Un nuovo farmaco riaccende l’attenzione sulla sessualità dopo la menopausa

Emanuela Spotorno |  Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva
A cura di Emanuela Spotorno
Autrice e divulgatrice esperta in salute, benessere femminile e medicina preventiva

Data articolo – 19 Dicembre, 2025

farmacia e pastiglie

La salute sessuale delle donne dopo la menopausa continua a essere un tema di crescente interesse per la ricerca scientifica e per le autorità sanitarie. 

A metà dicembre 2025, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha annunciato una decisione che segna un cambio di passo in questo ambito, ampliando l’indicazione terapeutica di un farmaco già utilizzato da alcuni anni.

L’obiettivo è rispondere a un disturbo che interessa una percentuale non trascurabile di donne e che può avere un impatto significativo sul benessere psicologico e relazionale.

L’approvazione della FDA e il contesto clinico

Il 15 dicembre 2025, la FDA ha approvato l’uso del flibanserin (Addyi) anche nelle donne in postmenopausa di età inferiore ai 65 anni per il trattamento del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (HSDD)

Fino a quel momento, dal 2015, il farmaco era autorizzato esclusivamente per le donne in premenopausa. Questa estensione riconosce ufficialmente che l’HSDD non è un problema limitato alla fase fertile della vita, ma può manifestarsi o persistere anche dopo la menopausa, in un periodo spesso caratterizzato da cambiamenti fisici, ormonali ed emotivi.

La menopausa si colloca in genere tra i 49 e i 52 anni, ma i suoi effetti possono protrarsi nel tempo. Il calo del desiderio sessuale è uno dei sintomi più riferiti: le ricerche indicano che tra il 40 e il 55% delle donne che attraversano questa fase segnala una riduzione dell’interesse per l’attività sessuale. 

In una quota più ristretta, pari a circa il 9% delle donne in postmenopausa, il quadro assume caratteristiche cliniche compatibili con l’HSDD, una condizione associata a disagio personale, sofferenza emotiva e difficoltà relazionali.

Come agisce il flibanserin e quali aspetti considerare

Il flibanserin si distingue da altri trattamenti utilizzati in ambito menopausale perché non è un farmaco ormonale. La sua azione si concentra sul sistema nervoso centrale, dove contribuisce a modulare alcuni neurotrasmettitori coinvolti nei meccanismi del desiderio, dell’umore e della motivazione sessuale.

Il farmaco viene assunto quotidianamente e non è pensato per produrre un effetto immediato, ma per favorire un miglioramento graduale nel tempo. Gli studi clinici presi in considerazione dalla FDA mostrano un beneficio definito come moderato, ma statisticamente significativo, soprattutto in termini di aumento del desiderio e riduzione del disagio associato al disturbo.

Accanto ai potenziali benefici, vengono segnalati anche possibili effetti collaterali, tra cui sonnolenza, vertigini, nausea e affaticamento. Particolare attenzione viene posta alle interazioni con l’alcol e con altri farmaci, motivo per cui la prescrizione richiede una valutazione medica attenta e personalizzata. 

Gli specialisti ricordano inoltre che il desiderio sessuale in menopausa è influenzato da molteplici fattori: variazioni ormonali, qualità del sonno, stress, condizioni mediche croniche e aspetti psicologici o relazionali. 

Per questo motivo, il trattamento farmacologico viene considerato solo una delle possibili opzioni, da affiancare, quando necessario, a interventi non farmacologici come la consulenza sessuologica, il supporto psicologico e uno stile di vita adeguato.


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La situazione in Italia e in Europa

È importante precisare che il flibanserin non è attualmente approvato in Italia né nell’Unione Europea. L’autorizzazione concessa dalla FDA riguarda esclusivamente gli Stati Uniti e non è stata recepita dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). 

Di conseguenza, il farmaco non è disponibile nella pratica clinica italiana, e il trattamento del calo del desiderio in menopausa resta affidato ad altri approcci terapeutici.

La decisione della FDA rappresenta un segnale di maggiore attenzione verso la salute sessuale delle donne in postmenopausa, ma evidenzia anche le differenze tra i sistemi regolatori internazionali. 

In attesa di eventuali sviluppi anche in Europa, il tema del desiderio sessuale resta centrale e richiede un’informazione corretta, basata su evidenze scientifiche e su un approccio multidisciplinare.

Fonti


Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
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