Cosa causa delle parestesie agli arti superiori in una ragazza di 24 anni?
Salve,
ho 24 anni e da 2 mesi soffro di parestesie notturne agli arti superiori (entrambi). Capita ogni volta che dormo per un tempo superiore alla mezz'ora, inizio a sentire sensazioni di freddo/caldo alle mani e agli avambracci, formicolio (senza addormentamento dell'arto). Solitamente, nel giro di pochi minuti dal risveglio la cosa si risolve. Capita in ogni posizione, ma soprattutto quella supina (quindi quando ho magari le mani sul petto). Non so se è utile per una consultazione il fatto che io soffra di epicondilite da 2 anni (prendo Arcoxia al bisogno) e vulvodinia e vestibolite vulvare da 5. Grazie.
ho 24 anni e da 2 mesi soffro di parestesie notturne agli arti superiori (entrambi). Capita ogni volta che dormo per un tempo superiore alla mezz'ora, inizio a sentire sensazioni di freddo/caldo alle mani e agli avambracci, formicolio (senza addormentamento dell'arto). Solitamente, nel giro di pochi minuti dal risveglio la cosa si risolve. Capita in ogni posizione, ma soprattutto quella supina (quindi quando ho magari le mani sul petto). Non so se è utile per una consultazione il fatto che io soffra di epicondilite da 2 anni (prendo Arcoxia al bisogno) e vulvodinia e vestibolite vulvare da 5. Grazie.
Risposta
Buongiorno,
la diagnosi differenziale delle cause di parestesie agli arti superiori comprende alcune patologie e condizioni.
Tra le più probabili, alla tua età, ve ne sono 2: contrattura della muscolatura vertebrale con conseguente riduzione dello spazio intervertebrale e compressione sulle radici nervose, oppure la cosiddetta "sindrome dell'egresso toracico", una condizione che può diventare patologia e che consiste nella riduzione dello spazio attraverso il quale passano i vasi e i nervi destinati all'arto superiore.
la diagnosi differenziale delle cause di parestesie agli arti superiori comprende alcune patologie e condizioni.
Tra le più probabili, alla tua età, ve ne sono 2: contrattura della muscolatura vertebrale con conseguente riduzione dello spazio intervertebrale e compressione sulle radici nervose, oppure la cosiddetta "sindrome dell'egresso toracico", una condizione che può diventare patologia e che consiste nella riduzione dello spazio attraverso il quale passano i vasi e i nervi destinati all'arto superiore.
Questa riduzione di spazio può essere in relazione ad una costa sovrannumeraria, a un eccessivo sviluppo dei muscoli scaleni o ad un problema posturale.
Una visita con le opportune manovre, corredata da una radiografia dello stretto toracico superiore e un'elettromiografia, potranno portare ad una diagnosi. L'elettromiografia servirà anche a valutare l'eventuale radicolopatia o sofferenza delle radici nervose come detto in precedenza.
Saluti
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Dr. Maurizio Di Giacomo
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