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Vaccino anti-Covid: chi lo avrà per primo, come funzionerà e dove lo si farà

Redazione

Ultimo aggiornamento – 09 Marzo, 2021

Vaccino anti-Covid

8 dicembre 2020. Una data da ricordare, una data che - per alcuni - segna "l'inizio della fine". Già, questi sono i titoli che rimbalzano tra i giornali britannici, dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid, preparato dai laboratori tedeschi BioNTech, in collaborazione con la Pfizer

Ad essere vaccinata, per prima, una cittadina 90enne originaria di Enniskillen, Irlanda del Nord, ospite di una casa di riposo. Il suo nume, che entrerà nella storia, è Margaret Keenan e, alle ore 6.31 presso l'University Hospital di Coventry, nelle West Midlands, ha aperto le danze che tutti attendevano. 

E in Italia? Bene, è tempo di iniziare il il conto alla rovescia. Si parla, infatti, di poche settimane che ci separano dall'arrivo dei vaccini: ma come funzioneranno? A chi dovremo rivolgersi e chi avrà la priorità? Facciamo il punto. 

Piano vaccinale anti-Covid: di quali vaccini si parla?

Ce ne sono diversi, ma riportiamo i nomi, partendo da quelli previsti nel piano vaccinale anti-Covid del ministero della Salute. Si punterà sui vaccini di AstraZeneca, Johnson & Johnson (Janssen), Sanofi, Pfizer/Bnt, CureVac e Moderna. Ciascuno con le proprie caratteristiche. 

I vaccini di Moderna, Pfizer/Bnt e CureVac sono detti a mRna e sfruttano la molecola per far produrre all’ospite una proteina del virus. 

Come funzionano? L’mRna (Rna messaggero) dà modo alle cellule dell’ospite di produrre una proteina del virus (come la famosa proteina Spike). Così facendo, un po' del Coronavirus è prodotto nel corpo ed è riconosciuto come estraneo, portando il sistema immunitario a rispondere, come normalmente avviene. 

Prima dell'ok del Regno Unito, sinora un vaccino a mRna non era mai stato approvato per l'uomo. 

E gli altri vaccini di cui si parla? In questo caso, ci si muove su un terreno già più noto. Il vaccino di Sanofi è un vaccino a subunità, in cui nel soggetto viene inoculata una piccola parte del virus (sezioni di proteine), per stimolare il sistema immunitario. Infine, i vaccini prodotti da Astrazeneca e da Janssen sono detti "a vettori", utilizzando dei virus (nello specifico, l'Adenovirus, che non può replicarsi) per portare nell’ospite materiale genetico del Coronavirus e far produrre delle proteine antigeniche (la solita proteine spike), lette come estranee dall'organismo, per dar origine alla risposta immunitaria.

Vaccinazioni in Italia: c'è già una data? 

Quando scatta la vaccinazione in Italia? La data di partenza dipende dalle approvazioni che devono essere date dall’agenzia regolatoria europea per i medicinali (Ema) a Pfizer/Biontech e Moderna.  

L’ente di Amsterdam si incontrerà con lo scopo di "perfezionare la valutazione" sui due farmaci il 29 dicembre e il 12 gennaio. La distribuzione delle dosi ai Paesi dell’Ue - che le riceveranno sulla base di accordi presi dalla Commissione - partirà subito dopo.

Quante dosi saranno disponibili in Italia? 

Si parla, inizialmente, di 28 milioni di dosi entro la fine di marzo, per avviare la profilassi per 6,5 milioni di italiani di categoria ritenute più urgenti: operatori sanitari, personale e anziani nelle RSA, anziani sopra gli 80 anni.

Poi si passerà, con nuove dosi, a persone tra 60 e 79 anni, malati cronici, insegnanti, lavoratori di servizi essenziali, carceri. Tra terzo e quarto trimestre saranno vaccinati la maggior parte degli italiani. L’Italia ha già acquistato circa 202 milioni di dosi sufficienti per vaccinare due volte ogni cittadino. Sono previsti i quantitativi di Johnson and Johnson, Sanofi/Gsk e Curevac.

Come si accederà al vaccino?

Si parla di una App per prenotarsi e monitorare le possibili reazioni avverse, con un sistema di farmacovigilanza. Grazie alla applicazione, i cittadini saranno informati per il richiamo.  

Il vaccino sarà obbligatorio?

No, il vaccino non sarà obbligatorio. Ma ricordiamo l'importanza di creare un'immunità di gregge, che dovrà essere almeno del 70%.. 

Il vaccino anti-Covid sarà gratis?

Sì, la vaccinazione sarà gratuita per tutti. 

Dove ci si vaccinerà?

Il vaccino sarà subito portato in 300 centri ospedalieri dall’hub dell’aeroporto di Pratica di Mare, dove giungeranno le prime dosi. Ci si servirà di unità mobili che si sposteranno da questi 300 centri per portare le dosi a destinazione (nelle Rsa o dove previsto). 

In seguito, il vaccino sarà presente in 1500 punti di somministrazione e le unità mobili lo porteranno da qui a casa delle persone anziane o con problemi di salute.

Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sul vaccino anticovid.

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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