Cosa fare in caso di granuloma fistolizzato areolare?

Cinque mesi fa, ad una settimana dall'arrivo del ciclo, sentivo una pallina sul capezzolo che poi si è gonfiata, mi ha provocato rossore e dolore fino a creare un "buco" nella pelle, dal quale usciva (ed esce) pus. Tre mesi fa, ho fatto un'ecografia al seno e la diagnosi è stata una cisti sebacea suppurata, quindi qualcosa, anche a detta del dottore, poco preoccupante e superficiale: interessava solo il tessuto cutaneo e non le ghiandole mammarie. A fronte del ripresentarsi sempre più frequentemente del problema (puntualmente, quando mi doveva arrivare il ciclo, ma a volte anche più volte nell'arco di uno stesso mese), mi sono allarmata e ho deciso, su consiglio del medico di base, di consultare un chirurgo. Quest'ultimo mi ha consigliato di non ricorrere subito al bisturi dato il punto molto delicato, ma di provare un trattamento criochirurgico. Inoltre, poco convinto della diagnosi risultante dall'ecografia precedentemente fatta, ha condotto le sue analisi per arrivare alla conclusione che sono portatrice di un granuloma fistolizzato areolare e che c'era una fistola con il capezzolo. Si tratta di un processo suppurativo interessante un tubercolo di Montgomery, che aveva invaso un galattoforo. Dopo questa visita e l'intervento criochirurgico con una sonda, il problema si è ripresentato dopo una settimana: si è infiammato nuovamente e continua ad espellere pus. Devo consultare un dermatologo? Oppure un altro senologo? Devo direttamente operarmi?