icon/back Indietro Esplora per argomento

Erbe medicinali e aromatiche: una lista completa di piante officinali

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 15 Marzo, 2024

erbe officinali

Sin dall'antichità, le piante officinali sono oggetto di studio come efficaci rimedi naturali dalle proprietà medicamentose ai problemi di salute, che la natura offre spontaneamente.

Lo sfruttamento delle proprietà curative di molte piante officinali, dunque elementi naturali, è una pratica che nasce dalla medicina antica che, fin dal periodo precristiano, veniva utilizzata da dottori e curatori. Si definiscono piante officinali quelle specie che contengono determinati principi attivi che possono essere estratti sotto varie forme anche per un uso terapeutico.

Nello specifico, esistono piante con principi attivi dalle proprietà lenitive, depurative, diuretiche, antinfiammatorie, digestive, calmanti, balsamiche, cicatrizzanti, aromatiche, antibatteriche, antimicotiche, tanto per esemplificare. Ecco perché, in ogni caso, è sempre necessario chiedere consiglio alle persone competenti per un corretto impiego (medici, erboristi, farmacisti). 

Elenco di piante officinali, erbe medicinali e aromatiche

Le piante ed erbe officinali rappresentano un patrimonio della cultura umana, che nel corso dei secoli ha imparato a conoscerne e valorizzarne le eccezionali proprietà farmaceutiche e mediche. Si tratta di un insieme eterogeneo di specie vegetali sottoposti a processi di trasformazione - come essiccazione, macerazione, estrazione - per ricavarne principi attivi utili a scopi salutistici, alimentari o entrambi.

In questa vasta categoria rientrano sia le piante medicinali sia le aromatiche. Vediamo, dunque, quali sono le piante officinali, con un elenco di erbe officinali e le loro proprietà.

Nelle erboristerie, nelle fitofarmacie e nelle farmacie, è possibile trovare moltissimi principi attivi in diverse forme di prodotti erboristici, rimedi fitoterapici e medicinali: oli essenziali, tisane, pomate, unguenti, colliri, integratori, ingredienti di cucina, cosmetici, farmaci. Essenziale è riconoscerne l'uso e farne buon uso.

Una premessa importante: il potenziale terapeutico di una pianta officinale è strettamente legato a fattori ambientali quali il periodo e l'habitat di raccolta. Affinché una pianta possa esprimere appieno le sue virtù curative, è essenziale che maturi in un ecosistema incontaminato, in un ambiente puro dove possa crescere in condizioni climatiche ideali, nel cosiddetto "tempo balsamico", in modo da favorire  lo sviluppo ottimale del fitocomplesso, garantendo tutta la bontà terapeutica insita nella pianta officinale.

Cos'è il tempo balsamico?

Il "tempo balsamico" si riferisce al periodo ideale di raccolta delle piante officinali, in cui queste esprimono al massimo le loro proprietà benefiche.

In parole povere, ogni pianta ha dei momenti particolari dell'anno in cui è più ricca di sostanze utili e curative. 

Ad esempio, la malva viene raccolta quando è in fiore, tra giugno e settembre, perché i fiori contengono molte sostanze calmanti e antinfiammatorie, la viola del pensiero si raccoglie in primavera, quando i fiori sono completamente sbocciati, per sfruttare le sue proprietà espettoranti; il timo si raccoglie in estate, nel periodo della massima fioritura, perché le sostanze aromatiche sono più concentrate.

Raccogliere le piante nel loro "tempo balsamico" significa, quindi, approfittare del momento in cui sono più ricche di principi attivi utili. Un po' come raccogliere la frutta quando è matura al punto giusto.

Acacia – pianta medicinale (fam. Fabacee o Leguminose)

La corteccia di acacia ha proprietà astringenti ed è utilizzata come ottima fonte di antiossidanti, contribuendo  a rinforzare il sistema immunitario. La corteccia essiccata ha proprietà astringenti e antidiarroiche efficaci. 

Grazie ai tannini in essa contenuti, viene utilizzata nel trattamento di disturbi gastro-intestinali come diarrea, dissenteria e meteorismo. 

acacia

Inoltre, le foglie di acacia, ricche di flavonoidi e altri antiossidanti, contribuiscono a rinforzare il sistema immunitario e a proteggere l'organismo dall'invecchiamento cellulare. Oltre all'impiego della corteccia come rimedio fitoterapico, i fiori di acacia vengono utilizzati per preparare decotti e tisane dalle proprietà calmanti e rilassanti.

Acerola – pianta medicinale (fam. Malpighiaceae)

I frutti di acerola sono una delle fonti vegetali più ricche di vitamina C, con concentrazioni che possono raggiungere i 2000 mg per 100 g di parte edibile, noti per le loro proprietà antiossidanti, stimolano il sistema immunitario e favoriscono la rigenerazione cellulare.

Per questa ragione, l'acerola viene impiegata come integratore alimentare dalle spiccate proprietà antiossidanti e benefiche per il sistema immunitario. La vitamina C contenuta nell'acerola favorisce l'assorbimento del ferro, la rigenerazione dei tessuti, la guarigione delle ferite e previene l'invecchiamento cellulare. 

Oltre alla vitamina C, l'acerola contiene vitamine del gruppo B, carotenoidi, minerali e altri antiossidanti. I frutti freschi possono essere consumati tal quali o utilizzati per preparare succhi e centrifugati. In campo erboristico si impiegano invece estratti secchi ed altri derivati.

Achillea – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Tra le diverse specie, l'Achillea millefolium è quella più utilizzata a scopo terapeutico. La pianta possiede note proprietà antiemorragiche, dovute ai tannini e ad altri principi attivi astringenti in essa contenuti. Viene utilizzata sistemicamente e topicamente per il trattamento di emorragie e per favorire la cicatrizzazione di ferite, ulcere e abrasioni. 

Inoltre, grazie all'azulene e ad altri flavonoidi, svolge un'azione antinfiammatoria ed antidolorifica. Per questo motivo è impiegata per alleviare infiammazioni della cute e dolori mestruali. Le sommità fiorite di achillea vengono utilizzate per preparare infusi, estratti fluidi, tinture madri e altri derivati adatti all'impiego fitoterapico.

Aglio – pianta medicinale (Amaryllidaceae)

Quello selvatico è definito anche “orsino” e vanta proprietà antibatteriche e antibiotiche, antisettiche, antinfiammatorie, antimicotiche, ipotensive e ipocolesterolemizzanti (del tutto simili all’agio comune). Inoltre, allontana gli insetti, tra cui le zanzare. 

Le proprietà sono notevoli e c’è chi lo consuma crudo come una sorta di “rito purificatorio” del corpo sfruttando la propensione di questo "frutto" a ridurre la pressione, abbassare il colesterolo, favorire l'innalzamento delle difese immunitarie, specie nelle stagioni più fredde. 

Trova impiego nel trattamento di numerose patologie, tra cui infezioni delle vie respiratorie, ipertensione, ipercolesterolemia, candidosi e come coadiuvante nelle terapie antivirali. 

Agnocasto –  pianta medicinale (fam. Verbenaceae)

Dell'agnocasto, noto anche con il nome di Vitex agnus-castus, i frutti maturi, detti "bacche di monaco", possiedono proprietà calmanti, riequilibranti dell'umore e sedativo-ansiolitiche, conferite da flavonoidi e da diterpeni specifici come la vitexina. Ecco perché trovano impiego nel trattamento di ansia, irritabilità, insonnia e depressione lieve.

Inoltre, l'agnocasto esercita un'azione regolarizzante sul ciclo mestruale grazie alla capacità di riequilibrare i livelli di estrogeni e progesterone. Negli uomini, invece, contribuisce a normalizzare i livelli dell'ormone prolattina e del testosterone

agnocasto

Le bacche vengono utilizzate per preparare estratti secchi, tinture madri ed altri derivati impiegati a scopo terapeutico.

Alchemilla – pianta medicinale (fam. Rosaceae)

L'alchemilla comprende diverse specie tra cui Alchemilla vulgaris e Alchemilla alpina, entrambe dotate di proprietà astringenti e antiemorragiche, dovute all'abbondante presenza di tannini nelle parti aeree. 

Per questo motivo viene impiegata internamente per il trattamento di emorragie mestruali, diarrea, dissenteria e come coadiuvante nelle emorroidi. Inoltre, grazie alle proprietà cicatrizzanti, è utilizzata nel trattamento di ulcere, piaghe, ragadi, gengiviti e come colluttorio in caso di infiammazioni del cavo orale. 

Le parti aeree di alchemilla vengono utilizzate per preparare infusi, decotti, estratti fluidi e altri derivati adatti all'uso terapeutico interno ed esterno.

Alloro – pianta aromatica (fam. Lauraceae)

Le foglie di alloro, grazie ai composti aromatici in esse contenuti come l'eugenolo, hanno proprietà digestive, carminative e antibatteriche. Rappresentano un rimedio fitoterapico contro disturbi gastrointestinali come meteorismo, crampi addominali e infezioni intestinali. 

Inoltre, l'olio essenziale di alloro possiede proprietà espettoranti e fluidificanti delle secrezioni bronchiali, risultando utile in caso di tosse, bronchite e raffreddore. Oltre all'impiego come pianta officinale, l'alloro è ampiamente utilizzato in cucina come aroma e nella preparazione di liquori digestivi. 

Le foglie di alloro si usano per preparare decotti, olio aromatizzato e come base per unguenti e balsami.

