È l’ultimo Rapporto Coop a confermare un trend che ormai è assolutamente percepibile. Gli ultimi anni, hanno visto protagonisti nei carrelli dei consumatori “quei prodotti e quei regimi alimentari che promettono di migliorare il benessere e la salute delle persone”.
Questo è oggi il primo pensiero degli italiani: il 34% degli intervistati, infatti, è alla ricerca di prodotti alimentari in grado di garantire uno stile di vita sano e altamente equilibrato. Il benessere, insomma, viene prima di tutto.
Cosa scelgono gli italiani a tavola
È boom di zenzero, quinoa e curcuma. L’avocado è una vera e propria mania, insieme alle bacche di Goji, all’amaranto, alle noci e ai frutti rossi. Il pesce surclassa il wurstel e la bresaola di Valtellina IGP, pratica, leggera e gustosa, si posiziona tra i primi posti per quanto riguarda il consumo di carne, registrando un trend di crescita assolutamente positivo.
Sono, infatti, 42 milioni gli italiani che la portano in tavola, preferendola soprattutto a cena, grazie alle sue caratteristiche che la rendono altamente digeribile.
Se da un lato è tanta la voglia di sperimentare, dall’altro si nota che la tradizione del “Made in Italy” va a braccetto con la leggerezza. E se di bresaola vogliamo parlare, l’attenzione si focalizza subito sulla bresaola di Valtellina IGP, prodotta all’interno del territorio della provincia lombarda di Sondrio, nel cuore delle Alpi.
Proprio per questo motivo, la bresaola prodotta in Valtellina vanta della denominazione “Indicazione Geografica Protetta” (IGP), che identifica quei prodotti per i quali almeno uno degli stati della produzione – della trasformazione o dell’elaborazione – ha luogo in un’area ben precisa e localizzata, con garanzia di autenticità e rispetto della lavorazione tradizionale.
Storia e tradizione: ecco dove nasce la Bresaola di Valtellina IGP
È il clima della valle il principale segreto che fa della bresaola di Valtellina IGP un prodotto inimitabile, capace di conquistare le tavole degli italiani.
L’aria fresca che discende dalle Alpi, così come la particolare conformazione della provincia di Sondrio, creano infatti le condizioni ideali affinché il processo di stagionatura possa essere graduale, al fine di ottenere un prodotto morbido e moderatamente salato.
Se il clima svolge un ruolo da protagonista, non è di certo da meno il processo di lavorazione e trasformazione, a cui sono soggetti i tagli migliori della coscia di bovini di razze selezionate, allevati al pascolo e nutriti con alimenti rigorosamente selezionati.
Le fasi di lavorazione, infatti, seguono regole ben precise, che la tradizione ha trasformato in veri e propri rituali, che si tramandano da padre in figlio sin dal XV secolo.
Insomma, è la ricetta antica il vero segreto, emblema del marchio IGP, riconosciuto solo a quei maestri salumieri che si attengono a un rigoroso Disciplinare di Produzione, sotto la stretta sorveglianza dell’Organismo di Controllo CSQA Certificazioni S.r.l. e del Consorzio di Tutela, autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
Leggerezza e digeribilità, la bresaola di Valtellina IGP alla conquista degli italiani
Se la bresaola vince tra le carni rosse, un motivo ci sarà. Il gusto e la bontà, ovviamente, non sono da sottovalutarsi ma, anche analizzando i trend fotografati dal Rapporto Coop, tutto fa pensare che siano proprio le caratteristiche nutritive e organolettiche a fare di questo salume un alimento principe sulle tavole degli italiani.
Il contenuto proteico, infatti, è assolutamente elevato, la quantità di grassi molto bassa mentre l’apporto calorico ridotto. La bresaola di Valtellina IGP, dunque, con i suoi valori nutrizionali si propone come fonte di energia quasi totalmente priva di grassi, perfetta per una qualsiasi dieta mirata a ridurre le calorie dalla propria alimentazione e, di conseguenza, mantenere un peso forma.
La bresaola della Valtellina IGP, oltre alle caratteristiche già elencate, è anche particolarmente ricca di vitamina B1, B6 e B12, fondamentali per permettere lo sviluppo armonico di tutte le strutture dell’organismo, tessuto nervoso compreso, soprattutto durante l’età della crescita e dello sviluppo. Inoltre, trattandosi di vitamine idrosolubili, non c’è pericolo di sovradosaggio: le dosi in eccesso verranno naturalmente espulse con le urine.
Non solo vitamine! Risulta importantissimo anche l’apporto di sali minerali, tra cui spiccano il ferro, lo zinco, il fosforo e il potassio. No ai carboidrati, al calcio e alla vitamina D, che vanno però a compensarsi in quello che è il piatto tipico a base di bresaola: grana, rucola, limone e una bella fetta di pane!
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