icon/back Indietro Esplora per argomento

I pro e i contro della dieta Scarsdale

Redazione

Ultimo aggiornamento – 31 Marzo, 2023

Un Focus Sulla Dieta Scarsdale

La dieta Scarsdale nasce negli anni ’70 negli Stati Uniti ma non è ancora oggi molto conosciuta. 

Sono numerosi, infatti, i sostenitori in tutto il mondo e, secondo il suo ideatore, il dr Herman Tarnower, la perdita di peso che si otterrebbe attraverso questo regime alimentare sembra aggirarsi intorno ai 450 grammi al giorno. 

La dieta Scarsdale funziona? Cerchiamo di capire di più su questa dieta che promette di perdere più di 2 kg a settimana, cercando di comprendere se possa essere effettivamente realistica.

Cos'è la dieta Scarsdale?

Il regime dietetico si basa su una forte restrizione dei carboidrati, senza prestare troppa importanza al contenuto calorico totale di ogni pasto.

Ovviamente, è prevista anche una riduzione dei grassi (non così ingente rispetto al macronutriente dei glucidi) ma comunque sostanziale. 

Con la dieta Scarsdale ci si trova, dunque, di fronte a una di quelle diete definite “low-carb” (a basso contenuto di carboidrati) e ad effetto chetogenico (la produzione di corpi chetonici porta ad un dimagrimento).

Come funziona la dieta Scarsdale? 

Come accennato, i risultati della dieta Scarsdale sono legati al fatto che si configura come un regime che enfatizza fortemente la restrizione dei carboidrati, senza badare all'apporto delle calorie totali nei vari past

Si tratta di una dieta ipocalorica sbilanciata perché prevede due fasi:

  1. la prima, di due settimane, da 1000 kcal/die;
  2. la seconda è una fase meno rigida, di durata variabile, da alternare alla precedente. 

cibo proteico

Nelle palestre questa tipologia di dieta viene fortemente sponsorizzata, con aumento preponderante di proteine. Ma è importante sottolineare che questo piano alimentare, qualora sia corretta da far seguire per il soggetto, va fatta solo per pochi giorni massimo 2-3 settimane

Se si superano questi giorni, si può andare incontro a dei rischi di sovraccarico a livello renale, epatico, con un peggioramento dello stato di salute e pochissimi vantaggi a livello atletico.

Attenzione! Non soddisfa il fabbisogno di carboidrati, sali, fibre, vitamine.

La Scarsdale ha delle familiarità con la cugina Atkins (dall’alto contenuto proteico e dal basso contenuto di grassi e carboidrati), la differenza sta nel fatto che la Scarsdale raccomanda un ingente consumo di frutta e verdura.

Dieta Scarsdale: qual è lo schema?

Lo schema è semplice: la durata è di 7-14 giorni ed è divisa in cose da fare e cose da evitare. È piuttosto semplice da seguire, anche perché spesso nella lista delle cose da fare si trova l’esatto opposto di quello che è scritto sulla lista di cose da non fare, rendendo anche gli step facilmente memorizzabili.

Tra le cose da fare

  • Seguire e rispettare la dieta per una o due settimana 
  • Consumare solo tre pasti al giorno
  • Assumere cibi sani e prediligere alimenti magri
  • Ridurre i carboidrati la sera
  • Diminuire i grassi nell’alimentazione quotidiana
  • Evitare il più possibile burro o olio
  • Scegliere alimenti altamente proteici anziché di altri macronutrienti
  • Non pesare le varie porzioni degli alimenti
  • Ridurre l’apporto calorico
  • Aumentare i liquidi assunti
  • Bere molta acqua
  • Consumare tè, tisane, infusi, ecc
  • Eliminare bevande dolci, bevande gassate e alcolici
  • Non svolgere esercizio (in particolare se intenso e prolungato)

Tra quelle da non fare, invece, troviamo:

