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Sapreste riconoscere il cancro ai testicoli?

Roberta Nazaro

Ultimo aggiornamento – 02 Aprile, 2021

Tumore ai testicoli: come riconoscerlo

I testicoli fanno parte dell’apparato sessuale maschile e sono gli organi presenti nello scroto, sotto il pene, deputati della produzione di sperma e testosterone. Come le altre parti del corpo, anche i testicoli possono essere soggetti a tumore, nonostante sia una condizione piuttosto rara.

Tuttavia, resta un tipo di tumore molto comune negli uomini tra i 15 e i 35 anni ed è importante sottolineare che questa condizione è, nella maggior parte dei casi, curabile anche se si diffonde all’esterno dei testicoli. Come si caratterizza il tumore ai testicoli e come si cura? Vediamo i dettagli.

Quali sono i tipi di tumore ai testicoli?

La maggior parte dei tumori ai testicoli prende avvio dalle cellule germinali, responsabili della produzione di sperma. Esistono due tipi di tumori germinali del testicolo:

  1. non seminoma, maggiormente diffuso tra i soggetti più giovani, a rapido sviluppo;
  2. seminoma, più comune tra gli anziani, non si diffonde velocemente come il “non seminoma”.

Lo stadio del tumore ai testicoli, invece, fa riferimento alla grandezza del tumore e alla sua velocità di diffusione:

  1. stadio I: il cancro è localizzato nel testicolo e non si è diffuso;
  2. stadio II: il cancro si è diffuso ai linfonodi nell’addome;
  3. stadio III: il cancro si è diffuso anche alle altre parti del corpo, come polmoni, fegato, ossa e cervello.

Quali sono i sintomi del tumore del testicolo? L’importanza dell’autodiagnosi

Il segno più evidente è il gonfiore o la presenza di un nodulo nei testicoli, entrambi di genere indolore.

Altri sintomi sono:

  1. cambiamento al tatto del testicolo, più duro o diverso nella consistenza;
  2. sensazione di pesantezza e gonfiore dello scroto;
  3. dolore ai testicoli,  allo scroto, alla zona addominale e all’inguine;
  4. improvviso accumulo di liquido nello scroto.

Il medico curante, indipendentemente dal vostro stato di salute, in genere raccomanda di eseguire spesso degli autocontrolli. Per effettuare degli esami di autodiagnosi, è necessario:

  1. controllare la presenza di noduli quando lo scroto è rilassato;
  2. specchiarsi per vedere eventuali rigonfiamenti;
  3. mantenere il testicolo tra pollice e dita e rigirarlo delicatamente;
  4. controllare eventuali cambiamenti nella consistenza del testicolo.

Quali sono le cause del cancro testicolare?

Attualmente, non si conoscono le cause del tumore ai testicoli. Tuttavia, è noto che ha inizio – proprio come altri tipi di tumore – quando determinate cellule cominciano a crescere fuori controllo e a formare delle masse. I ricercatori stanno ancora cercando di comprendere i fattori scatenanti, nonostante è noto che alcune condizioni possano aumentare le possibilità di averlo.

Se si avverte dolore, gonfiore o la presenza di un nodulo nei testicoli è necessario chiedere un consulto al proprio medico di base, che vi prescriverà analisi del sangue per evidenziare i marker di riferimento, come tracce di sangue, proteine e ormoni nelle urine: mai aspettare più di due settimane dalla nascita del gonfiore per una visita. Un altro test per diagnosticare il tumore consiste nell’esame a ultrasuoni, che fornisce l’immagine di scroto e testicoli. Se si tratta di tumore, il trattamento e la cura tempestiva possono fare la differenza: l’attesa permetterà solo al tumore di diffondersi velocemente.

In genere, i bambini e gli anziani possono essere soggetti al tumore ai testicoli, ma è maggiormente diffuso nella fascia di età che va tra i 15 e i 35 anni. Inoltre, secondo determinati studi, esistono delle condizioni che rendono più inclini allo sviluppo di tale cancro. Tra queste, si segnala la sindrome di Klinefelter, una condizione genetica che rende più esposti i soggetti alla criptorchidia (sindrome del “testicolo non sceso”), dunque al tumore testicolare.

Come si cura il tumore ai testicoli?

In genere, la chirurgia per la rimozione del tumore è il trattamento più consigliato. Solo durante lo stadio iniziale potrebbe essere sufficiente un trattamento terapeutico. Dopo la chirurgia, si procede con radioterapia e chemioterapia. Entrambi i trattamenti possono causare sterilità.

Mi raccomando! Per ogni dubbio, su gonfiori improvvisi o dolori ai testicoli, consultate il vostro medico curante che potrà darvi molte delucidazioni. Come è stato già descritto in precedenza, è necessario agire sempre in modo tempestivo per limitare al massimo i danni.

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Roberta Nazaro
Scritto da Roberta Nazaro

Sono insegnante di inglese e traduttrice, con laurea triennale in Scienza e Tecnica della Mediazione Linguistica e specialistica in Dinamiche Interculturali della Mediazione Linguistica presso l'Università del Salento. L'interesse per l'ambito medico mi ha portata al conseguimento del Master in Traduzione Specialistica in Medicina e Farmacologia conseguito presso il CTI di Milano.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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