Le cimici sono insetti spesso considerati fastidiosi, soprattutto quando invadono le abitazioni.
In questo articolo esploreremo a cosa servono, la loro utilità e il loro impatto sull'ambiente, oltre a scoprire cosa mangiano e perché non andrebbero sempre eliminate.
Cimice: le caratteristiche
Le cimici, appartenenti all'ordine degli Emitteri, sono un gruppo diversificato di insetti all'interno dell'ordine dei Rincoti (Hemiptera) che comprende circa 39.000 specie distribuite in tutto il mondo.
Si tratta di insetti diffusi in tutto il mondo e hanno colonizzato una vasta gamma di habitat, inclusi ambienti acquatici come nel caso dei gerridi.
La diversità ecologica venutasi a creare ha portato allo sviluppo di una molteplicità di cicli biologici, morfologie e colorazioni tra le diverse specie.
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Vediamo una una panoramica delle principali famiglie di cimici e alcuni esempi rappresentativi:
- Cimicidae: include le cimici dei letti (Cimex lectularius), note per il loro comportamento parassitario sugli esseri umani;
- Pentatomidae: conosciute come cimici pentatomidi, comprendono specie come la cimice verde (Nezara viridula) e la cimice asiatica (Halyomorpha halys), entrambe note per i danni alle colture agricole;
- Reduviidae: note come cimici assassine, sono predatrici di altri insetti. Un esempio è il Triatoma infestans, vettore della malattia di Chagas;
- Gerridae: conosciute come cimici d'acqua, includono specie come il Gerris lacustris, spesso osservato sulla superficie di stagni e corsi d'acqua;
- Coreidae: comprende le cimici delle piante, come la Coreus marginatus, che si nutre di linfa vegetale.
Cosa mangiano le cimici?
Le cimici che troviamo nelle nostre case (tranne quelle da letto) hanno le seguenti caratteristiche: vivono all’aperto, soprattutto in ambienti agricoli e boschivi e in autunno cercano riparo nelle abitazioni, ma non si nutrono, né si riproducono al chiuso.
Possono essere suddivise in due grandi categorie in base alla loro alimentazione:
- cimici fitofaghe: rientrano in questa categoria la maggior parte delle cimici, le quali si nutrono di vari organi vegetali. Succhiano la linfa delle piante ospiti o si alimentano di semi, polline o frutti. si nutrono di linfa e succhi vegetali, attaccando frutti, foglie e semi;
- cimici predatrici: si nutrono di altri insetti e aracnidi. In particolare, alcune cimici consumano cicaline, afidi, acari, psille e tripidi, bruchi e larve di coleotteri, contribuendo così al controllo naturale di questi organismi che possono essere dannosi per le colture.
L'importanza ecologica delle cimici
Le specie predatrici di cimici, come la cimice assassina (Reduviidae) e la cimice carabide (Podisus maculiventris), sono particolarmente utili in agricoltura per il controllo biologico dei parassiti: ad esempio, nutrendosi di afidi e acari, aiutano a mantenere sotto controllo le popolazioni di questi organismi, riducendo la necessità di interventi chimici come i pesticidi.
Si tratta di un approccio sostenibile favorisce la salute dell'ecosistema agricolo e promuove pratiche di coltivazione più ecologiche.
Inoltre, sebbene le cimici fitofaghe, come la cimice asiatica (Halyomorpha halys), insetto originario dell'Asia orientale, introdotto accidentalmente in Europa e in Italia, e la cimice verde (Nezara viridula), possano causare danni alle colture attraverso la loro alimentazione, è importante riconoscere che non tutte le specie sono dannose.
Una gestione integrata che consideri sia il controllo delle specie nocive sia la conservazione delle specie benefiche è fondamentale per mantenere l'equilibrio ecologico e la produttività agricola.
Cimice: a cosa serve davvero?
Le cimici, nel loro complesso, svolgono diversi ruoli utili nell’ecosistema:
- controllo biologico: le specie predatrici aiutano a contenere la popolazione di insetti dannosi per le piante;
- nutrimento per altri animali: sono una fonte di cibo per uccelli, rettili e anfibi;
- contributo alla biodiversità: fanno parte della catena alimentare e del ciclo naturale degli ecosistemi.
Sebbene le cimici fitofaghe possano arrecare danni, il loro impatto può essere mitigato con metodi naturali, come l'introduzione di predatori naturali o l'uso di reti di protezione per le coltivazioni.
Cimici: eliminarle o conviverci?
Se le cimici diventano un problema in casa o in agricoltura, esistono diversi metodi per gestirle senza danneggiare l'ecosistema:
- barriere fisiche: l’uso di zanzariere e reti protettive impedisce alle cimici di entrare nelle abitazioni e di attaccare le piante;
- predatori naturali: incentivare la presenza di uccelli e insetti predatori aiuta a mantenere sotto controllo la popolazione di cimici;
- metodi naturali: l’uso di oli essenziali come quello di neem può allontanarle senza ricorrere a pesticidi chimici.
Cimice asiatica: strategie per arginare la sua presenza
Durante i mesi autunnali la cimice asiatica tende a cercare rifugio all'interno delle abitazioni per svernare.
Per prevenire l'ingresso di questi insetti nelle case e contrastare le infestazioni, è consigliabile adottare le seguenti misure indicate da una pagina di approfondimento a cura del Comune di Imola:
- sigillare le aperture: assicurarsi che finestre, porte e altre possibili vie d'accesso siano ben chiuse e prive di fessure. L'installazione di zanzariere può essere particolarmente efficace;
- rimuovere le cimici manualmente: nel caso in cui le cimici entrino in casa, è preferibile raccoglierle manualmente utilizzando un contenitore, il quale va successivamente immerso in una bacinella d'acqua saponata per qualche minuto. Il sapone impedisce loro di galleggiare, causando il rapido annegamento;
- utilizzo di ghiaccio spray: le bombolette di ghiaccio spray possono essere utilizzate per immobilizzare le cimici, facendole cadere a terra e facilitandone la raccolta;
- aspirapolvere e vapore: l'aspirapolvere può essere utilizzato per raccogliere le cimici in aree facilmente accessibili, mentre il vapore è efficace per stanare gruppi di cimici annidate in zone come cassonetti, infissi e tubature.
È fondamentale evitare l'uso di insetticidi all'interno delle abitazioni, poiché possono essere nocivi per la salute umana e degli animali domestici. Inoltre, l'eliminazione indiscriminata delle cimici può avere ripercussioni sull'equilibrio ecologico locale.
Cimici da letto: quali differenze?
Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono insetti ectoparassiti ematofagi che si nutrono del sangue di esseri umani e altri animali a sangue caldo.
A differenza delle altre specie di cimici, che svolgono ruoli ecologici ben definiti, hanno un impatto limitato sull'ecosistema naturale.
La loro nicchia ecologica è strettamente associata agli ambienti umani; durante il giorno si nascondono in anfratti o fessure di ogni tipo, formando aggregazioni di decine, centinaia o migliaia di individui.
Provocano infestazioni domestiche difficili da debellare, le punture possono causare prurito, allergie e insonnia e richiedono trattamenti professionali per eliminare l’infestazione.
Proprio questa stretta associazione con l'uomo suggerisce che le cimici dei letti non svolgono un ruolo ecologico significativo negli ecosistemi naturali.
Inoltre, non sono noti predatori specifici o relazioni ecologiche che coinvolgano Cimex lectularius in natura; la loro presenza è principalmente considerata un problema di salute pubblica e igiene, piuttosto che un elemento funzionale negli ecosistemi.