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Dopo un mese, una botta allo sterno può fare ancora male?

Buongiorno, un mese fa, in ambito sportivo, ho preso una forte gomitata sullo sterno/costato destro. Subito dopo, ero bloccata nei movimenti, la notte non ho dormito, così la mattina dopo mi sono recata al pronto soccorso per degli accertamenti. Ho fatto raggi, elettrocardiogramma, analisi del sangue, ecografia al cuore, ma tutto è risultato a posto. Siccome già 5 anni fa ho avuto una frattura allo sterno, il medico di famiglia mi ha riferito che in questo caso avrei sentito il doppio del male avendo subito già un trauma, così ho aspettato. Dopo 25 giorni, mi ritrovo ad avere ancora male e ad essere limitata in molti movimenti, così mi hanno consigliato di fare altri raggi. Fatti, ma ancora nessuna frattura. Ho provato a ricominciare ad allenarmi, ma sento molto dolore e facendo uno sport con molto contatto fisico ho anche molta paura di peggiorare la situazione. È normale che dopo un mese, non risultando nessuna frattura e quindi solo una forte botta, io abbia ancora così tanto male? Grazie in anticipo per la vostra risposta.

Risposta

I traumi del torace hanno una loro peculiarità: non possono essere trattati, come accade negli altri distretti, con il riposo funzionale. Mi spiego meglio: se riporti una contusione alla caviglia attraverso l'utilizzo di un presidio (un tutore, una doccia gessata) metteremmo a riposo il segmento contuso. L'immobilizzazione permetterà di ottenere di per sè stessa un soddisfacente controllo del dolore. 

Il torace, invece, è in costante movimento per permettere una corretta meccanica respiratoria e questo implica la continua sollecitazione dei focolai contusivi o fratturativi.

Lo sterno, in particolare, è un segmento osseo relativamente piccolo su cui si articolano tutte le coste, tranne quelle libere, quindi oggetto di particolare sollecitazione. Quindi, attrezzati per ottenere almeno un parziale controllo del dolore, con l'utilizzo di cerotti medicati, antalgici per os e, nel caso, trattamenti antalgici localizzati. E una buona dose di pazienza.
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Risposta a cura di
Dr. Paolo Piga Medico Chirurgo
Dr. Paolo Piga
medico di pronto soccorsoortopedico
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