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“Pillola contraccettiva” maschile: è davvero possibile?

Martina Valizzone | Psicologa

Ultimo aggiornamento – 10 Gennaio, 2017

pillola contraccettiva maschile

Uno studio recente volto a valutare l’efficacia dell’iniezione contraccettiva per uomini, è stato interrotto dopo che i partecipanti avevano lamentato i seguenti effetti collaterali: una maggiore incidenza di acne (riguardante quasi la metà dei partecipanti), disturbi dell’umore (oltre il 50%) e aumento della libido (più di un terzo).

Su 320 soggetti partecipanti allo studio, 1491 sono stati gli episodi di effetti collaterali riportati. Per gli uomini coinvolti, la presenza di questi effetti collaterali sembrava essere persino più significativa dell’efficacia dell’iniezione contraccettiva (realmente in grado di ridurre la produzione di sperma). Analizziamo il fenomeno.

Iniezione contraccettiva negli uomini: i pro e i contro

Molte donne, probabilmente, reputerebbero questi effetti collaterali quasi insignificanti, se comparati con gli effetti collaterali della pillola contraccettiva. Questi solitamente includono ansia, aumento di peso, nausea, mal di testa, riduzione della libido e persino coaguli nel sangue. Considerando tutto ciò è d’obbligo la domanda: è così difficile per un uomo sopportare l’onere della contraccezione? E se il problema sono gli effetti collaterali, la pillola contraccettiva avrebbe ancora lo stesso successo se uscisse sul mercato ora per la prima volta?

Regolare la fertilità maschile sembrerebbe una mossa quasi scontata. Infatti, lo sperma è prodotto quotidianamente e non in cicli come gli ovuli delle donne. Questo significa che, se non siamo in presenza di alcuna patologia, l’uomo è sempre fertile. Inoltre, la biologia dello sperma è ben conosciuta cosí come i meccanismi in grado di bloccarla.

Questo studio sperimentale era volto a valutare la relazione tra testosterone e la produzione di sperma. Somministrando testosterone sintetico ai soggetti dello studio, in aggiunta al progesterone (combinazione ormonale spesso riscontrabile anche nelle pillole anticoncezionali femminili) la produzione di sperma nel campione diminuiva drasticamente.

Prima che la ricerca venisse interrotta, gli studiosi della Martin Luther University, in Germania, avevano osservato che i tassi di gravidanze diminuivano fino a 1.5 bambini concepiti ogni 100 coppie, rispetto ai tassi di gravidanze riscontrati in coppie in cui la contraccezione era affidata alla pillola anticoncezionale femminile, che erano di 9 bambini ogni 100 coppie, dimostrando come la contraccezione maschile sia, almeno in teoria, ben piú efficace di quella femminile.

In base a queste evidenze, l’idea della contraccezione maschile sembra essere la più logica.

Contraccezione maschile: una soluzione valida?

Siamo alla fine di un altro studio, senza però esserci avvicinati allo sviluppo di un metodo contraccettivo maschile percorribile. Le donne ancora una volta sono lasciate sole a sopportare il peso della contraccezione e dei suoi effetti collaterali. Molte donne preferiscono sopportare l’onere degli effetti collaterali piuttosto che affrontare una gravidanza inaspettata e molte altre mettono anche in dubbio se sia veramente il caso di lasciare in mano agli uomini il discorso contraccezione.

Gli effetti collaterali della contraccezione maschile potrebbero anche essere riconsiderati in chiave positiva. Vediamo come.

Con entrambi i partner che prendono contraccettivi e capendo entrambi il peso dei differenti effetti collaterali si potrebbe creare un senso condiviso di responsabilità sulla contraccezione. E anche se uno dei due partner dovesse interrompere la cura ormonale, l’altro potrebbe iniziare a prenderla, andando cosí a spartirsi gli effetti collaterali.

Dopo tutte queste evidenze, come mai è ancora così difficile sviluppare un contraccettivo ormonale maschile, quando le donne usano la pillola e ne sopportano gli effetti collaterali dai primi anni 60? Guardando ai risultati dei primi studi sperimentali, datati 1956, ci sembra quasi impossibile che la pillola abbia avuto tutto questo successo sul mercato.

Il primo studio sperimentale su larga scala sugli effetti della pillola anticoncezionale, è stato condotto a Rio Piedras a Porto Rico. Le donne partecipanti allo studio avevano ricevuto molte poche informazioni sul tipo di prodotto che dovevano assumere, prima di tutto perché gli stessi ricercatori non avevano molte informazioni da fornire e poi perché non pensavano fosse necessario.

Anche allora le donne riportarono numerosi effetti collaterali, molti dei quali ad oggi scomparsi, grazie alla continua ricerca nell’ambito e ai vari aggiustamenti fatti nel corso del tempo. Oggi la pillola viene presa 225 milioni di donne in tutto il mondo.

Senza dubbio la pillola ha concesso una maggiore libertà sessuale alla donna, permettendo di avere maggiore controllo sulla propria fertilità. Nel 2012, le donne inglesi hanno votato la pillola come l’invenzione del secolo, preferendola ad altre invenzioni quali internet e la televisione.

Di conseguenza, è facile comprendere il motivo per il quale non ci siano dei grossi investimenti da parte delle case farmaceutiche per promuovere ricerche cliniche su eventuali forme di contraccezione maschile. Parte del problema sembrerebbe essere il successo della contraccezione femminile. Dunque, perché cambiare focus?

Secondo diversi sondaggi, sembrerebbe che oltretutto la richiesta maschile per questo tipo di contraccezione sia molto bassa. Una ricerca del 2005 ha indagato proprio questo aspetto. I ricercatori hanno provveduto a intervistare più di 9000 uomini in 9 paesi diversi. I dati forniti ci dicono che mentre circa il 70% degli uomini in Spagna e in Germania hanno dichiarato di essere favorevoli a questo tipo di contraccezione maschile, meno del 30% degli intervistati in Indonesia ha invece un atteggiamento favorevole.

Condividere la responsabilità sulla contraccezione?

Nel frattempo, sembra che fino a che non ci sarà una maggiore richiesta per la pillola maschile, la responsabilità della contraccezione sarà lasciata in mano alle donne. Questo potrebbe anche voler significare che il bisogno delle donne di controllare la propria fertilità è ancora molto forte. Va anche ricordato che molte donne prendono la pillola per i suoi effetti benefici, come ridurre il flusso e i dolori mestruali, ridurre l’acne e avere un aiuto per gli sbalzi di umore.

Con lo sviluppo di nuove e migliorate pillole contraccettive, con dosi meno massicce di ormoni, sembrano essersi ridotti anche gli effetti collaterali.

Alla luce degli enormi vantaggi che la pillola contraccettiva ha portato alle donne e alla loro salute sessuale, sarebbe difficile immaginare un mondo senza pillola. Ma forse ci dovremmo chiedere come mai, nel XXI secolo, l’idea che un uomo possa assumere la pillola contraccettiva sia ancora così difficile da digerire.

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Martina Valizzone | Psicologa
Scritto da Martina Valizzone | Psicologa

Sono una psicologa dell'età evolutiva, con una specializzazione in psicoterapia sistemico relazionale. In ambito lavorativo, mi occupo principalmente di terapie individuali e familiari e, da qualche anno, di psicologia dell'educazione, lavorando alla progettazione e realizzazione di interventi psico-pedagogici in ambito scolastico ed extrascolastico.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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