Aloe Vera – pianta medicinale (fam. Asphodelaceae)

Questa pianta (e il suo gel interno) viene usata in diversi modi. Capace di rinfrescare, lenire le ferite, calmare le irritazioni, “pulire” la pelle, l’aloe vera è considerato un vero toccasana. L'aloe vera è una pianta succulenta della famiglia delle Asphodelaceae. Il gel ha proprietà idratanti, lenitive, cicatrizzanti ed emollienti. Trova impiego per scottature, ferite, pelle secca e come integratore antietà.

Ananas – pianta medicinale (fam. Bromeliaceae)

L'ananas è un frutto tropicale che contiene bromelina, un complesso proteolitico dotato di proprietà antinfiammatorie, antiedematose e digestivo-fluidificanti. L'ananas e i suoi derivati favoriscono la digestione di proteine, alleviano gli stati infiammatori di artriti e artrosi, riducono edemi e tumefazioni di origine traumatica.

L'azione fibrinolitica della bromelina favorisce inoltre il riassorbimento di ematomi e versamenti. Oltre al consumo del frutto fresco, in campo erboristico vengono utilizzati il gambo, il succo ed estratti secchi titolati in bromelina per il trattamento di problematiche osteo-articolari su base infiammatoria o degenerativa.

Aneto – pianta aromatica (fam. Apiaceae)

I frutti, comunemente chiamati "semi di aneto", possiedono proprietà carminative, stomachiche e antispasmodiche conferite principalmente dall'anetolo in essi contenuto. 

Per questo motivo l'aneto viene utilizzato come rimedio naturale contro disturbi gastro-intestinali quali nausea, flatulenza, gastriti e coliche addominali.

aneto

Oltre all'impiego in fitoterapia, l'aneto trova largo utilizzo in cucina come aroma e spezia, essendo dotato di un gradevole sapore simile al finocchio. I semi vengono impiegati per aromatizzare pietanze, liquori e preparati erboristici come decotti, olio aromatizzato e tisane digestive.

Arancio – pianta medicinale (Rutaceae)

L'arancio amaro è un albero noto per le proprietà medicinali di frutti, fiori e scorza. Il frutto non maturo possiede attività digestive, stomachiche e carminative utili in caso di difficoltà digestive, nausea e meteorismo

L'olio essenziale ottenuto dai fiori ha invece proprietà sedative, ansiolitiche e ipotensive, risultando utile per favorire il rilassamento, ridurre l'agitazione e controllare la pressione arteriosa. La scorza di arancio amaro vanta proprietà tonico-digestive, che ne fanno un ottimo rimedio contro anoressia, dispepsia e astenia. I preparati più utilizzati sono il frutto immaturo candito, l'olio essenziale dei fiori e la tintura madre di scorze.

Arnica – pianta medicinale (Asteraceae)

L'arnica montana è una pianta officinale con i fiori che contengono lattoni sesquiterpenici, flavonoidi e olio essenziale e possiedono note proprietà antisettiche, antinfiammatorie e analgesiche. 

Per questa ragione, i preparati a base di fiori di arnica trovano impiego nel trattamento di traumi, contusioni ed ematomi, reumatismi muscolari, artriti, distorsioni e tendiniti. L'arnica viene utilizzata sia per uso interno che topico sotto forma di compresse, gel, creme e pomate. Tuttavia, a causa della tossicità dei lattoni, è controindicata l'assunzione per periodi prolungati.

Artiglio del Diavolo – pianta medicinale (Pedaliaceae)

L'artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta officinale originaria del Sudafrica. I tuberi secchi contengono iridoidi, come l'arpagoside, dalle comprovate proprietà antinfiammatorie e analgesiche

Per questo motivo, i preparati a base di artiglio del diavolo vengono impiegati per il trattamento sintomatico di patologie degenerative del sistema osteo-articolare, come artriti, artrosi, lombalgie, tendiniti e nevralgie. 

Gli estratti secchi titolati in arpagoside sono disponibili in compresse, capsule e tinture. L'artiglio del diavolo è considerato un valido coadiuvante nel trattamento del dolore di origine reumatica.

Avena – pianta medicinale (Poaceae)

L'avena (Avena sativa) è una pianta officinale nota per le proprietà del seme. I chicchi di avena decorticati e privati del tegumento esterno contengono mucillagini, proteine e sali minerali dalle comprovate attività emollienti, lenitive, nutrienti e leggermente sedative

Preparati come farine, estratti e tinture di avena trovano impiego come rimedio naturale per pelli sensibili e irritate, dermatiti, scottature ed eritemi solari. Inoltre hanno un blando effetto ansiolitico e favoriscono il riposo, risultando utili in caso di stress, ansia e insonnia. L'avena viene anche impiegata in cosmetica e come alimento energetico, ricostituente e privo di glutine.

Bardana – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

La bardana (Arctium lappa) è una pianta officinale le cui radici e i semi contengono inulina, flavonoidi e acidi grassi insaturi e possiedono proprietà depurative, diuretiche e antinfiammatorie

La bardana trova impiego come rimedio naturale per purificare l'organismo, alleviare disturbi cutanei come foruncoli, acne, dermatiti ed eczemi e favorire la diuresi in caso di ritenzione idrica. 

bardana

Le radici di bardana vengono utilizzate fresche per preparare succhi depurativi oppure essiccate per produrre estratti secchi, tinture madri ed altri derivati. Anche i giovani germogli, simili agli asparagi, possono essere consumati come alimento.

Basilico – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta aromatica annuale coltivata come spezia alimentare. Le foglie di basilico, grazie all'elevato contenuto in oli essenziali come l'estragolo, il linalolo e il citrale, possiedono proprietà digestive, stomachiche, carminative e antispasmodiche. 

Per questa ragione, il basilico viene comunemente impiegato come rimedio casalingo contro meteorismo, spasmi gastro-intestinali, nausea e per favorire la digestione. Inoltre, questa pianta ha blande proprietà eccitanti e tonico-stimolanti. Oltre all'uso in cucina come aroma, in erboristeria si utilizzano le foglie di basilico per preparare infusi, decotti, olio aromatizzato e come ingrediente di tisane digestive.

Bergamotto – pianta aromatica (fam. Rutaceae)

Il bergamotto (Citrus bergamia) è un albero della famiglia coltivato soprattutto in Calabria. Dalla scorza dei frutti si ricava per spremitura l'olio essenziale di bergamotto, dotato di proprietà antisettiche, digestive e antiparassitarie. In campo cosmetico, l'olio viene utilizzato per le sue proprietà calmanti, cicatrizzanti e antimicrobiche, risultando utile per pelli impure e acneiche. 

In aromaterapia, trova impiego per favorire il rilassamento e ridurre stress e ansia. In cucina, la scorza di bergamotto viene impiegata come aroma e per la produzione del liquore al bergamotto. L'olio essenziale può essere utilizzato per produrre integratori alimentari dall'azione digestiva e disinfettante intestinale.

Betulla – pianta medicinale (fam. Betulaceae)

La betulla (Betula pendula) è un albero le cui foglie, la corteccia e le gemme contengono oli essenziali, flavonoidi e acidi fenolici dalle note proprietà antisettiche, antinfiammatorie e diuretiche. I preparati a base di betulla trovano impiego come rimedio depurativo e drenante dell'apparato urinario, per il trattamento di cistiti, ritenzione idrica, cellulite, artrite e gotta. 

In campo cosmetico, l'olio di betulla viene utilizzato per le sue proprietà purificanti e astringenti indicato per pelli impure, seborroiche e acneiche. Anche la corteccia può essere usata per preparare shampoo e lozioni contro forfora e dermatiti.

Biancospino – pianta medicinale (fam. Rosaceae)

Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è un arbusto noto per le proprietà medicinali di fiori, foglie e frutti. Grazie al contenuto in flavonoidi e proantocianidine, il biancospino ha dimostrato proprietà cardioprotettive, ipotensive e sedative.

I fiori e le sommità fiorite di biancospino vengono utilizzati per preparare estratti fluidi, tinture madri e altri derivati impiegati per il trattamento di ipertensione lieve, angina pectoris, palpitazioni, ansia e insonnia

Ha anche blande proprietà diuretiche e lassative. I frutti maturi, detti bacche, sono ricchi di vitamina C e venivano impiegati per le proprietà astringenti e antisettiche, utili in caso di dissenteria e malattie da raffreddamento.

Borragine – pianta medicinale (fam. Boraginaceae)

La borragine (Borago officinalis) è una pianta erbacea nota per le proprietà medicinali di fiori e foglie. Questi contengono mucillagini, tannini, saponine e acidi grassi insaturi come l'acido gamma-linolenico (GLA). La borragine ha proprietà emollienti, espettoranti e diuretiche

Viene utilizzata per preparare sciroppi, tisane ed estratti impiegati per il trattamento di tosse, bronchiti, febbre e come coadiuvante nella terapia della cellulite. L'olio di borragine ricavato dai semi è particolarmente ricco in GLA, dalle proprietà antinfiammatorie utili per il trattamento di artriti, dermatiti ed eczemi. Anche le giovani foglie e i fiori sono consumati in cucina per il sapore fresco e leggermente pepato.

Borsa del Pastore – pianta medicinale (fam. Brassicaceaee)

La borsa del pastore (Capsella bursa-pastoris), conosciuta anche come erba storna, è una piccola pianta erbacea annuale con interessanti proprietà medicinali grazie al contenuto in flavonoidi, tannini, acidi organici e isotiocianati. La pianta svolge un'azione emostatica, astringente, antiemorragica e cicatrizzante. 