  • Seguire la dieta per meno di una settimana o per più di una settimana
  • Alternare la dieta a giorni o momenti di sgarro
  • Consumare due pasti su tre oppure concedersi degli spuntini tra i tre pasti
  • Assumere cibo spazzatura o consumare alcolici, bevande dolci o gassate
  • Assumere carboidrati la sera nella stessa quantità degli altri pasti
  • Consumare cibi grassi ed abbondare coi condimenti (specialmente olio o burro)
  • Consumare cibi calorici
  • Penalizzare il macronutriente proteico
  • Pesare le porzioni con la bilancia
  • Lasciare invariato l’apporto calorico abituale
  • Mantenere identico l’apporto di liquidi
  • Bere poca acqua
  • Non includere bevande erboristiche nell’alimentazione
  • Iniziare, continuare o incrementare l’attività sportiva

Si tratta di una dieta che non crede nell'abbinamento tra  alimentazione equilibrata ed esercizio fisico, ad essere consentita è solo una leggera attività fisica. 

Questo anche perché un'intensa pratica sportiva potrebbe risultare più gravosa per il fisico, per via del ridotto apporto calorico.

Pro

Secondo i suoi sostenitori, questa dieta impedirebbe anche il fastidioso effetto yo-yo: vale a dire che, una volta raggiunto il peso ideale, è facile mantenerlo.

In realtà, se finora abbiamo menzionato tutti pro (verificabili) su quest’ultimo occorre fare una precisazione: un regime calorico troppo restrittivo è destinato ad essere abbandonato in breve tempo, riportando l’individuo al precedente (se non peggiore) peso.

Contro

L’effetto yo-yo non è l'unico lato negativo di questa dieta, tra i contro della dieta Scarsdale vi sono anche alcune ripercussioni sulla salute.

La prima riguarda l’effettivo dimagrimento. Come tante diete basate su restrizioni e parziali digiuni, anche la Scarsdale promette una rapida perdita di peso. 

Il calo ponderale dei primi giorni, tuttavia, è condizionato dal depauperamento delle scorte glucidiche, dalla riduzione della massa muscolare e dalla progressiva disidratazione dell’organismo

Se, dunque, la perdita di peso iniziale con la Scarsdale è significativa, tale mantenimento è difficilmente mantenibile o sostenibile. Il rischio di riprendere velocemente i kg persi, è molto alto. 

Questo perché l’organismo provvede a ripristinare le riserve di glicogeno e alla reidratazione, ma anche perché dopo lo sforzo iniziale, è facile riprendere scorrette abitudini alimentari.

In sintesi, i detrattori della dieta Scarsdale portano a sostegno i seguenti punti:

  • Eccessivo apporto proteico.
  • Mancanza di glucidi che, anche se non essenziali, sono comunque molto importanti per il corretto funzionamento dell'organismo (in particolare del cervello).
  • Eccessiva restrizione calorica generale.
  • Carenza di nutrienti essenziali (sali minerali, vitamine, grassi essenziali, ecc.).
  • A volte, la prevalenza di grassi saturi (a discapito degli insaturi) e la considerevole quantità di colesterolo della dieta possono incrementare il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, in particolare negli individui predisposti.

Dunque, nonostante alcune intuizioni intelligenti, sembrano esserci alcuni punti deboli in questa dieta, che non si devono sottovalutare qualora la si volesse prendere in considerazione. 

Ad ogni modo, prima di intraprendere un qualsiasi regime dietetico, è necessario confrontarsi con il nutrizionista o con lo specialista di salute che, in base alla propria storia clinica, potrà individuare il piano dietetico più idoneo.

Condividi
Redazione
Scritto da Redazione

La redazione di Pazienti.it crea contenuti volti a intercettare e approfondire tutte le tematiche riguardanti la salute e il benessere psificofisico umano e animale. Realizza news e articoli di attualità, interviste agli esperti, suggerimenti e spunti accuratamente redatti e raccolti all'interno di categorie specifiche, per chi vuole ricercare e prendersi cura del proprio benessere.

a cura di Dr.ssa Irené Matichecchia
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Redazione
Redazione
in Diete

1779 articoli pubblicati

a cura di Dr.ssa Irené Matichecchia
icon/chat