all’utilizzo dei guanti
Già nel pieno dell’epidemia, l’Istituto Superiore di Sanità aveva voluto esprimersi sull’utilizzo dei guanti, raccomandone l’uso a determinate categorie di persone (tra cui il personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti o, ancora, nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati).
I guanti per proteggersi dal Coronavirus possono essere certamente utili, secondo l’ISS, a patto che non sostituiscano la corretta igiene delle mani che, come sappiamo, deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi. Non solo. L’efficacia dei guanti si ha se vi è un loro corretto ricambio, se non vengono a contatto con naso, bocca e occhi e, per ultimo, se vengono eliminati nei rifiuti indifferenziati al termine dell’utilizzo.