I preparati a base di borsa del pastore sono tradizionalmente usati per il trattamento di epistassi, emorroidi, menorragie, diarrea e come coadiuvante per la cura delle ulcere gastriche. In campo cosmetico, la pianta ha proprietà rassodanti e cicatrizzanti utili per il trattamento di pelli spente, acneiche e couperose e per attenuare borse, occhiaie e smagliature.

Calendula – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

La calendula (Calendula officinalis) è una pianta erbacea annuale nota per le proprietà medicinali dei fiori. I fiori di calendula contengono sostanze come flavonoidi, carotenoidi, triterpeni e olio essenziale e vantano note proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, lenitive e cicatrizzanti

Preparati come pomate, creme, unguenti, oleoliti e tinture a base di fiori di calendula trovano impiego per il trattamento di scottature, piaghe, ulcere cutanee, dermatiti, pelli sensibili e desquamate. 

calendula

Inoltre, le sono riconosciute blande proprietà antispasmodiche ed emostatiche utili nell'alleviare crampi mestruali e diminuire le perdite ematiche. I fiori di calendula sono anche usati come infuso digestivo, colagogo e antisettico.

Camomilla – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

La camomilla (Matricaria chamomilla) è una pianta erbacea i cui capolini fioriti contengono olio essenziale, flavonoidi, cumarine e altri principi attivi dalle comprovate proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, digestive e sedative. La camomilla è una delle piante medicinali più utilizzate al mondo sia per uso interno sia esterno. 

L'infuso di camomilla è tradizionalmente usato per favorire il sonno e il rilassamento, alleviare crampi addominali, meteorismo e disturbi gastro-intestinali di varia natura. Inoltre, le sono riconosciute proprietà antinfiammatorie e lenitive utili nel trattamento di congiuntiviti, gengiviti, dermatiti e scottature cutanee. 

Preparati come estratti fluidi, tinture madri e oleoliti a base di camomilla trovano impiego nella fitocosmesi per le proprietà calmanti e nutritive utili per pelli sensibili, arrossate o irritate.

Canapa sativa – pianta medicinale (fam. Cannabaceae)

La canapa (Cannabis sativa) è una pianta erbacea annuale le cui infiorescenze femminili non fecondate contengono cannabinoidi come il CBD dalle comprovate proprietà antinfiammatorie, analgesiche, ansiolitiche e anticonvulsivanti. Negli ultimi anni, la canapa sta conoscendo una rinnovata diffusione in campo medico e salutistico. 

Il CBD estratto dalle infiorescenze si usa per trattare dolori mestruali, ansia, insonnia, epilessia, e come coadiuvante nelle terapie contro tumori, artriti reumatoidi e sclerosi multipla. Inoltre, la canapa fornisce un olio nutriente per la pelle e i capelli. 

Tuttavia, è importante utilizzare preparati standardizzati in CBD e privi di THC, il principio attivo psicoattivo responsabile degli effetti ricercati nella canapa ad uso ricreativo. La canapa medicinale non ha quindi effetti psicotropi né potenziale d'abuso.

Cannella – pianta aromatica (fam. Lauraceae)

La cannella (Cinnamomum zeylanicum) è un albero sempreverde della famiglia delle Lauraceae. Dalla corteccia essiccata si ottiene la spezia aromatica nota come cannella, ampiamente utilizzata in cucina. La cannella contiene oli essenziali come il cinnamaldeide e l'eugenolo, dotati di proprietà digestive, carminative, antisettiche e antinfiammatorie. 

In erboristeria, la cannella trova impiego sotto forma di polvere ed estratti per favorire la digestione, alleviare gonfiore addominale e ridurre nausea e vomito. Ha anche proprietà antimicrobiche utili in caso di candidosi orale e intestinale

L'olio essenziale di cannella può essere utilizzato per lenire dolori reumatici e artritici, mentre preparati per uso topico come creme e unguenti sfruttano l'attività antimicotica per il trattamento di infezioni cutanee e micosi. Tuttavia, la cannella va usata con cautela per la presenza di cumarina.

Carciofo – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Il carciofo (Cynara scolymus) è una pianta erbacea perenne le cui foglie e parti carnose del capolino hanno proprietà medicinali. I carciofi contengono cinarina, un complesso di acidi fenolici e lattone sesquiterpenico dotato di attività coleretica, colagoga e ipocolesterolemizzante. 

Per queste proprietà, preparati come estratti secchi ed estratti fluidi a base di carciofo vengono utilizzati per stimolare la produzione e il deflusso della bile, favorendo la digestione dei grassi.

 Il carciofo viene anche impiegato per le sue blande proprietà diuretiche e per il trattamento di cellulite, iperlipidemia e aterosclerosi. L'uso del carciofo è controindicato in caso di ostruzione delle vie biliari. Gli effetti collaterali più comuni sono disturbi gastrointestinali. Le foglie e il gambo, detti cardi, sono consumati come verdura.

Cardiaca – pianta medicinale (fam. Boraginaceae)

La cardiaca (Leonurus cardiaca) è una pianta erbacea perenne le cui sommità fiorite contengono iridoidi, flavonoidi, alcaloidi e lattoni sesquiterpenici dalle comprovate proprietà sedative, antispasmodiche e ipotensive. 

La cardiaca trova impiego soprattutto per il trattamento di palpitazioni, aritmie cardiache minori, ipertensione lieve e ansia. Ma possiede anche proprietà emmenagoghe che la rendono utile per regolarizzare il ciclo mestruale. Viene utilizzata sotto forma di infusi, estratti fluidi, tinture madri e altri preparati.

L'uso della cardiaca è generalmente ben tollerato, ma è sconsigliato in gravidanza e allattamento e in caso di terapie con farmaci sedativi o ipotensivi. Gli effetti collaterali includono vertigini e sonnolenza.

Cardo Mariano – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Il cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta erbacea annuale o biennale, nota per l'attività epatoprotettrice dei suoi frutti maturi (acheni). Gli acheni contengono il complesso dei flavolignani silimarina, dotato di comprovate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e stimolanti la rigenerazione epatica. 

Il cardo mariano trova largo impiego per il trattamento di epatiti, steatosi epatica, cirrosi, ittero, dispepsia, e intossicazioni da farmaci o sostanze chimiche. La silimarina ha anche blandi effetti diuretici e ipocolesterolemizzanti. Gli estratti secchi titolati in silimarina sono i preparati maggiormente utilizzati. 

L'assunzione del cardo mariano è generalmente ben tollerata. Gli effetti collaterali più comuni sono disturbi gastro-intestinali. È controindicato in caso di ostruzione biliare o allergia ai componenti.

Centella – pianta medicinale (fam. Apiaceae)

La centella (Centella asiatica), nota anche come idrocotile o erba di Tigre, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Apiaceae. Le parti aeree contengono saponine triterpeniche, flavonoidi e oli essenziali. 

La centella ha dimostrate proprietà rimineralizzanti, vasoprotettrici e antinfiammatorie. Viene utilizzata per il trattamento di ulcere varicose e piaghe da decubito, insufficienza venosa cronica, cellulite e ritenzione idrica. È utile anche nel trattamento di ferite e ustioni per stimolare la riparazione dei tessuti. 

I principali preparati a base di centella sono gli estratti secchi titolati in asiaticoside e madecassoside. La centella trova impiego anche in cosmetica per le proprietà nutritive e antirughe. Non si conoscono significativi effetti collaterali.

Chia – pianta medicinale (fam. Lamiaceae)

La chia (Salvia hispanica) è una pianta erbacea annuale i cui semi contengono mucillagini, proteine, acidi grassi omega-3, sali minerali e antiossidanti. Infatti, per le loro proprietà sono usati come integratori per ridurre colesterolo e glicemia. Grazie alla presenza di mucillagini, la chia forma un gel viscoso a contatto con i liquidi, risultando utile per idratare e proteggere le mucose di stomaco e intestino.

I semi vengono consumati interi o macinati per favorire la regolarità intestinale, ridurre colesterolo e glicemia, aumentare il senso di sazietà. L'olio di chia è ricco in acidi grassi omega-3 ALA e trova impiego anche in cosmetica per le proprietà antiossidanti e anti-age. La chia è ben tollerata e priva di effetti collaterali significativi. L'unica accortezza è di assumerla con abbondanti liquidi per evitare ostruzioni.

Chiodi di Garofano – pianta aromatica (fam. Myrtaceae)

I chiodi di garofano (Syzygium aromaticum) sono i boccioli fiorali essiccati dell'albero tropicale Syzygium aromaticum, che contengono oli essenziali come l'eugenolo, dotati di proprietà anestetiche, antiparassitarie e antimicrobiche. In cucina, i chiodi di garofano vengono utilizzati come spezia nella preparazione di carni, salse e dolci. 

In campo erboristico e farmaceutico, invece, trovano impiego per le proprietà carminative, espettoranti e analgesiche, risultando utili per favorire la digestione, alleviare nausea, flatulenza, mal di denti e tosse. L'olio essenziale può essere applicato localmente come antisettico e antidolorifico per mal di denti, gengive infiammate e affezioni della cute. Tuttavia va usato con cautela per il potenziale irritante. Anche l'assunzione orale prolungata va limitata.

