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Avvelenamento del gatto: i sintomi e cosa fare

Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 21 Novembre, 2022

Scopriamo cosa fare quando si incorre nell'avvelenamento del gatto

L’avvelenamento del gatto non è un evento da sottovalutare, in quanto può avere conseguenze molto gravi per la vita dell’animale.

Sicuramente, l’entità delle complicazioni dipende dal tipo e dalla quantità di veleno ingerita dal felino, tuttavia, l’avvelenamento può derivare anche dall’inalazione o dal semplice contatto con sostanze tossiche.

Per questi motivi, è fondamentale riconoscere i segnali dell’avvelenamento tempestivamente. Vediamo, quindi, come si manifestano e cosa fare in caso di avvelenamento del gatto.

Quali sono i veleni più comuni?

Le sostanze velenose per i gatti possono comprendere:

  • alcuni tipi di piante: tra queste si possono menzionare i gigli, l’aloe, le azalee, i crisantemi, le ortensie, l’edera, il mughetto, l’oleandro, il tasso, i tulipani, il timo;
  • farmaci utilizzati dagli umani: in particolare gli antidepressivi e gli antinfiammatori;
  • farmaci per gli animali: possono causare avvelenamento alcune sostanze contenute nei farmaci per le pulci e le zecche (come le pietrine e i piretroidi);
  • prodotti per la casa: come ad esempio i detergenti come la candeggina, i deodoranti, i saponi e gli oli essenziali; 
  • alcuni alimenti o bevande: tra questi, il cioccolato,  l’uva, le cipolle, l’aglio, lo xilitolo, l’erba cipollina, il cloruro di sodio. Tra le bevande si possono menzionare il caffè, il tè e l’alcol;
  • veleni per topi: i topicidi (rodenticidi anticoagulanti) sono tossici sia se ingeriti direttamente dal gatto sia se già presenti in un topo, successivamente ingerito dal felino;
  • metalli pesanti: come il rame, l’arsenico, il ferro, il piombo o lo zinco; 
  • prodotti da giardinaggio (ad esempio i fertilizzanti) o prodotti antigelo;
  • disinfettanti, insetticidi e diserbanti.

Quali sono i sintomi di avvelenamento nel gatto?

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L’avvelenamento del gatto può manifestarsi con diversi segnali, che possono variare a seconda della sostanza tossica.

In generale, tra i principali sintomi di avvelenamento del gatto si possono riscontrare:

  • malessere generale del felino;
  • vomito;
  • crisi convulsive;
  • perdita di coscienza;
  • eccessiva salivazione e bava;
  • diarrea;
  • presenza di sangue nella saliva o nelle feci;
  • affanno e difficoltà respiratorie (con aumento o diminuzione del respiro);
  • aumento del battito cardiaco;
  • difficoltà motorie;
  • odore insolito della pipì, delle feci, dell’alito o del vomito.
  • riduzione dell’appetito;
  • contrazioni muscolari
  • letargia.

Sintomi avvelenamento da topicida

L’avvelenamento da topicida provoca emorragie interne, talvolta visibili anche con la fuoriuscita di sangue dal naso e dalla bocca del felino. Altri sintomi includono: 

  • tosse;
  • depressione;
  • gengive sanguinanti;
  • feci scure o sanguinanti;
  • difficoltà respiratorie;
  • perdita di appetito;
  • mucose pallide.

In ogni caso, qualora si fosse visto il proprio gatto entrare a contatto con sostanze tossiche o si siano avvertiti segnali o comportamenti insoliti occorre recarsi immediatamente al pronto soccorso.

Gatto avvelenato: cosa fare?

Come abbiamo detto, la prima cosa da fare in seguito all’avvelenamento del gatto è cercare di mantenere la calma e rivolgersi subito al veterinario, seguire le sue indicazioni e non affidarsi a rimedi fai da te.

Nel caso in cui si fosse a conoscenza della sostanza specifica, così come della quantità e del momento in cui è avvenuta l’ingestione o l’inalazione che ha causato l’avvelenamento, prima di portare il proprio felino in clinica, lo specialista potrebbe proporre di indurre il vomito all’animale, cercando di fargli espellere il veleno. Tuttavia, si tratta di una pratica non sempre raccomandata da fare autonomamente, dunque è necessario seguire i consigli del veterinario.

Dopo aver raccolto tutte le informazioni, la diagnosi sarà supportata da esami del sangue e delle urine ed eventualmente un esame tossicologico. Il trattamento varia in base alle dosi e al tipo di sostanza ingerita e all’entità dei danni che questa ha comportato sugli organi e gli apparati dell’animale. Inoltre, non tutti i veleni hanno degli antidoti efficaci.

In ogni caso, la tempestività è fondamentale per scongiurare conseguenze nefaste per la vita del gatto.

Infine, è opportuno attuare alcuni accorgimenti utili per cercare di allontanare ogni potenziale sostanza velenosa per il felino (per esempio farmaci) oppure, se possibile, prediligere piante non tossiche se si vive in appartamento.

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Paola D'Ambrosio | Web Content Editor
Scritto da Paola D'Ambrosio | Web Content Editor

Sono laureata in International Relations e ho seguito un master in Digital PR, Social Media e SEO. A pazienti.it mi occupo della realizzazione di newsletter e della creazione di contenuti SEO principalmente su temi relativi alla cura della persona, alla genitorialità, al benessere umano e animale.

a cura di Dr. Luca Buosi
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