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Cosa comportano pressione bassa ed extrasistole?

È da qualche mese che soffro di strani sintomi che mi rendono molto inquieta. Ho la sindrome di Sjogren da quando ero ragazza e ho problemi digestivi quale il reflusso esofageo e un'ernia iatale scivolata di 4 cm di diametro, motivi per cui assumo parecchi medicinali: inibitori di pompa, svuotatori gastrici, idrossiclorochina e in più, a causa di un'ipocalcemia cronica, assumo abitualmente calcio e vitamina D e da poco anche il ferro; senza dimenticare il cortisone a periodi e fans, quando si presentano problemi di dolori alle articolazioni. I sintomi sono sensazione di "sentire il cuore" scivolare in uno stato di semincoscienza da cui mi riprendo e ricado più volte di seguito, misurando la pressione si evidenzia una pressione mediamente bassa (sempre intorno ai 60/90) e talvolta battiti molto bassi intorno a 50-60 al minuto. Ho portato l'holter cardiaco e si sono evidenziate numerose extrasistole ventricolari, ma tutte isolate, cosa vuole dire? Tutti questi sintomi possono essere riconducibili ad una sindrome vasovagale? Non sono mai svenuta. Cosa devo fare? A chi devo rivolgermi? Grazie.

Risposta

Facciamo ordine. La pressione bassa come quella citata può dare senso di sbandamento (al di là di sindromi vaso-vagali eventualmente anche concomitanti).

Per quel che concerne invece la frequenza cardiaca, 50-60 bpm è un valore non patologico.

Le extraventricolari possono essere spia di eventuali altre patologie sottostanti (esempio, distiroidismi), ma difficilmente, se singole, danno sbandamenti.

Farei anche un monitoraggio 24h della pressione arteriosa e poi, se fosse costantemente bassa la stessa, valuterei se fare qualcosa farmacologicamente.

In genere, non sono fautore di tali approcci con farmaci, ma se estremamente necessario lo si può fare. In ogni modo, nessuna delle evenienze su elencate da te/me è grave.

Cordiali saluti
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Risposta a cura di
Dr. Luigi Gianturco Medico Chirurgo
Dr. Luigi Gianturco
cardiologo
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