Cicoria – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

La cicoria (Cichorium intybus) è una pianta erbacea perenne le cui radici e foglie contengono lattucina, un amaro sesquiterpenico dotato di proprietà coleretiche, digestive e ipoglicemizzanti. La cicoria viene utilizzata sotto forma di estratti e tisane per stimolare la produzione biliare e favorire la digestione, specialmente dei grassi. 

Ha anche blandi effetti lassativi e diuretici. È impiegata nel trattamento di epatopatie, calcolosi biliare, iperlipidemia e diabete. L'uso della cicoria è controindicato in caso di ostruzione delle vie biliari, ulcere gastroduodenali e gravidanza. Gli effetti collaterali più comuni sono disturbi gastrointestinali. Le foglie giovani sono consumate in cucina come verdura o per insalate.

Cimicifuga – pianta medicinale (fam. Ranunculaceae)

La cimicifuga (Cimicifuga racemosa), conosciuta anche come actea racemosa o baccaro nero, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Ranunculaceae. Rizoma e radice contengono glicosidi triterpenici, fra cui l'acteina, dotati di attività antispastica e sedativa

La cimicifuga trova impiego per alleviare disturbi vasomotori della menopausa come vampate di calore, sudorazione eccessiva, palpitazioni, ansia e nervosismo. 

Ha anche blande proprietà analgesiche e viene utilizzata nel trattamento dei dolori mestruali. I principali preparati sono gli estratti secchi titolati in acteina. L'uso della cimicifuga è generalmente ben tollerato ma sconsigliato in gravidanza, allattamento e nei bambini. In rari casi può dare nausea, cefalea e disturbi gastrici.

Coriandolo – pianta aromatica (fam. Apiaceae)

Il coriandolo (Coriandrum sativum) è una pianta erbacea annuale i cui frutti maturi, detti "semi di coriandolo", sono molto aromatici e contengono olio essenziale ricco in aldeidi e monoterpeni. Il coriandolo è una delle più antiche piante aromatiche e medicinali conosciute. Viene utilizzato in cucina come spezia dal sapore piacevolmente agrumato. 

In erboristeria, sfrutta proprietà digestive, carminative, antimicrobiche e blandamente sedativa del sistema nervoso. L'olio essenziale di coriandolo trova impiego in aromaterapia per favorire la digestione, alleviare aerofagia, insonnia, ansia e dolori mestruali. Anche le foglie fresche, dette cilantro, sono usate come aroma in molte cucine etniche. Il coriandolo è generalmente ben tollerato e considerato sicuro negli usi alimentari.

Curcuma – pianta medicinale (fam. Zingiberaceae)

La curcuma (Curcuma longa) è una pianta erbacea perenne il cui rizoma essiccato e polverizzato costituisce la spezia aromatica nota come curcuma. La curcuma deve le sue proprietà medicinali al curcuminoide curcumina, dalle comprovate attività antiossidante, antinfiammatoria, epatoprotettrice e immunostimolante. 

Trova impiego per il trattamento di artriti, dispepsia, stipsi, epatopatie e come coadiuvante in terapie antitumorali. È utilizzata sotto forma di rizoma in polvere, estratti secchi titolati in curcumina ed olio di curcuma per uso topico. La curcuma è generalmente ben tollerata negli usi alimentari. Gli effetti collaterali più comuni sono disturbi gastrici e assunzione a dosi elevate può interferire con terapie anticoagulanti.

Damiana – pianta medicinale (fam. Turneraceae)

La damiana (Turnera diffusa, sin. Turnera aphrodisiaca) è un arbusto originario del Messico e dell'America Centrale, le cui foglie contengono olio essenziale, flavonoidi e alcaloidi dalle proprietà afrodisiache, euforizzanti e rilassanti. La damiana viene utilizzata per aumentare la libido e combattere disfunzioni sessuali sia maschili sia femminili. 

Ma le sono attribuite anche blandi effetti antidepressivi e ansiolitici. I principali preparati sono infusi, estratti fluidi ed estratti secchi titolati delle foglie essiccate. L'assunzione della damiana è generalmente ben tollerata, ma ad alte dosi può dare nausea, vomito e mal di testa. È controindicata in gravidanza, allattamento e nei bambini. Non va assunta insieme ad alcol o farmaci sedativi.

Dragoncello – pianta aromatica (fam. Asteraceae )

Il dragoncello (Artemisia dracunculus), noto anche come estragone, è una pianta erbacea perenne le cui foglie e fiori contengono un olio essenziale dal caratteristico aroma speziato, con proprietà digestive e antispasmodiche. Il dragoncello è usato come aroma e spezia in cucina, specie nella preparazione di zuppe, salse e piatti a base di pesce. 

Il suo sapore ricorda il finocchio e l'anice. In erboristeria, si utilizza per stimolare l'appetito, favorire la digestione e alleviare dolori mestruali e dell'apparato gastrointestinale. L'olio essenziale può essere impiegato in aromaterapia come digestivo e antifermentativo. Il dragoncello è considerato generalmente sicuro negli usi alimentari, ma l'olio essenziale va usato con cautela per il potenziale neurotossico.

Echinacea – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Conosciuta come antinfiammatorio naturale, l'echinacea ha proprietà antisettiche e antinfiammatorie. Questa pianta viene utilizzata per prevenire e curare raffreddori, influenze e infezioni delle vie respiratorie, stimolando e potenziando le difese immunitarie, agevolando l’eliminazione di virus e batteri.

Molti princìpi attivi sono contenuti nelle radici, dalle quali vengono estratti, che aiutano a rinnovare i tessuti cellulari, a curare le punture di insetto e a ridurre il fastidio di scottature ed escoriazioni della pelle. L'echinacea risulta efficace anche nel trattamento di herpes labiale e piccole infezioni cutanee. 

echinacea

Si presenta in diverse specie, tra cui Echinacea purpurea, Echinacea angustifolia ed Echinacea pallida, che possiedono un profilo fitoterapico simile. Le parti utilizzate sono principalmente radici e parti aeree, da cui si ottengono tinture madri, estratti secchi ed altri preparati.

Edera – pianta medicinale (fam. Araliaceae)

L'edera comune, delle Araliaceae, ha proprietà espettoranti, mucolitiche, antipiretiche. Le foglie sono usate per favorire l'espettorazione e abbassare la febbre in caso di tosse e raffreddore. L'edera (Hedera helix) è una pianta rampicante sempreverde, le cui foglie e bacche hanno proprietà medicinali. 

Contengono saponine triterpeniche, flavonoidi e olio essenziale dotati di attività espettorante, antinfiammatoria, antimicrobica e antiossidante. 

L'edera trova impiego per il trattamento di tosse, bronchiti, raffreddori e altre affezioni delle vie respiratorie grazie alle proprietà mucolitiche ed espettoranti. Ha anche blandi effetti antisettici e antidolorifici utili in caso di artrite e dolori articolari. I preparati più usati sono sciroppi ed estratti fluidi o secchi di foglie o bacche. L'edera va usata con cautela per la presenza di alcaloidi dal

Elicriso –  pianta medicinale (fam. Asteraceae)

L'elicriso (Helichrysum italicum) è una pianta erbacea perenne nota per le proprietà anti-infiammatorie, antibatteriche e cicatrizzanti. I fiori contengono olio essenziale, flavonoidi e altri composti fenolici ad attività antiossidante e antinfiammatoria. 

Trova impiego per il trattamento di infiammazioni della pelle, punture d'insetto, scottature, ulcere e ferite. Viene utilizzato sotto forma di oleolito, creme, unguenti e impacchi medicati. 

elicriso

L'olio essenziale può essere applicato localmente puro o diluito per le sue proprietà antisettiche e lenitive. Si ritiene generalmente sicuro e ben tollerato, ma a dosi elevate può dare reazioni allergiche.

Enotera – pianta medicinale (fam. Onagraceae)

L'enotera (Oenothera biennis), conosciuta anche come erba di San Giovanni, è una pianta erbacea i cui semi di enotera contengono olio ricco in acidi grassi essenziali omega-6, con proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti ed emollienti. L'olio di enotera viene utilizzato per il trattamento di dermatiti, eczemi, psoriasi, secchezza e irritazioni cutanee. 

La pianta ha anche blandi effetti sedativi e viene impiegato per alleviare ansia, insonnia e sintomi della menopausa. Può essere applicato localmente puro o in preparati cosmetici e farmacologici. Non si conoscono effetti collaterali rilevanti alle dosi terapeutiche. L'uso prolungato ad alte dosi può dare disturbi gastrici.

Erba Luigia – pianta medicinale (fam. Verbenaceae)

L'erba Luigia (Aloysia citriodora), conosciuta anche come cedrina o limoncella, è un arbusto le cui foglie contengono olio essenziale ricco di citrale, geraniale e neral, dalle proprietà diuretiche, antisettiche delle vie urinarie e antinfiammatorie, sedative, spasmolitiche e digestive. 

Viene impiegata per il trattamento di ritenzione idrica, cistiti, uretriti e prostatiti. Grazie alle sue virtù viene utilizzata sotto forma di infuso, estratto secco o tintura madre. In erboristeria, infatti, l'erba luigia viene utilizzata sotto forma di infusi e oleolito per alleviare insonnia, ansia, palpitazioni, disturbi digestivi e dolori mestruali.

 L'olio essenziale trova impiego in aromaterapia e prodotti per l'igiene personale e la profumazione degli ambienti. A dosi eccessive può causare irritazione delle mucose e sonnolenza. Va evitato l'uso in gravidanza.

