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Piedi piatti: il parere dell’esperto

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Piede piatto: come trattarlo

Dr. Alessandro Martinelli, specialista in ortopedia


Vostro figlio ha i piedi piatti? Abbiamo chiesto al dr. Alessandro Martinelli, specialista in ortopedia, cosa è meglio fare (o non fare) in questi casi.

Quali sono le cause dei piedi piatti?

Studi effettuati sul piede piatto flessibile hanno dimostrato che la causa del piede piatto flessibile non va cercata in un alterato sviluppo della componente ossea o muscolare del piede, bensì a una tensione del legamento inferiore alla norma (lassità legamentosa).

È una condizione estremamente comune in cui la parte interna della pianta del piede, anche detta arco mediale, mostra un mancato sviluppo. Si differenzia dal piede piatto rigido o doloroso, che di norma è causato dalla fusione di due o più ossa del piede (coalizione tarsale).

Normalmente il bambino non lamenta disturbi e sono il genitore o il pediatra di famiglia a notare questa condizione.

È sempre necessario intervenire su questo disturbo?

Il piede piatto flessibile rappresenta una normale variante dell’allineamento del piede nella prima infanzia e si risolve spontaneamente senza necessità di trattamento nella maggior parte dei casi verso gli 8-10 anni.

In casi selezionati in cui il piede sia sintomatico (doloroso o facilmente affaticabile) o che il piattismo sia estremamente marcato, l’esame podoscopico può rappresentare una strategia valida per seguire lo sviluppo del piede nel tempo. Il trattamento del piede piatto flessibile è quasi sempre conservativo e quando il piede non causa dolore può essere semplicemente osservato.

Qualora il piede sia sintomatico, l’ortopedico pediatrico può consigliare esercizi correttivi ed eventuali plantari per migliorare il quadro. In rari casi selezionati, è necessario l’intervento chirurgico correttivo. Quest’ultimo può essere consigliato a scopo preventivo in quanto il piede piatto di grado severo può portare ad artrosi precoce della caviglia in età adulta.

Fino a che età è possibile correggere questa malformazione?

Seppur sia inappropriato definirla malformazione (preferisco considerala una variante del normale), qualora si renda necessario l’intervento correttivo è ideale eseguirlo durante l’età di rapido accrescimento (10-12 anni nella femmina, 12-14 nel maschio).

Come agiscono i plantari?

Anche in questo caso, sono stati effettuati numerosi studi scientifici che dimostrano come il plantare non abbia effetto sullo sviluppo osseo e cartilagineo del piede. Conseguentemente, il plantare può essere considerato efficace per il sostegno del piede e per rendere il cammino più confortevole nei piedi che siano sintomatici ma non può essere considerato curativo.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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