Curatore scientifico: dr. Enrico Tempèra, specialista in gastroenterologia.
Sono oltre 3 milioni le persone in Italia che soffrono di problemi di deglutizione durante i pasti, senza aver mai ricevuto una diagnosi certa. E se si trattasse di disfagia?
Secondo gli esperti, questa problematica è sottovalutata da tantissimi individui che, nonostante riscontrino problemi di deglutizione associati a continui colpi di tosse durante i pasti, faticano a diagnosticare il fastidioso disturbo. Eppure, conoscere e riconoscere la difficoltà a deglutire correttamente è il primo passo per tornare a godersi pranzi e cene in compagnia, senza dover necessariamente rinunciare a un pasto salutare, scegliendo cibi per nulla ricchi di nutrienti, pur di scongiurare i colpi di tosse a ogni tentativo di deglutire.
Infatti, per la disfagia esiste una soluzione. Basta riconoscerla e individuarne le cause. Vediamo insieme quali sono i campanelli di allarme del disturbo e le cause a cui è più spesso associato.
I campanelli di allarme per riconoscere la disfagia
Colpi di tosse e difficoltà di deglutizione rappresentano i sintomi più comuni per chi ne soffre. Esistono però numerosi campanelli d’allarme che potrebbero aiutare a diagnosticare la condizione che, nel caso in cui venisse sottovalutata, potrebbe portare a complicazioni più serie.
Ecco, dunque, 7 sintomi della disfagia:
- Fuoriuscita di liquido o cibo dal naso, in maniera del tutto inaspettata, mentre si mangia.
- Aumento della temperatura corporea, senza che vi sia una causa chiara della febbre.
- Cambiamento nel tono di voce che, dopo aver deglutito, diviene velata e gorgogliante.
- Manifestazioni ricorrenti di patologie legate al sistema respiratorio, come faringite, tracheite, bronchite o, nei casi più gravi, polmonite.
- Sensazione di fastidio alla gola che si manifesta, spesso, con un persistente senso di soffocamento, una ostruzione.
- Aumento repentino della salivazione, soprattutto mentre si mangia.
- Presenza di catarro difficile da eliminare.
Nel caso in cui tali sintomi si presentassero in maniera ricorrente, la probabilità che si soffra di disfagia è molto alta. L’allarmismo, però, non sarà un buon alleato nell’alleviare le manifestazioni del disturbo.
Per arrivare a una soluzione è, infatti, necessario comprendere le cause che determinano il fastidio. Conquistato questo obiettivo, i rimedi potrebbero essere a portata di mano.
Difficoltà a deglutire: comprendere le cause per giungere a un rimedio
Le cause legate alla disfagia non sono certo riconducibili a un unico disturbo o a una sola patologia.
Nei casi più gravi, è collegata a patologie o a danni legati al sistema nervoso. A volte, invece, l’origine è da ricercarsi nella presenza di spasmi dei muscoli dell’esofago o, ancora, a condizioni che vanno a ostruire l’esofago stesso, causandone un restringimento.
Di disfagia, non dimentichiamolo, si può soffrire anche in modo temporaneo. Non sono rari, i casi in cui si assiste a una difficoltà a deglutire a seguito d’interventi ai denti, alla bocca o, più in generale, al cavo orale.
Che fare per stare meglio?
Partiamo dai “divieti”: mai accontentarsi di cibi tritati e alimenti per l’infanzia, inadatti alle esigenze degli adulti e degli anziani. Di contro, mai azzardare alimenti a doppia consistenza, friabili, poco compatti, secchi o croccanti, soprattutto se mangiati velocemente.
Questi piccoli accorgimenti non obbligano di certo a una dieta priva di gusto e di sapore. Esistono, infatti, numerosi pasti – semplici e rapidi da preparare! – che rappresentano una valida alternativa a un pranzo o una cena completi e bilanciati, perfetti per soddisfare tutte le esigenze nutrizionali.
Anche per facilitare l’assunzione di liquidi esiste una soluzione per spergiurare i rischi di disidratazione molto frequenti negli anziani. In commercio, è possibile trovare numerose bevande gelificate o addensanti in polvere da aggiungere ad alimenti liquidi o semi-densi, senza modificarne colore e sapore.
Un’ultima cosa. Attenzione alla postura, fondamentale durante i pasti. Schiena dritta e avambracci appoggiati aiuteranno chi soffre di disfagia a deglutire con tranquillità.
Affrontare il problema significa migliorare la qualità della vita di chi, soprattutto se anziano, soffre di disturbi ben più gravi. Perché non fare un tentativo?