Erica – pianta medicinale (fam. Ericaceae)

L'erica (Erica spp.) è un genere di arbusti sempreverdi della famiglia delle Ericaceae, che comprende numerose specie di interesse medicinale. I fiori e le sommità contengono flavonoidi, tannini, olio essenziale e arbutina, dotati di attività diuretica, antinfiammatoria e antisettica. 

L'erica trova impiego nel trattamento di ritenzione idrica, cistiti, pielonefriti, calcoli renali, gotta e artrite reumatoide. Ha anche proprietà espettoranti ed è utilizzata per catarro, tosse e affezioni bronchiali e delle vie urinarie. I preparati più usati sono infusi e decotti delle sommità fiorite. L'erica può dare disturbi gastrici, nausea e cefalea se assunta a dosi eccessive. L'uso prolungato richiede controllo medico.

Equiseto – pianta medicinale (fam. Equisetaceae)

L'equiseto (Equisetum arvense) è una pianta erbacea perenne le cui parti aeree contengono silicio, flavonoidi, alcaloidi e steroli. Ha proprietà diuretiche, antisettiche urinarie, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Viene utilizzato per il trattamento di ritenzione idrica, cistiti, pielonefriti, urolitiasi, artriti e dermatiti

I preparati più usati sono infusi, estratti fluidi, tinture e composti di silicio organico. L'equiseto è controindicato in caso di ostruzione delle vie urinarie e va usato con cautela per l'alto contenuto di silicio. Alle dosi terapeutiche è generalmente ben tollerato, ma a dosi elevate può provocare irritazione renale, diarrea e ipotensione.

Eucalipto – pianta medicinale (fam. Myrtaceae)

L'eucalipto (Eucalyptus spp.) è un albero sempreverde della famiglia delle Myrtaceae. Le foglie contengono olio essenziale ricco di 1,8-cineolo dalle proprietà espettoranti, antimicrobiche, antisettiche e antinfiammatorie. L'eucalipto è ampiamente utilizzato per il trattamento di tosse, bronchiti, sinusiti, faringiti e altre affezioni delle vie respiratorie. 

L'eucalipto trova impiego come decongestionante nasale per lenire dolori reumatici e disturbi dermatologici come herpes labiale. Viene utilizzato sotto forma di sciroppi, pastiglie, unguenti, cerotti medicati e preparati per aerosolterapia. L'olio essenziale può essere assunto per via orale o inalatoria, ma a dosi eccessive risulta neurotossico. 

In uso topico ha proprietà lenitive su articolazioni doloranti. L'eucalipto è generalmente ben tollerato alle dosi terapeutiche.

Fieno greco – pianta medicinale (fam. Fabaceae)

Il fieno greco è una pianta erbacea perenne originaria dell'area del Mediterraneo. Tutte le parti della pianta sono ricche di flavonoidi come l'izaleteina e la lucernina dalle proprietà antinfiammatorie, antibatteriche ed epatoprotettive. Nella medicina popolare, il fieno greco viene usato soprattutto per le vie respiratorie. 

Infusi di sommità fiorite possiedono effetti espettoranti, mucolitici ed emollienti, utili per alleviare bronchiti e sinusiti. In fitoterapia, gli estratti vengono impiegati per coadiuvare il trattamento di stati infiammatori cronici a carico di arterie, vene e articolazioni. Il fieno è generalmente ben tollerato. 

Solo in rari casi può causare reazioni allergiche. Meglio evitarne l'uso prolungato ed eccedere con le dosi, soprattutto in gravidanza senza consulto medico.

Finocchio e finocchietto – pianta medicinale (fam. Apiaceae)

Il finocchio (Foeniculum vulgare) e il finocchietto (Foeniculum vulgare var. dulce) sono piante erbacee della famiglia delle Apiaceae utilizzate come rimedi naturali. I frutti e i semi di entrambe le varietà contengono olio essenziale ricco di anetolo dalle comprovate proprietà digestive, carminative, antispasmodiche e galattogoghe. 

Finocchio e finocchietto trovano impiego per disturbi gastrointestinali come meteorismo, nausea, spasmi intestinali e come stimolanti della produzione lattea nelle puerpere. Hanno anche blandi effetti diuretici. 

I preparati più usati sono infusi o decotti dei frutti, estratti fluidi, olio essenziale. Sono generalmente ben tollerati; raramente possono dare reazioni allergiche o disturbi gastrici se assunti a dosi eccessive.

Fiordaliso – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Il fiordaliso (Centaurea cyanus) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae. I fiori contengono flavonoidi, acidi fenolici e olio essenziale dalle proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antisettiche. Il fiordaliso trova impiego per il trattamento di infiammazioni oculari, nasali e orofaringee. 

Sotto forma di colluttorio è utilizzato per gengiviti, stomatiti e faringiti. I preparati più usati sono infusi e decotti dei capolini fioriti, colliri a base di acqua distillata di fiordaliso. Alle dosi d'uso è considerato sicuro e generalmente ben tollerato. Ha anche proprietà coloranti ed è utilizzato per preparare pigmenti bluastri per tessuti, cosmetici e alimenti.

Frangola – pianta medicinale (fam. Rhamnaceae)

La frangola (Rhamnus frangula) è un arbusto della famiglia delle Rhamnaceae le cui cortecce contengono derivati idrossiantracenici dall'attività lassativa. La frangola viene utilizzata per il trattamento della stipsi occasionale e delle affezioni intestinali che richiedono un'azione evacuante.

I preparati più usati sono tisane e estratti fluidi o secchi titolati ottenuti dalla corteccia essiccata. Agisce dopo 8-12 ore, stimolando la peristalsi intestinale. Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerata; l'uso prolungato può causare dolori addominali e diarrea. È controindicata in caso di ostruzioni intestinali, malattie infiammatorie croniche dell'intestino e bambini sotto i 12 anni.

Fucus – pianta medicinale (fam. Fucaceae)

Il fucus (Fucus vesiculosus) è un'alga bruna della famiglia delle Fucaceae che cresce nelle zone costiere dei mari freddi. Contiene elevate quantità di iodio e alginati dotati di blanda attività tireotropica e dimagrante. Il fucus trova impiego nel trattamento dell'ipotiroidismo lieve, obesità, cellulite e ritenzione idrica. 

Favorisce la funzionalità tiroidea e la lipolisi. I preparati più usati sono estratti secchi titolati in capsule o compresse, da assumere per periodi limitati sotto controllo medico. Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerato; un sovradosaggio può provocare ipertiroidismo, aritmia cardiaca e diarrea. È controindicato in gravidanza, allattamento, disturbi della tiroide e associazione con farmaci tireosoppressivi.

Genziana – pianta medicinale (fam. Gentianaceae)

La genziana (Gentiana lutea) è una pianta erbacea perenne la cui radice contiene amarogentina e altri glucidi ad attività stomachica, digestiva e antisettica. La genziana trova impiego per stimolare l'appetito e migliorare la digestione in caso di inappetenza, meteorismo, dispepsia. Ha anche blande proprietà febbrifughe e antisettiche. 

I preparati più usati sono tinture, estratti fluidi o secchi titolati della radice. A dosi moderate è ben tollerata; alte dosi possono provocare irritazione gastrica, nausea e vomito. L'uso prolungato non è raccomandato per il rischio di epatotossicità. È controindicata in caso di ulcera gastroduodenale e gravidanza.

Ginepro – pianta medicinale (fam. Cupressaceae)

Il ginepro (Juniperus communis) è un arbusto sempreverde le cui bacche e giovani rametti contengono olio essenziale ricco di monoterpeni dall'attività diuretica, digestive e antisettica. Il ginepro trova impiego come blando diuretico nel trattamento di ritenzione idrica, cellulite, cistiti, oliguria. Stimola la funzionalità epatica e la secrezione biliare. 

I preparati più usati sono infusi di bacche o rametti, estratti fluidi, tinture. A dosi moderate è generalmente ben tollerato; l'uso prolungato può irritare i reni. È controindicato in gravidanza, allattamento, insufficienza renale e nei bambini sotto i 12 anni.

Ginseng – pianta medicinale (fam. Araliaceae)

Il ginseng (Panax ginseng) è una pianta erbacea perenne la cui radice contiene ginsenosidi, polisaccaridi e altri principi attivi ad attività adattogena, immunomodulante e antistress. Il ginseng trova impiego come rimedio per aumentare il tono e il benessere psicofisico, migliorare la resistenza allo stress, stimolare le difese immunitarie. 

È utilizzato come coadiuvante nella convalescenza e in casi di astenia e depressione. I preparati più usati sono estratti secchi titolati della radice, tinture, composti associati ad altre piante. A dosi moderate è generalmente ben tollerato e l'uso eccessivo e prolungato può causare insonnia, ipertensione e irritabilità.

Ibisco – pianta medicinale (fam. Malvaceae)

Rinomato per essere antisettico, emolliente, digestivo, calmante, astringente, diuretico. Svolge, altresì, un’azione sul benessere intestinale favorendone il corretto e costante funzionamento. 

Viene impiegato anche per diminuire l’attività di eventuali soggetti iperattivi o particolarmente ansiosi grazie alla preparazione erboristica di tisane o infusi che favoriscono anche il controllo della tosse. Perché è una tra le migliori piante officinali per il benessere? Semplice: dell’ibisco non si butta nulla: radici, gambo, foglie e fiori.

