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Chi mangia troppo pollo avrà un figlio col pene piccolo!

Redazione

Ultimo aggiornamento – 12 Gennaio, 2021

Avete mai chiesto a un vegetariano le ragioni delle sue scelte alimentari? Probabilmente sì e le risposte saranno state diverse: c’è chi tiene al benessere degli animali, chi teme invece per la propria salute. Pochi, anzi forse nessuno sino ad ora ha mai pensato che mangiare carne potesse influire negativamente anche sulla lunghezza del pene dei propri futuri figli.

No, non stiamo scherzando! A sostenerlo l’organizzazione no-profit PETAPeople for the Ethical Treatment of Animals, che su Facebook in questi giorni ha pubblicato un video intitolato “Mangiare pollo può rendere il pene di tuo figlio più piccolo!“.

Secondo il video, i ftalati – una famiglia di sostanze chimiche utilizzate nelle materie plastiche, nelle vernici e nel confezionamento – potrebbero essere all’origine di questo problema. Ma cosa c’entrano i ftalati nella carne? Ahimè, molto di più di quanto potremmo mai pensare. Secondo alcune indagini, infatti, queste sostanze sono state ritrovate nella carne di pollo.

Attenti al pollo!

Lo studio della PETA fa riferimento a un rapporto del 2008 pubblicato dal National Institute of Health. Non esiste, però, un chiaro riferimento alla lunghezza del pene. Parlando di come le persone possano entrare in contatto con questo tipo di sostanze chimiche, il rapporto afferma che “gli ftalati sono stati misurati in ambienti interni residenziali, sia nella polvere di casa e che nell’aria interna. Inoltre, sono stati misurati in alimenti, come latte e acqua potabile“.

Sono stati, poi, presi in esame 106 ragazzi, di cui 29 con un pene un po’ più “corto”, dimostrando che le loro madri erano state esposte maggiormente ai ftalati. “Questi risultati sostengono le attuali preoccupazioni riguardo allo sviluppo genitale maschile“.

Ciò che risulta più debole è la correlazione tra le quantità di ftalati nel pollo e la concreta possibilità che anche piccole dosi possano influire sul pene.

L’ironia del video

L’ironia, ovviamente, non manca ed è stata la leva su cui ha spinto la PETA. Ben Williamson, Senior Director dei media internazionali, ha detto: “il nuovo video ironico della PETA sta semplicemente cercando di mettere in guardia i potenziali nuovi genitori circa il legame tra mangiare pollo e la crescita del pene. La carne di pollo, è stato dimostrato, può causare un aumento dei livelli di ftalato Mono (2-etilesile), o MEHP, come è meglio conosciuto. Questo è un nome di fantasia per una sostanza chimica capace di ridurre la lunghezza dei peni dei feti“.

Ha concluso: “Stiamo semplicemente cercando di aiutare le persone che sono preoccupate per lo sviluppo del loro bambino non ancora nato. Si tratta di un video divertente, ma con un messaggio serio“.

I pericoli della carne

Dunque, una ragione in più per limitare il consumo della carne nella propria dieta!

È bene, inoltre, ricordare che un consumo eccessivo di proteine animali potrebbe nuocere davvero alla salute.

Di certo, nessuna patologia è causata soltanto dal consumo di carne rossa. Tuttavia, è stato dimostrato che esiste una correlazione tra la carne (soprattutto se elaborata) e patologie, come:

In particolare, i tumori più frequenti sono quelli allo stomaco, al colon-retto, ma anche al seno, alla prostata e all’endometrio.

Nello scorso ottobre 2015, l’International Agency for Research on Cancer (IARC) di Lione, che valuta e classifica le prove di cancerogenicità delle sostanze, ha definito la carne rossa come probabilmente cancerogena (classe 2A della classificazione dello IARC)  e la carne rossa lavorata (insaccati e salumi) come sicuramente cancerogena (classe 1 della classificazione dello IARC).

Attenti, quindi, a ciò che portare sulle vostre tavole. La domanda nasce spontanea: quanto pollo mangiate?

 

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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