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Come addestrare un gatto: le tecniche da usare

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 23 Febbraio, 2023

Scopriamo come addestrare un gatto

I gatti sono tra gli animali domestici più diffusi e si distinguono per il loro carattere indipendente e intelligente. Sebbene alcuni pensino che sia molto difficile ottenere dei buoni risultati con i felini, in realtà educare un micio non è poi un'impresa così impossibile.

Basta seguire le tecniche giuste e non mancare mai di farlo divertire. Ecco allora come addestrare un gatto in poche semplici mosse.

È possibile addestrare un gatto?

Addestrare il gatto è un'attività molto più impegnativa e difficile rispetto a quanto non avviene con un cane, tuttavia con impegno e costanza si possono raggiungere dei buoni risultati. I felini, a differenza dei cani, non amano accettare ordini dal loro padrone e tendono ad essere autonomi in tutto e per tutto.

Tuttavia, se all'educazione si abbina il divertimento, allora è molto più facile che il gatto acconsenta di buon grado ad eseguire le azioni impartite. Per questo motivo, occorre rispettare il carattere dell'animale e tenere conto delle sue inclinazioni, consapevoli che, per avere successo nel rapporto educativo, è necessario che si crei un rapporto paritario fra l'addestratore e il micio.

È possibile addestrare un gatto?

Ma quali sono i compiti che è possibile insegnare a un gatto domestico? Alcuni tra i più diffusi che i gatti possono imparare sono:

  • dare zampa a comando
  • imparare ad issarsi su due zampe
  • rotolare sulla schiena
  • sopportare i viaggi nel trasportino
  • venire in braccio se chiamato

Trascorrere del tempo di qualità con il proprio micio addestrandolo ad eseguire questi semplici comandi rafforzerà il legame che vi unisce e renderà ancor più speciale il vostro rapporto.

Come si addestra un gatto: i consigli utili

Il primo, e fondamentale, consiglio per educare il gatto è quello di mantenere sempre l'attività di addestramento sotto forma di gioco. L'animale non la deve infatti percepire come un'imposizione ma come un'attività ludica che lo diverte e lo stimola. Affinché l'addestramento riesca, è poi necessario associare lo svolgimento degli esercizi con il ricevimento di un premio.

Questo, che deve sempre essere sotto forma di golosità alimentare, aiuterà il gatto ad associare una determinata azione al premio, in modo che in seguito egli possa continuare ad eseguire il comando.

Uno dei metodi più utilizzati è quello del clicker: questa tecnica consiste nell'associare l'esecuzione di un compito, e il relativo premio alimentare, a un determinato suono, chiamato appunto click. Questa associazione si crea dopo svariate prove ed esercizi in quanto non è sempre un meccanismo mentale automatico.

Una volta che il felino avrà associato il suono al suo bocconcino preferito, allora sarà in grado di replicare l'esercizio senza particolari problemi.

Si consiglia di eseguire delle sessioni di training brevi nel tempo (i gatti tendono ad annoiarsi facilmente) da ripetere nel corso della giornata, facendo attenzione a non sgridare l'animale se dovesse sbagliare. Ogni singola sessione non dovrebbe mai durare più di dieci minuti e dovrebbe sempre avere come tema un unico comando in quanto l'animale potrebbe confondersi se gli venissero insegnate più azioni alla volta.

Ecco gli step da seguire quando si avvia una sessione di training con l'obiettivo di educare il micio:

  • iniziare l'addestramento quando il gatto è affamato
  • non far durare l'addestramento più di dieci minuti
  • se il gatto sbaglia, non sgridarlo ma semplicemente ignorare l'errore
  • utilizzare i suoi bocconcini preferiti come premio
  • allenarlo tutti i giorni, più volte al giorno
  • parlargli con voce morbida e carezzevole, cercando di comunicargli serenità e calma
  • non sforzare mai il gatto a completare l'allenamento se non ne ha voglia
  • tenere il premio davanti al naso del gatto, così capirà che lo aspetta una ricompensa
  • non addestrare il gatto se non ha compiuto almeno quattro mesi di età
  • per iniziare le sessioni di allenamento, scegliere un posto tranquillo e senza troppi rumori
  • se il gatto inizia a leccarsi il pelo, è meglio interrompere l'allenamento

Come addestrare i gatti ad essere educati

Oltre all'addestramento per accrescere le sue abilità, un gatto può (e dovrebbe) essere educato anche a rispettare alcune semplici regole di buona convivenza, a cominciare dall'uso della lettiera e dall'abitudine a non graffiare i mobili.

Vediamo allora come insegnare al micio queste norme.

Come insegnare al gatto ad usare la lettiera

  • collocare la lettiera in un luogo tranquillo e dove l'animale possa entrare con facilità.
  • posizionarlo sulla sabbia quando si è appena svegliato, subito dopo i pasti o dopo il gioco.
  • assicurarsi che la lettiera sia sempre pulita e libera dai residui.
  • ogni qual volta il gatto entra nella lettiera, ricompensarlo con un bocconcino goloso.
  • se fa i suoi bisogni fuori dalla lettiera, non sgridarlo ma procedere a pulire immediatamente l'area sporca

Come insegnare al gatto a non graffiare o mordere

  • acquistare un tiragraffi dove il micio possa farsi le unghie.
  • se morde mentre state gioca, l'animale va ignorato e ci si deve allontanare riducendo al massimo le iterazioni.
  • differenziare le modalità di gioco, introducendo attività ludiche con il filo oppure giochi di abilità.
  • rendere inospitali alcune zone della casa posizionando della carta stagnola.

Insegnare al gatto a riconoscere il suo nome

  • scegliere un nome breve per facilitare il gatto a riconoscerlo.
  • chiamarlo con il suo nome quando deve mangiare o giocare.
  • ripetere spesso il suo nome durante l'attività.
  • non ripetere il suo nome in situazioni negative o se si sta comportando male perché assocerebbe il nome a una connotazione negativa.
  • dopo aver pronunciato il suo nome del gattino, ricompensarlo con un premio alimentare.
  • pronunciare il suo nome e poi subito dopo lanciargli una pallina.

Come addestrare il gatto a dare la zampa

  • quando il gatto è seduto, appoggiare una mano sul pavimento e premiare qualsiasi manifestazione interesse da parte sua per la mano, utilizzando un segnale acustico o un premio alimentare.
  • ripetere più volte l'esercizio fino a che il meccanismo di annusare la mano non sarà automatico.
  • mettere la mano davanti al gatto: non ricevendo la ricompensa, gli verrà automatico toccare la mano con la zampa. Dare il croccantino o comunque il premio.
  • continuare con questo esercizio aumentandone la difficoltà, ovvero aspettando qualche secondo prima di alzare la mano.
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Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Valerio Guiggi
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