Iperico – pianta medicinale (fam. Hypericaceae)

L’iperico (Hypericum perforatum) è una pianta erbacea perenne i cui fiori e le sommità contengono ipericina e altri flavonoidi dalle proprietà antidepressive, ansiolitiche e cicatrizzanti. L’iperico trova impiego per il trattamento di depressione lieve-moderata, ansia, insonnia, ferite cutanee e ustioni.

Stimola il sistema nervoso favorendo il rilascio di serotonina e altri neurotrasmettitori. I preparati più usati sono estratti secchi titolati, tinture, olio fiori. Da considerare che può aumentare la fotosensibilità cutanea; non va assunto in gravidanza e in associazione ad altri antidepressivi senza supervisione medica.

Ippocastano – pianta medicinale (fam. Sapindaceae)

L'ippocastano (Aesculus hippocastanum) è una pianta arborea della famiglia delle Sapindaceae. I semi contengono escina, flavonoidi e altri principi attivi ad attività antiedemigena e venotonica. 

L'ippocastano trova impiego nel trattamento di insufficienza venosa, varici, emorroidi, edemi e pesantezza agli arti inferiori. Migliora il ritorno venoso e riduce la permeabilità capillare. 

I preparati più usati sono estratti secchi titolati dei semi, gemmoderivati, formulazioni topiche. È generalmente ben tollerato a dosi terapeutiche. Gli effetti collaterali più comuni sono disturbi gastrointestinali. Va usato con cautela in caso di allergie, terapie anticoagulanti e gravidanza. È tossico se ingerito allo stato fresco.

Jojoba – pianta medicinale (fam. Simmondsiaceae)

Jojoba (Simmondsia chinensis) è una pianta arbustiva nativa del Nord America. I semi contengono una cera liquida simile al sebo, dalle proprietà emollienti e nutrienti. L'olio di jojoba trova impiego nella cosmesi per la cura di pelle secca, screpolata e delicata. Viene utilizzato in creme idratanti, lozioni protettive, shampoo e balsami per capelli. 

Le sono riconosciute ottime proprietà nutrienti ed emollienti senza risultare comedogenico, quindi adatto anche alle pelli più sensibili e acneiche. Può dare reazioni allergiche in soggetti predisposti. L'olio di jojoba si presta bene anche ad usi alimentari, come condimento per insalate o ingrediente di preparati da forno.

Lavanda – pianta medicinale e aromatica (fam. Lamiaceae)

La lavanda (Lavandula angustifolia, L. officinalis) è una pianta aromatica tipica del bacino del Mediterraneo. Fiori e foglie contengono olio essenziale costituito principalmente da linalolo e acetato di linalile, responsabili del caratteristico aroma gradevole. In campo medicinale, la lavanda viene utilizzata come blando sedativo e ansiolitico, per favorire il sonno e alleviare stati di ansia e depressione. 

Trova impiego anche come digestivo e antispasmodico. In cucina, l'olio essenziale e i fiori essiccati aromatizzano carni, pesci, salse, dolci e bevande calde. In profumeria, la lavanda è alla base di molte fragranze e acque profumate. In aromaterapia, l'olio essenziale viene impiegato per massaggi, bagni, impacchi e diffuse negli ambienti. La lavanda è considerata generalmente sicura negli usi più comuni. L'olio essenziale può risultare irritante se applicato puro sulla pelle.

Limone – pianta aromatica (fam. Rutaceae)

Il limone (Citrus limon) è una pianta da frutto coltivata in tutto il bacino del Mediterraneo. I frutti, il succo e la scorza contengono oli essenziali (limonene, β-pinene, α-pinene) responsabili dell'aroma agrumato, nonché vitamina C, flavonoidi e sali minerali. 

In cucina, il limone viene impiegato come aroma, condimento e per la preparazione di bevande, dolci e gelati. In erboristeria, succo, scorze e oli essenziali hanno proprietà digestive, antisettiche, diuretiche e tonificanti. La pianta ha anche impieghi cosmetici e per la profumazione degli ambienti. 

Il limone è considerato sicuro negli usi alimentari. Gli oli essenziali, talvolta, possono risultare irritanti se applicati direttamente sulla pelle.

Lino – pianta medicinale (fam. Linaceae)

Il lino (Linum usitatissimum) è una pianta erbacea annuale coltivata per la produzione di fibra, olio e per scopi medicinali. I semi di lino contengono mucillagini e olio ricco in acidi grassi omega-3 e omega-6, dalle proprietà emollienti, lassative e antinfiammatorie.

L'olio di lino viene utilizzato per il trattamento di stipsi, gastrite, colite e altre patologie infiammatorie intestinali. Sotto forma di impacchi lenisce scottature, piaghe e dermatiti. I preparati più usati sono olio di lino da solo o in capsule, semi interi o macinati da aggiungere allo yogurt o cereali. È generalmente ben tollerato; raramente possono manifestarsi reazioni allergiche.

Liquirizia  – pianta medicinale (fam. Fabaceae)

La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Fabaceae. La radice contiene glicirrizina, flavonoidi e cumarine dalle proprietà antinfiammatorie, espettoranti e antiulcera.

La liquirizia trova impiego come rimedio per la tosse, mal di gola, ulcera gastrica, gastrite e altre problematiche infiammatorie a carico dell'apparato respiratorio e gastrointestinale. Le sono attribuiti anche blandi effetti lassativi. I preparati più usati sono decotti ed estratti fluidi o secchi della radice, sciroppi per la tosse. 

Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerata; l'assunzione prolungata può causare effetti collaterali come ipertensione, ritenzione idrica e squilibri elettrolitici.

Luppolo  – pianta medicinale (fam. Cannabaceae)

Il luppolo (Humulus lupulus) è una pianta rampicante della famiglia delle Cannabaceae, utilizzata nella produzione della birra. I coni femminili contengono luppolina, olio essenziale e flavonoidi dalle proprietà sedativo-ipnotiche, spasmolitiche e antisettiche. 

Il luppolo trova impiego per favorire il sonno e ridurre l'agitazione in caso di insonnia, ansia e disturbi nervosi. Ha anche blanda azione digestiva e antimicrobica a livello gastrointestinale. I preparati più usati sono estratti secchi dei coni in compresse o tinture. Alle dosi appropriate è generalmente ben tollerato; alte dosi possono causare sonnolenza. Non è raccomandato in gravidanza e nei bambini.

Maggiorana – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

La maggiorana è una pianta aromatica con note proprietà digestive, espettoranti, antispasmodiche. L'olio essenziale e le foglie vengono utilizzati in cucina come aroma e nella medicina popolare come rimedio contro disturbi gastro-intestinali, tosse e spasmi muscolari.

Grazie alle sue virtù carminative e antifermentative, la maggiorana trova impiego per favorire la digestione e contrastare meteorismo e flatulenza. Inoltre, grazie alle proprietà espettoranti è utilizzata per fluidificare ed eliminare il catarro bronchiale in caso di tosse e raffreddore.

Malva – pianta medicinale (fam. Malvaceae)

La malva (Malva sylvestris, M. neglecta) è una pianta erbacea spontanea che cresce selvaticamente. Foglie e fiori contengono mucillagini, flavonoidi e vitamine dalle proprietà emollienti, espettoranti e antiinfiammatorie. Le foglie si usano per fare decotti dalle proprietà calmanti (solitamente anche insieme a tiglio e camomilla).

La malva trova impiego come lenitivo per infiammazioni e irritazioni di bocca e gola, tosse, gastriti, stitichezza. Efficace nella cura, tramite impacchi, di infiammazioni e arrossamenti agli occhi (ad esempio orzaioli). I preparati usati sono infusi, sciroppi, estratti fluidi e secchi da foglie e fiori. Può dare sensazione di pienezza gastrica se assunta in quantità eccessive. Non sono noti effetti collaterali significativi.

Mandorlo – pianta medicinale (fam. Rosaceae)

Il mandorlo (Prunus dulcis, Amygdalus communis) è un albero i cui semi di mandorlo contengono olio fisso ricco in acidi grassi insaturi, mentre le foglie e la corteccia hanno proprietà antitosse, espettoranti e febbrifughe. L'olio di mandorle viene utilizzato per lenire scottature, piaghe, dermatiti e prurito cutaneo. Ha proprietà emollienti e nutrienti per la pelle secca e screpolata. 

Decotti di foglie e corteccia trovano impiego come rimedi per la tosse e come blandi antipiretici. I fiori sono impiegati nella produzione di acqua distillata. L'olio di mandorle può dare reazioni allergiche in soggetti sensibili. Foglie e corteccia contengono sostanze tossiche, da usare con cautela.

Melissa – pianta medicinale (fam. Lamiaceae)

La melissa (Melissa officinalis) è una pianta erbacea perenne le cui foglie e sommità fiorite contengono olio essenziale costituito da citrale, citronellale e geraniolo, dalle proprietà sedative, digestive e antisettiche. La melissa trova impiego per alleviare ansia, insonnia, mal di testa da tensione nervosa. 

Stimola l'appetito e favorisce la digestione, allevia meteorismo e spasmi gastrointestinali. I preparati più usati sono infusi e decotti di foglie fresche o essiccate, estratti fluidi o secchi titolati, olio essenziale per uso orale o topico. È generalmente ben tollerata alle dosi appropriate. L'olio essenziale può avere effetti irritanti se applicato puro sulla pelle. Non deve essere assunto internamente a dosi eccessive.

Menta – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

La menta (Mentha spp.) è un genere di piante aromatiche che comprende numerose specie e varietà. Le foglie contengono olio essenziale ricco in mentolo, mentone e altri monoterpeni responsabili del caratteristico aroma fresco e pungente. In cucina, la menta aromatizza insalate, salse, dolci, bevande.

