Le mosche sono spesso associate a fastidio e scarsa igiene, ma possiedono un’utilità ecologica molto importante e sottovalutata.
Vediamo quale.
L’utilità delle mosche
Quindi, a cosa servono le mosche? Questi insetti svolgono una funzione importantissima per l’ecosistema, andando a scomporre le sostanze organiche e i rifiuti animali o vegetali trasformandoli in risorse utili.
Hanno, dunque, un ruolo fondamentale nel riciclo della materia organica, permettendone il corretto assorbimento nel terreno e nelle piante – mantenendo funzionale la catena alimentare.
Esattamente come le vespe, poi, le mosche possono essere predatrici di insetti dannosi e sono in grado di limitare la popolazione di parassiti agricoli (come ad esempio la cimice asiatica, una specie che può causare danni estesi alla frutticoltura e all'orticoltura.
Inoltre, non tutti sanno che le mosche sono importantissime per la salute degli ecosistemi, dal momento che fanno parte di reti trofiche rappresentando una fonte alimentare per numerosi animali, tra cui:
- ragni;
- uccelli;
- pesci;
- altri insetti;
- anfibi.
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Ad esempio, le larve della mosca soldato (Hermetia illucens) si nutrono di materia organica in decomposizione dando origine a rifiuti organici che vengono trasformati in composti o addirittura in plastiche e combustibili, riducendo enormemente gli sprechi.
Ricche di lipidi e proteine, queste larve possono essere utilizzate come mangime sostenibile per animali da allevamento o per l'acquacoltura.
Perché esistono le mosche? L’impollinazione
Alcuni tipi di mosche sono impollinatori che contribuiscono, quindi, alla riproduzione delle piante (soprattutto in habitat dove gli insetti scarseggiano).
Questo insetto è il principale veicolo di impollinazione per piante coltivate di:
- colza;
- anacardo;
- cacao;
- avocado;
- mango.
A scopo commerciale, invece, viene utilizzato per impollinare colture di:
- erba cipollina;
- fragole;
- cipolle;
- more;
- carote.
Per quanto riguarda questo argomento, l’importanza delle mosche è paragonabile a quella delle api: queste ultime, infatti, non arrivano ad alta quota – a differenza delle mosche, che invece non hanno paura delle altezze.
Inoltre, a differenza delle api, che una volta partorito si occupano della prole, le mosche abbandonano le uova e sono, dunque, in grado spostarsi per raccogliere, trasportare e spargere centinaia e migliaia di granuli di polline mentre volano da un fiore all'altro.
Alcune curiosità sulle mosche
Ecco alcune curiosità sulle mosche:
- aspettativa di vita: la maggior parte delle mosche vive tra i 15 e i 25 giorni, ma hanno una percezione del tempo completamente diversa da quella dell’essere umano (vedono, infatti, gli oggetti fino a quattro volte più velocemente). Il loro ciclo vitale, però, è inversamente proporzionale con alle capacità riproduttive: le mosche possono deporre fino a 500 uova in questo breve lasso di tempo;
- primo utilizzo: risale al XIII secolo quando, in Cina, lo studio degli stadi larvali di questo insetto ha permesso agli scienziati forensi di stimare l’ora del decesso su una scena del crimine;
- maggior presenza estiva: le mosche sono animali ectotermi, ovvero a sangue freddo: la loro temperatura dipende, quindi, dall’ambiente esterno – per questo, in estate, un aumento della temperatura è solitamente correlato a un aumento della loro presenza;
- applicazione lenitiva: le larve di mosca carnaria delle pecore possono curare le ulcere diabetiche, le piaghe da decubito se applicate sulle aree infette. Questo perché mangiano il tessuto suppurato e, così facendo, puliscono la ferita con la loro saliva antibatterica, accelerando la crescita di nuovo tessuto. Attenzione però, non bisogna mai applicarle da soli, non sarebbe igienico.
A cosa servono le mosche? I rischi
Nonostante i numerosi benefici analizzati, le mosche possono rappresentare anche una fonte di rischio: ad esempio, possono essere vettori di batteri e virus, poiché si posano sul cibo e sulle superfici domestiche dopo aver visitato materiali in decomposizione.
Questo le rende responsabili della trasmissione di malattie come la salmonella o il colera.
Tuttavia, sono le specie parassite ed ematofaghe come i Simulidi a causare danni diretti a esseri umani e animali trasmettendo varie malattie.
Sebbene siano inevitabili, il controllo delle popolazioni di mosche rimane essenziale per ridurre il loro impatto negativo.