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Allergia al cloro: sapresti riconoscerla?

Antonia de Gioia | Blogger

Ultimo aggiornamento – 20 Luglio, 2017

I sintomi e i rimedi per chi soffre di allergia al cloro

Il nuoto è lo sport per eccellenza: permette di mantenersi in forma, sollecita e tonifica i muscoli, tiene in allenamento il cuore, perviene o risolve disturbi articolari ed è particolarmente terapeutico per la mente. Non potendo disporre tutto l’anno del mare spesso l’attività viene praticata in piscina, dove spesso bisogna fare i conti con il cloro e l’allergia al cloro stesso.

Questa sostanza chimica, presente anche nella candeggina a uso domestico, è un’eccellente sterilizzante impiegato in determinati ambienti ed è facilmente riconoscibile per l’odore sgradevole e persistente che spesso permane sulla pelle anche dopo molto tempo dal termine dell’attività in piscina o del lavoro che ne richiede il diretto contatto. Come fare a capire se si è allergici o meno al cloro? Vediamolo insieme.

Allergia al cloro: come riconoscerla

Molti soggetti manifestano une vera e propria sensibilità al cloro: tale sostanza interagisce negativamente con il sudore e le cellule della pelle sviluppando delle tossine.

Vediamo quali sono i sintomi dell’allergia al cloro. Il soggetto con allergia al cloro può manifestare unicamente o contemporaneamente disturbi a livello cutaneo e respiratorio, tra cui:

  • Prurito cutaneo
  • Pelle arrossata o macchie rosse
  • Pelle screpolata
  • Orticaria
  • Bruciore agli occhi

E ancora:

  • Occhi arrossati
  • Tosse
  • Stretta al petto
  • Pizzicore alla gola
  • Starnuti

I soggetti maggiormente sensibili al cloro sono:

  • Soggetti con problemi a carico dell’apparato respiratorio, ad esempio chi soffre di asma;
  • Soggetti con elevata esposizione alla sostanza, ad esempio bagnini, pulitori professionali, nuotatori professionisti.

Irritazione al cloro: i rimedi

Le reazioni al cloro possono essere ridotte diminuendo innanzitutto l’esposizione al cloro: naturalmente si tratta di una soluzione non sempre adottabile, impensabile per un nuotatore professionista che ha la necessità di allenarsi in piscina quotidianamente per molte ore di fila.

Per chi non può rinunciare, per lavoro o passione, all’esposizione al cloro, sono sufficienti piccoli accorgimenti che permettono di ridurre notevolmente le probabilità di manifestare reazioni negative alla sostanza. Eccone alcuni:

  • Sciacquarsi prima di entrare in acqua e immediatamente dopo l’uscita dalla piscina in modo da eliminare una parte delle tossine depositate sulla pelle.
  • Evitare piscine affollate, dove c’è una maggiore concentrazione di sudore, capelli e altre tossine.
  • Dopo il contatto con il cloro lavarsi con detergenti, preferire quelli con Ph acido in modo da limitare reazioni negative tra le sostanze chimiche in esso contenuti e i residui di cloro depositati sulla pelle.
  • Indossare sempre la cuffietta, poiché il cloro reagisce con i capelli ossidandoli. Detergenti a base di vitamina C facilitano l’eliminazione del cloro persistente dai capelli.
  • Utilizzare sempre gli occhialini per evitare il bruciore degli occhi. Dopo la pratica dell’attività sciacquarsi sempre gli occhi con acqua corrente. L’irritazione e bruciore degli occhi dovuta al contatto con il cloro è molto frequente. Se il problema persiste usare colliri emollienti per alleviare la reazione cloro – occhi.
  • Utilizzare scarpe per muoversi lungo gli spazi intorno alla piscina, in modo da proteggere i piedi da residui di cloro che si sono depositati in terra.
  • Disporre di una crema idratante da apporre in caso di reazioni cutanee.
  • Evitare di bere acqua ricca di cloro, ad esempio l’acqua del rubinetto contiene un’eccessiva quantità di cloro rispetto a quella in bottiglia.

Per coloro che lavorano a diretto contatto con la sostanza (ad esempio pulitori professionisti) è bene utilizzare sempre dei guanti e al termine dell’attività è bene lavarsi con acqua corrente. In alcuni casi l’allergia al cloro può essere particolarmente grave, da provocare danni a livello respiratorio, ad esempio asma, tosse persistente, difficoltà a respirare.

Al manifestarsi di tale sintomatologia è bene consultare un medico specialista, il quale valuterà la possibilità di prescrivere farmaci antistaminici o a base di cortisone.

Comunque sia, non disperate. Sono sufficienti dei piccoli accorgimenti quotidiani per limitare i danni da cloro, in modo tale da poter praticare in tutta serenità il vostro sport preferito o lavorare senza il rischio di allergie!

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Scritto da Antonia de Gioia | Blogger

Sono una laureata in Marketing e mi occupo della gestione di attività promozionali e di comunicazione, con un’attenzione particolare al mondo digitale e social. Nel tempo libero, lontana dal lavoro quotidiano, mi dedico alla scrittura.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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