In erboristeria ha proprietà digestive, carminative, antisettiche. L'olio essenziale è ingrediente di preparati per aromaterapia, cosmetici, dentifrici, colluttori. La menta è considerata sicura negli usi alimentari. Gli oli essenziali vanno diluiti prima dell'uso topico per evitare irritazioni cutanee. Non utilizzare in gravidanza se non sotto controllo medico.

Mirtillo – pianta medicinale (fam. Ericaceae)

Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) è un arbusto della famiglia delle Ericaceae diffuso nelle zone montane. I frutti contengono antociani, tannini e vitamine dalle proprietà antiossidanti, antisettiche e vasoprotettrici. Il mirtillo trova impiego per la cura di affezioni del tratto urinario, ritenzione idrica, fragilità capillare, affaticamento degli occhi. 

Migliora la circolazione e protegge vasi sanguigni e retina. I preparati più usati sono succo, estratti fluidi o secchi dei frutti maturi, da soli o in combinazione con altre piante. È generalmente ben tollerato; raramente possono manifestarsi lievi disturbi gastrointestinali. Essendo ricco di antociani, il succo di mirtillo può alterare il colore delle urine.

Moringa  – pianta medicinale (fam. Moringaceae)

La moringa (Moringa oleifera) è un albero originario dell'India, coltivato in tutti i tropici. Foglie, frutti e semi contengono proteine, vitamine, sali minerali e sostanze bioattive dalle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunostimolanti. La moringa trova impiego nella medicina ayurvedica come tonico e ricostituente. 

Migliora le difese immunitarie, protegge il fegato, favorisce la digestione. Le foglie sono consumate come verdura o sotto forma di polvere da aggiungere a zuppe, risotti e preparazioni da forno. I preparati più usati sono estratti secchi delle foglie in compresse, polvere, olio da semi e foglie. È considerata sicura alle dosi alimentari. Può dare disturbi gastrici se assunta in quantità eccessive.

Origano – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

L'origano (Origanum vulgare) è una pianta aromatica perenne della famiglia delle Lamiaceae, diffusa nel bacino del Mediterraneo. Le foglie e i fiori contengono olio essenziale costituito principalmente da carvacrolo e timolo, responsabili del tipico aroma pungente. 

In cucina l'origano aromatizza pizze, insalate, salse, carni e pesci. In erboristeria ha proprietà espettoranti, antisettiche, digestive. L'olio essenziale è usato in aromaterapia e cosmetica. L'origano è considerato sicuro negli usi alimentari; l'olio essenziale può risultare irritante se non opportunamente diluito.

Ortica – pianta medicinale (fam. Urticaceae)

L'ortica (Urtica dioica, U. urens) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Urticaceae, diffusa in tutto il mondo. Foglie e radici contengono clorofilla, flavonoidi, vitamine e sali minerali dalle proprietà depurative, antinfiammatorie e antianemiche

L'ortica trova impiego come depurativo del sangue, diuretico e per combattere reumatismi, gotta, anemie da carenza. Ha anche proprietà antinfiammatorie a livello della prostata

I preparati più usati sono infusi, estratti secchi e fluidi, succo fresco, tinture. Può causare reazioni allergiche e infiammazioni cutanee da contatto. Va maneggiata con guanti protettivi.

Passiflora – pianta medicinale (fam. Passifloraceae)

La passiflora (Passiflora incarnata) è una pianta rampicante della famiglia delle Passifloraceae, originaria del Centro e Sud America. Foglie e fiori contengono flavonoidi, alcaloidi e cumarine dalle proprietà ansiolitiche, sedative e antispasmodiche. La passiflora trova impiego per favorire il sonno e ridurre l'agitazione in caso di ansia, insonnia, palpitazioni e spasmi muscolari da stress.

I preparati più usati sono tinture, estratti fluidi e secchi di foglie e fiori essiccati, da soli o in combinazione con altre piante sedative come valeriana, melissa e biancospino. Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerata. Alte dosi possono dare sonnolenza. Non utilizzare in gravidanza se non sotto controllo medico.

Pepe – pianta aromatica (fam. Piperaceae)

Il pepe (Piper nigrum) è una pianta rampicante della famiglia delle Piperaceae, originaria dell'India. I frutti maturi essiccati contengono piperina e oli essenziali, responsabili del sapore pungente e delle proprietà digestive e antisettiche. Il pepe trova largo impiego in cucina come spezia per insaporire e aromatizzare pietanze di ogni tipo.

In erboristeria stimola la digestione, aumenta l'assorbimento dei nutrienti, combatte meteorismo e parassiti intestinali.Tra i preparati commerciati vi sono pepe in grani, macinato o in polvere, estratti normalizzati in pillole. A dosi alimentari è considerato sicuro e ben tollerato. Può risultare irritante se inalato o applicato sulla pelle.

Pino mugo – pianta medicinale (fam. Pinaceae)

Il pino mugo (Pinus mugo) è una conifera bassa e ramificata tipica delle zone montane. Gemme e corteccia contengono olio essenziale, flavonoidi e tannini dalle proprietà balsamiche, espettoranti, antimicrobiche e vasoprotettrici. Trova impiego per il trattamento di tosse, bronchite, faringiti, cistiti. 

Migliora la circolazione periferica e protegge i capillari. I preparati più usati sono infusi ed estratti idroalcolici di gemme e corteccia. L'olio essenziale viene utilizzato per vie inalatorie o nei suffumigi. È generalmente ben tollerato alle dosi appropriate.

Prezzemolo – pianta aromatica (fam. Apiaceae)

Il prezzemolo (Petroselinum crispum) è una pianta erbacea biennale della famiglia delle Apiaceae, coltivata come aromatica e officinale. Le foglie contengono oli essenziali, flavonoidi e vitamine del gruppo B, responsabili del tipico aroma e dalle proprietà digestive, diuretiche e antiossidanti. 

In cucina, il prezzemolo aromatizza e decora numerose preparazioni. In erboristeria stimola la digestione, combatte meteorismo e ritenzione idrica. Le foglie essiccate e l'olio essenziale sono ingredienti di prodotti cosmetici e per l'igiene orale. Il prezzemolo è considerato sicuro negli usi alimentari alle dosi normali.

Psillio – pianta medicinale (fam. Plantaginaceae)

Lo psillio (Plantago ovata, P. psyllium) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Plantaginaceae. I semi contengono mucillagini che a contatto con l'acqua formano un gel dalle proprietà lassative, emollienti e ipocolesterolemizzanti.  

Lo psillio trova impiego nel trattamento della stipsi occasionale, emorroidi, gastriti, ipercolesterolemia. Favorisce il transito intestinale e ha un effetto lenitivo sulla mucosa. I preparati più usati sono semi interi o in polvere, da assumere mescolati a liquidi o yogurt. Può dare gonfiore addominale e flatulenza se assunto senza adeguata idratazione. Va evitato in caso di ostruzione intestinale.

Rabarbaro – pianta medicinale (fam. Polygonaceae)

Il rabarbaro (Rheum officinale) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Polygonaceae. Il rizoma contiene derivati antrachinonici, tannini e resine dalle proprietà lassative, colagoghe e stomachiche. 

Il rabarbaro trova impiego come lassativo occasionale nella stipsi, per stimolare l'appetito e favorire la digestione. I preparati più usati sono tinture, estratti fluidi e secchi di rizoma. L'uso prolungato può dare dipendenza e squilibri elettrolitici. Da non utilizzare in gravidanza, nei bambini o in caso di ostruzione intestinale.

Rafano – pianta medicinale (fam. Brassicaceae)

Il rafano (Armoracia rusticana) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Brassicaceae. La radice fresca contiene glucosinolati, oli essenziali e vitamine, responsabili del sapore piccante e delle proprietà espettoranti, antisettiche e digestive. Il rafano trova impiego come espettorante nelle affezioni bronchiali e come digestivo nella dispepsia. Stimola la secrezione gastrica e biliare. 

I preparati usati sono il succo fresco di radice e composti in sciroppo associati ad altre piante balsamiche. A dosi elevate può irritare le mucose gastrointestinali.

Ribes – pianta medicinale (fam. Grossulariaceae)

Il ribes nero (Ribes nigrum) è un arbusto coltivato per i frutti. Le foglie e i frutti contengono flavonoidi, antociani, vitamina C e olio essenziale, dalle proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, diuretiche e antibatteriche. Il ribes trova impiego per rafforzare il sistema immunitario e le difese dell'organismo. 

Ha azione depurativa, diuretica e antinfiammatoria a carico delle vie urinarie. I preparati usati sono succo, estratti fluidi e secchi di foglie e frutti. Ha buona tollerabilità, solo raramente effetti lassativi.

Rosa canina – pianta medicinale (fam. Rosaceae)

La rosa canina (Rosa canina) è un arbusto spontaneo i cui frutti (cynorrhodon) contengono vitamina C, carotenoidi, flavonoidi e acidi organici dall'alto potere antiossidante e antiradicalico

La rosa canina trova impiego contro raffreddore e influenza per le sue proprietà antivirali e immunostimolanti. Ha attività antinfiammatoria e diuretica. I preparati più usati sono tisane di cinorrodi, macerati glicerici e olio da cynorrhodon. Generalmente è ben tollerata; rari effetti lassativi.

