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Tappo di cerume: sai perché si forma? Consigli per eliminarlo

Redazione

Ultimo aggiornamento – 14 Aprile, 2020

Tappi di Cerume: le Cure

A cura di sanita_informazione


A cura del dr. Sergio Albanese, Specialista in Otorinolaringoiatria  e chirurgia della testa e del collo. 


La formazione di un tappo di cerume nell’orecchio rappresenta una frequente patologia conseguente alla presenza di materiale che lentamente si accumula fino a chiudere il condotto uditivo esterno.

In realtà, il tappo si forma in tempi relativamente lunghi, che mediamente vanno da 6 mesi a 1-2 anni, tuttavia, la percezione della sua esistenza avviene solo quando le dimensioni sono tali da bloccare completamente il condotto uditivo.

Infatti, finché rimane anche solo meno di 1 mm di spazio, le onde sonore riescono a superare l’ostacolo e, pertanto, pur in presenza di un tappo voluminoso, non percepiamo alcun disagio uditivo. Solamente quando l’occlusione diventa totale, il paziente avverte un improvviso senso di ovattamento, una forte sordità e la comparsa di acufeni.

Tali eventi improvvisi sono particolarmente frequenti nel periodo estivo, poiché l’aumentata frequenza di docce e bagni causa un’imbibizione del cerume, che fa rapidamente precipitare la situazione.

Tappi di cerume: ne esistono più tipi?

Tecnicamente esistono due tipi di tappo:

  1. il tappo di cerume vero;
  2. il cosiddetto tappo epidermico.

La differenza sta nel materiale che compone l’ostruzione: nel primo caso, si tratta della secrezione delle ghiandole ceruminose; nel secondo, di materiale di desquamazione dell’orecchio.

Il tappo epidermico è più frequente in persone affette da patologie dermatologiche caratterizzate da una forte desquamazione, come la psoriasi e l’eczema del condotto.

Perché si forma il tappo di cerume?

Il condotto uditivo esterno è il canale di ingresso delle onde sonore nell’orecchio. Si tratta di un canale osseo/ cartilagineo di forma irregolare, lungo circa 3 cm, al cui termine si trova la membrana del timpano.

All’interno del condotto, le ghiandole ceruminose producono una secrezione con azione antibatterica, essenziale per proteggere il condotto da infezioni. L’orecchio è dotato di un sistema di auto-pulizia che, in maniera costante e impercettibile, porta verso l’esterno il cerume e i residui della desquamazione della cute del condotto, evitandone l’accumulo.
In un orecchio sano è quindi normale che al mattino si possano trovare piccole quantità di secrezioni sulla parte esterna del condotto.

Il blocco del sistema di auto-pulizia è il meccanismo che porta alla formazione del tappo.

Ciò può accadere:

  • Per un difetto costituzionale. Esistono infatti pazienti che per evitare la formazione di tappi sin dall’infanzia necessitano di una regolare toilette del condotto uditivo (alcuni ogni 6 mesi, altri ogni 12 mesi o più).
  • Per un difetto acquisito, che può essere anche sporadico, dopo un’infezione, un traumatismo o un intervento all’orecchio.

Come comportarsi?

Chi è affetto da tappi di cerume “recidivanti” riconosce i sintomi, non si allarma e sa di dover programmare dei controlli cadenzati per evitare il blocco dell’orecchio.

Per coloro che non sono abituati, la prima volta che il tappo causa l’improvvisa ostruzione del condotto uditivo rappresenta uno choc, poiché la repentina perdita di udito è sempre molto inquietante.
In tal caso, i pazienti si presentano spesso allarmati al pronto soccorso credendo di essere affetti da una sordità improvvisa.

Come eliminare un tappo di cerume?

Occorre innanzitutto ricordare che la membrana timpanica, che si trova al termine del condotto uditivo esterno, ha uno spessore di pochi decimi di millimetro e una limitatissima resistenza meccanica.
Pertanto, anche un piccolo trauma ne può causare la perforazione.

Durante la procedura di rimozione del tappo è essenziale utilizzare metodi che ne preservino l’integrità.

Il tappo va asportato da un medico specialista otorinolaringoiatra che, a seconda della struttura e della posizione nel condotto, deciderà se procedere al microscopio con strumenti adeguati o con un lavaggio eseguito con speciali apparecchiature che erogano un getto d’acqua a pressione e temperatura controllata.

L’uso di acqua troppo fredda o troppo calda può causare, infatti, l’insorgenza di violente vertigini dovute alla stimolazione termica degli organi dell’equilibrio localizzati all’interno dell’orecchio, mentre un getto troppo forte può danneggiare la membrana timpanica.

A volte, in caso di tappi molto duri o posizionati al ridosso del timpano, è possibile che lo specialista otorinolaringoiatra consigli l’applicazione preventiva di gocce solventi per un breve periodo di tempo, prima di procedere all’asportazione.

Tutte le altre metodiche, come le “candele” e i lavaggi eseguiti da personale non addestrato sono assolutamente da evitare.

Non è raro, infatti, che, in seguito a manovre inadeguate effettuate nel condotto uditivo, si possano causare seri danni che necessitano di un trattamento chirurgico.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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