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Cosa fare in caso di acne degenerativa?

Sono un ragazzo di 21 anni, non ho mai riscontrato, neanche in fase adolescenziale, problemi di acne come mi si presenta ora. Da un anno e mezzo, convivo infatti con una forma di acne "degenerativa" e "recidiva" localizzata solo sul mento. Un mese prima della comparsa dei primi sintomi, avevo cessato l'utilizzo di Paroxetina e ansiolitici per attacchi di panico: la Paroxetina (creando degli squilibri ormonali) può essere stata la causa scatenante dell'infezione cutanea? Ho richiesto un consulto dermatologico a novembre dove mi è stato prescritto l'uso di Dalacin t (topico) e Tetralysal come antibiotico orale: dopo una settimana di assunzione acne sparita o meglio, "sedata", poiché alla fine del trattamento previsto per 3 mesi, dopo un mese ho avuto una bruttissima ricaduta e ora sono ancora al punto di partenza: infiammato con acne comedonica dolorosa e proliferante da un'ora all'altra. Non so più cosa fare, a questo punto, come devo muovermi? Sedare ancora il tutto per poi avere una ricaduta ciclica e andare avanti una vita ad antibiotici?

Risposta

Non credo che la sospensione della Paroxetina sia collegata all'insorgere di un'acne pustolosa. Si tratta di una forma di acne tardiva che va trattata come tale e soprattutto seguita da uno specialista dermatologo.

La terapia deve essere continua e basarsi su prodotti antisettici più che antibiotici, che vanno variati nel tempo in modo da non creare assuefazioni e/o resistenze batteriche. Una cura ben fatta prevede controlli mensili o bimensili, in media 4-5 visite all'anno, in modo da poter tenere sotto controllo la patologia.

I prodotti devono essere sempre cambiati periodicamente dal dermatologo e questo eviterà il formarsi di esiti cicatriziali inestetici del volto.

Attualmente, l'uso degli antibiotici nella terapia dell'acne pustolosa è stato ridotto a causa della sempre più frequente insorgenza di resistenze batteriche. La terapia deve essere seguita sin quando l'acne regredirà spontaneamente; questo può verificarsi a 20 anni come a 28. Non c'è una regola precisa per prevedere quando l'acne guarirà. L'importante è curarla prontamente per evitarne gli esiti cicatriziali permanenti.
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Risposta a cura di
Dr. Dario De Simone Medico Chirurgo
Dr. Dario De Simone
dermatologo
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