Gatto con la sindrome di Down: cosa c'è da sapere

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 07 Agosto, 2023

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È possibile che un gatto possa soffrire della sindrome di Down oppure si tratta di un'alterazione che colpisce esclusivamente il genere umano? Ecco tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.

Esistono dei gatti con sindrome di Down?

Sebbene molti proprietari di gatti e di cani pensino che il loro animale sia affetto da questa alterazione genetica, in realtà ciò non è possibile, in quanto la sindrome di Down nei gatti è un'eventualità che non si può verificare

La sindrome di Down è dovuta ad un errore genetico nella distribuzione dei cromosomi durante lo sviluppo del feto umano, che causa la presenza di un cromosoma in più, ovvero il numero 21. Quest'ultimo, che può essere presente in modo totale o parziale, determina nel bambino la presenza dei tratti tipici della trisomia 21, ovvero l'altro modo in cui è anche chiamata la sindrome di Down.

Ciò che rende impossibile per i gatti sviluppare la trisomia 21 è che essi, a differenza degli esseri umani, hanno un corredo genetico composto da 19 coppie di cromosomi, quindi esso non può avere il numero 21 in eccesso. Esistono, tuttavia, altre tipologie di mutazioni genetiche che possono verificarsi nel gatto, sebbene esse non abbiano niente a che vedere con la sindrome di Down per come la conosciamo nel genere umano.

Perché sembra che alcuni gatti abbiano la sindrome di Down

Sebbene sia impossibile che i gattini sviluppino la sindrome di Down, alcuni proprietari sono convinti del contrario, in quanto riscontrano nei loro animali delle caratteristiche molto simili alla trisomia 21. Fra queste rientrano, ad esempio, particolari tratti fisici (naso largo, occhi molto distanziati o a mandorla, ipotonia muscolare), difficoltà nei movimenti, deficit cognitivi, immaturità cerebrale e disturbi nella vista o nell'udito.

Tali caratteristiche effettivamente presenti in alcuni gatti non sono dovute alla sindrome di Down, ma ad altre patologie (di origine genetica o meno). Fra le cause principali vi sono:

  • infezioni
  • traumi pregressi
  • patologie neurologiche
  • malattie genetiche di altra natura
  • disautonomia felina (una malattia degenerativa che provoca danni al sistema nervoso, a quello digestivo e agli occhi)
  • panleucopenia
  • polineuropatia distale (debolezza muscolare e riflessi ridotti o assenti)
  • ipoplasia cerebrale (disturbo neurologico che causa un'immaturità del cervello nel felino)
  • malformazioni uterine
  • sindrome di Klinefelter. Questa sindrome è una vera e propria anomalia cromosomica che compare nei gatti di sesso maschile, i quali nascono con tre cromosomi sessuali e sono sterili
  • patologie endocrine.

I gatti che presentano problematiche di questo tipo presentano la necessità di cure speciali, in quanto hanno spesso dei deficit fisici e cognitivi; essi, ad esempio, possono avere bisogno di essere aiutati anche nello svolgere attività quotidiane come lavarsi o mangiare. 

Qualora si temesse che il proprio animale possa essere affetto da una problematica genetica, esso dovrà essere sottoposto ad una visita veterinaria accurata ed eventualmente ad un test del DNA.

Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr. Luca Buosi
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