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Sconfiggere le apnee con la chirurgia: una novità tutta italiana

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 03 Marzo, 2017

apnee notturne: curarle con la chirurgia

Da uno studio recente è emerso che 1 adulto su 4 è affetto da apnee notturne, le quali, a causa del poco sonno e della maggiore disattenzione diurna, possono causare il 22% degli incidenti stradali.

L’importanza di una cura contro le apnee notturne

La medicina italiana può vantarsi di un’ulteriore scoperta nella chirurgia, in questo caso per il trattamento dei disturbi respiratori che ostruiscono le vie aree, i quali provocano le apnee notturne di cui soffre oltre il 25% della popolazione italiana. L’innovativa tecnica chirurgica è stata ideata da Mario Mantovani, chirurgo maxillo-facciale, otorinolaringoiatra e chirurgo plastico.

Il nome che contraddistingue questa nuova tecnica è Barbed Snore Surery, la quale potrebbe risolvere definitivamente il problema di russamento e di apnea notturna. Le pause respiratorie che avvengono durante la notte provocano una vera e propria interruzione della respirazione, causando un minor livello di attenzione diurna e altre conseguenze. Durante la notte, chi è affetto da questa patologia si risveglia ripetutamente senza accorgersene, proprio perché al cervello non arriva abbastanza ossigeno.

Oltre che provocare incidenti dovuti alla sonnolenza, il fenomeno di apnee notturne può far sì che si sviluppino anche altre patologie, come il diabete, l’ipertensione, l’obesità, infarti e addirittura ictus cerebrali. Il giorno dopo una notte passata a risvegliarsi continuamente, ci si sente inevitabilmente affaticati, rischiando di provocare incidenti anche di una certa gravità.

La chirurgia per trattare le apnee

Il dottor Mario Mantovani spiega che, fino a pochi anni fa, esistevano soltanto degli interventi chirurgici molto invasivi e che non sempre apportavano il giusto sollievo. Erano commerciabili, e lo sono tuttora, anche delle maschere da indossare di notte che provocavano una pressione positiva sulla respirazione.

Con l’avvento della Barbed Snore Surgery, un intervento chirurgico minimamente invasivo, non ci sarà la necessità di tagliare tessuti muscolari o la loro asportazione. L’operazione avverrà attraverso il sollevamento di parte del palato molle e delle pareti laterali della faringe.

È un vero e proprio lifting del palato e, per suturare, viene utilizzato un innovativo tipo di filo. In realtà, è una tecnica non nuova per chi si occupa di interventi chirurgici; infatti, già chirurghi generali, plastici, ginecologi e traumatologi utilizzano da tempo questo tipo di sutura, ma non si era ancora pensato a un suo uso alternativo per questo tipo di interventi. È un filo autobloccante che finora non era mai stato utilizzato in campo faringeo e orale.

Ora che in Italia si è cominciato a utilizzare questa tecnica, anche nel resto del mondo si approfitterà dei vantaggi che potrà apportare. Innanzitutto, c’è da dire che la Barbed Snore Surgery è reversibile entro le prime settimane. Inoltre, la si può ripetere a distanza di tempo. Non ha mai provocato complicanze gravi e il risultato è sempre ottimale. È molto importante sapere che ogni intervento sarà personalizzato in base all’anatomia del paziente e alla gravità del problema.

I vantaggi della nuova tecnica chirurgica

Grazie a questa nuova tecnica, molte persone potranno dire addio alle notti insonni e alle giornate costellate da disattenzione, stanchezza e apatia. Molte volte, le persone che ne sono affette ne sono completamente inconsapevoli e imputano i sintomi che vivono ad altre patologie.

Se si fa riferimento alle statistiche, nel 2014 ci sono stati 7360 incidenti, 12180 feriti e 231 morti provocati dalle conseguenze delle apnee notturne, il che ha comportato alti costi sanitari, intorno all’1,5 miliardi di euro.

Il medico chirurgo Mario Mantovani ha dichiarato che sono state operate già molte persone con questa tecnica, per adesso non italiane, ma stanno ricevendo richieste provenienti da tutte le parti del mondo.

La tecnica, oltre a utilizzare un filo di sutura mai usato per questo tipo di interventi, affronta la parte da trattare in modo diverso, creando attorno alle prime vie aeree, soprattutto della faringe, degli appigli anatomici naturali a cui attaccare i muscoli che collassano.

La semplicità dell’intervento e il fatto che sia reversibile sono, inoltre, altre due caratteristiche molto valide per decidere di curare definitivamente questa patologia invalidante. 

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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