L’evoluzione del selfie: potrà svelarci la nostra salute mentale

Dr.ssa Elisabetta Ciccolella Farmacista
Redatto scientificamente da Dr.ssa Elisabetta Ciccolella, Farmacista |
A cura di Benedetta Borzillo

Data articolo – 13 Febbraio, 2015

Sull’orlo di una crisi di nervi? Allora potrai sicuramente trarre beneficio da questa recente invenzione.

Dai selfie alla app che monitora la tua salute mentale

In Texas, un’équipe di ricerca sta mettendo a punto un software in grado di analizzare i tuoi video “selfie”, per ricavarvi indizi sul tuo stato di salute mentale.

Come? Monitorando costantemente il tuo battito cardiaco, le variazioni di colore della fronte, l’ampiezza della pupilla e la frequenza con cui serri le palpebre, ma anche la velocità con cui clicchi il mouse o muovi la testa e il tipo di informazioni che condividi sui social. In questo modo, la app saprà darti consigli su come sorvegliare le tue emozioni e ti guiderà in un percorso di auto-conoscenza e benessere psicofisico.

Detta così, sembra che questa app texana sia una sorta di guru tascabile. Ma in verità, sono molte le questioni etiche implicate in un simile prodotto. Giusto per dare un’idea: siamo sicuri di voler essere costantemente sotto osservazione – monitorati da un programma informatico? Non è solo una questione di privacy, ma di chi alla fine avrà in possesso informazioni tanto sensibili su di noi.

I ricercatori assicurano che questa app sarà a utilizzo esclusivo dell’utente e non condividerà con nessuno le informazioni raccolte, a meno che l’utente stesso non autorizzi la condivisione. Share it!

La app è già sull’app store?

Decisamente no. Si tratta di un software ancora in fase di progettazione – al momento si parla di una demo. I primi test, però, fanno ben sperare che la diffusione di questo programma non sia una chimera. Ad oggi, il software è in grado di riconoscere, dai “selfie” dei volontari, tre soli stati emotivi: positivo, negativo, neutro. Un’analisi ancora troppo generica: i ricercatori lavorano per far specificare meglio al loro programma questi tre stati mentali, ad esempio distinguendo rabbia e tristezza.

Non solo salute mentale

Sì, perché questa app, quando verrà messa a punto, sarà utile anche per monitorare la diffusione dell’influenza o altre malattie infettive e potrà, inoltre, fornire agli utenti consigli di nutrizione personalizzati.

Insomma, sono più i pro o i contro di un simile sistema di auto-monitoraggio? Staremo a vedere, ma, alla fine, sembra che qualcosa di sensato sia potuto nascere anche da questa mania collettiva dei selfie.

Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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