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Cosa fare in caso di ernia cervicale?

A febbraio, dopo aver eseguito una risonanza magnetica, mi è stata riscontrata un'ernia cervicale voluminosa; ho eseguito una cura cortisonica (pastiglie) e ho fatto delle sedute dal chiropratico; poi a giugno faccio una partita a tennis e i dolori ricominciano, rifaccio cura al cortisone ma stavolta non dà l'effetto desiderato e mi sto tenendo i fastidi. Esistono delle manipolazioni valide? a chi mi devo rivolgere? Ho sentito che per l'operazione passano dal collo e che il post operazione è traumatico, quindi la lascerei come ultima opzione. Che terapie posso provare? Che percentuale c'è di recidiva sull'operazione ? Ringrazio anticipatamente

Risposta

Dipende dal livello dell'ernia e se dà problemi radicolari importanti con deficit, allora vi è indicazione ad art. rodesti cervicale per via anteriore. Il decorso post operatorio se non ci sono complicanze è rapido ed in seconda giornata si può essere dimessi, è l'indicazione chirurgica il fatto più importante. Dopo alcuni mesi di solito un'ernia discale si disidrata e si guarisce da soli, eventualmente vi può essere spondilosi cervicale; farei un'altra RMN cervicale per valutare se ci sono nuove problematiche. Chiedi al tuo medico di fiducia cosa è meglio fare nel tuo caso.
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Risposta a cura di
Dr. Carlo Valtulina Medico Chirurgo
Dr. Carlo Valtulina
neurochirurgo
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