Rosmarino – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto sempreverde originario del Mediterraneo. Le foglie contengono olio essenziale ricco in composti terpenici quali borneolo, canfora, cineolo e camphene, responsabili del tipico aroma e delle proprietà stimolanti, antiossidanti e antisettiche

In cucina, il rosmarino aromatizza carni, salse e piatti a base di pomodoro. In erboristeria stimola la circolazione, favorisce la digestione, combatte l'alitosi. L'olio essenziale è un ingrediente di preparati per massaggi, bagni rilassanti e prodotti per capelli. Il rosmarino è considerato sicuro negli usi alimentari alle dosi normali.

Rusco – pianta medicinale (fam. Asparagaceae)

Il rusco (Ruscus aculeatus) è una pianta perenne spontanea nelle zone boschive, appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Rizoma e radice contengono saponine, flavonoidi e ruscogenina dalle proprietà venotoniche, antinfiammatorie e diuretiche. Il rusco trova impiego nell'insufficienza venosa, pesantezza delle gambe, ritenzione idrica. Migliora il ritorno venoso, allevia edemi ed edema. 

I preparati più usati sono estratti secchi titolati in ruscogenina da assumere per via orale.Può dare disturbi gastrici se assunto a stomaco vuoto. Non utilizzare in gravidanza o allattamento.

Salice – pianta medicinale (fam. Salicaceae)

Il salice (Salix alba, S. purpurea, S. fragilis) è un albero diffuso in Europa, Asia e Nord Africa. La corteccia contiene salicina e tannini dall'attività febbrifuga, antidolorifica e antinfiammatoria. Il salice trova impiego come analgesico, antireumatico e antipyretico, per il trattamento di febbri, dolori articolari e muscolari, mal di testa.

I preparati più usati sono decotti e tinture di corteccia. Può dare disturbi gastrici se assunto a lungo termine. Non usare in soggetti ipersensibili all'acido acetilsalicilico.

Salvia – pianta medicinale (fam. Lamiaceae)

La Salvia è una pianta aromatica originaria del Mediterraneo e dell'Asia. Ne esistono numerose varietà, ma la più nota è la Salvia officinalis. Le sue foglie contengono oli essenziali, flavonoidi e diterpeni dalle notevoli proprietà benefiche. Nella medicina popolare viene impiegata come tonico, digestivo, antisettico e antitranspirante. 

Gli infusi a base di salvia trovano impiego come gargarismo per infiammazioni gengivali e mal di gola. Hanno anche proprietà astringenti, antidiarroiche ed emmenagoghe. In erboristeria, gli estratti vengono usati per mal di testa, insonnia, depressione lieve e sindromi del flusso mestruale doloroso. Sembra avere proprietà antimicrobiche e antiossidanti. A dosi terapeutiche è generalmente sicura, anche se può interagire con alcuni farmaci. Controindicata in gravidanza.

Sambuco – pianta medicinale (fam. Adoxaceae)

Il Sambuco è un albero della famiglia delle Adoxaceae, noto fin dall'antichità per le sue proprietà medicinali. Cresce spontaneo in Europa, Asia e Nord America. Tutte le parti della pianta, in particolare i fiori, le bacche e la corteccia, contengono sostanze ad azione antinfiammatoria, antivirale, antibatterica ed espettorante

Nella medicina popolare, infusi di fiori, frutti o corteccia vengono usati per alleviare raffreddore, tosse, asma e stati febbrili. Hanno anche proprietà diuretiche, lassative e ipoglicemizzanti. Attualmente viene impiegato in erboristeria come rimedio naturale per le vie respiratorie o la diuresi. Va assunto per brevi cicli, senza superare le dosi consigliate.

Santoreggia – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

La Santoreggia è una pianta aromatica originaria del Mediterraneo ma ormai diffusa in tutto il mondo. Le sue foglie sono ricche di oli essenziali, flavonoidi e tannini dalle notevoli proprietà. Viene comunemente impiegata come digestivo, carminativo e antispasmodico per il trattamento di disturbi di stomaco e intestino. 

Nella medicina popolare, la santoreggia è utilizzata sotto forma di infuso o olio essenziale per favorire la digestione, alleviare coliche, gas e nausea. Ha anche azione antibatterica e antifungina. 

In cosmetica, gli estratti delle sue foglie vengono usati per la loro attività astringente ed antisettica, ad esempio per lenire le infiammazioni del cavo orale. Se usata correttamente, generalmente è ben tollerata, anche se può causare allergie in soggetti sensibili. Da evitare in gravidanza per l'effetto emmenagogo e durante l'allattamento.

Sedano – pianta aromatica (fam. Apiaceae)

Il Sedano è una pianta erbacea aromatica e officinale coltivata in tutto il mondo per i suoi impieghi alimentari e medicinali. Le parti utilizzate sono i gambi e le foglie, ricche di oli essenziali, minerali e composti bioattivi come falcarinolo e poliacetileni. In erboristeria, il sedano viene utilizzato per le sue proprietà diuretiche, depurative per il fegato e come rimedio per i reumatismi

Svolge anche un'azione rinfrescante e digestiva. In cucina, è ampiamente usato grazie al suo sapore fresco e aromatico. Ipotizza effetti positivi contro i radicali liberi e sul sistema immunitario. Gli estratti di sedano sono impiegati anche in cosmesi per le loro proprietà antiossidanti e lenitive. Assunto come condimento o infuso è generalmente sicuro, mentre un consumo eccessivo può causare allergie al nichel.

Senna – pianta medicinale (fam. Fabaceae) 

La Senna è una pianta originaria dell'India e dell'Africa tropicale, le cui foglie e frutti contengono antrachinonici lassativi come la sennoside A e B. Nella medicina ayurvedica e popolare, le foglie e i frutti essiccati della Senna vengono impiegati come lassativo leggero e pulizia degli intestini. Agiscono stimolando la motilità intestinale e l'evacuazione

In erboristeria e farmacologia sono utilizzati sotto forma di infusi, tisane, compresse o soluzioni per la stitichezza occasionale e la pulizia del colon prima di esami medici. Gli estratti di senna possiedono anche proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche e ipoglicemizzanti, ma l'effetto lassativo è l'azione principale. 

Se assunta per periodi prolungati può causare dipendenza. Controindicata in caso di infiammazione intestinale, diverticolite, occlusione o durante la gravidanza. Il suo uso deve essere moderato e sotto controllo medico.

Tarassaco – pianta medicinale (fam. Asteraceae)

Il Tarassaco, conosciuto anche come dente di leone, è una pianta erbacea che cresce spontanea in tutta Europa, Asia e Nord America. Tutte le parti della pianta, in particolare le radici, sono ricche di inulina, principio amaro e di sostanze ad azione depurativa per il fegato e l'intestino. Il tarassaco è noto anche per le sue proprietà diuretiche e digestive.

Le radici, le foglie e i fiori vengono impiegati per stimolare la funzionalità epatica e renale, favorire la diuresi, alleviare disturbi digestivi e regolarizzare il transito intestinale. In fitoterapia, le foglie e le radici vengono impiegate sotto forma di decotti, tisane o succhi per trattare itterizia, fegato grasso, cistite, artriti e per depurarsi dopo eccessi alimentari o alcolici.

 Gli estratti di radice hanno mostrato anche attività antiossidante, antinfiammatoria ed ipocolesterolemizzante. Il tarassaco è generalmente ben tollerato. In caso di gravidanza, allattamento o patologie epatiche è sempre consigliabile chiedere il parere medico prima dell'utilizzo.

Tè Matcha – pianta medicinale (fam. Theaceae)

Il tè matcha è una varietà di tè verde in polvere ottenuto dalle foglie della pianta Camellia sinensis. Questa pianta officinale, nota per le sue proprietà antiossidanti, energizzanti, dimagranti e antietà, trova impiego nella medicina tradizionale cinese e ayurvedica. Viene utilizzata sotto forma di infuso o polvere da sciogliere in acqua, latte o alimenti, per incrementare il metabolismo, ridurre il senso di fame e migliorare concentrazione e umore. 

Le foglie del tè matcha, raccolte prima della fioritura e macinate a pietra, contengono elevate quantità di catechine, sostanze antiossidanti che possiedono proprietà antitumorali, antimicrobiche e protettive contro le malattie degenerative. In occidente, il tè matcha viene consumato soprattutto per le sue proprietà energizzanti, termogeniche e per la capacità di favorire il senso di sazietà. Gli antiossidanti in esso contenuti possono proteggere dai radicali liberi e dai danni causati dai raggi UV. 

La polvere ricca di principi attivi va consumata con moderazione evitando un'assunzione eccessiva di caffeina. Può interagire con farmaci e causare effetti indesiderati se assunta da chi soffre di particolari patologie.

Tea Tree – pianta medicinale (fam. Myrtaceae)

Il Tea Tree (Melaleuca alternifolia) è una pianta originaria dell'Australia, le cui foglie contengono olio essenziale dalle proprietà antibatteriche, antimicotiche e antisettiche. L'olio di Tea Tree trova ampio impiego per il trattamento di infezioni cutanee (foruncoli, herpes labiale, micosi e candidosi), ferite, punture d'insetto, alitosi e candidosi orale. 

Viene utilizzato sotto forma di unguenti, creme, collutori e shampoo antiforfora. Alle dosi d'uso esterno è generalmente ben tollerato. L'ingestione accidentale di grandi quantità di olio puro può causare effetti avversi anche gravi, come disturbi neurologici. Va quindi utilizzato con cautela e sempre nelle modalità raccomandate.

Tiglio – pianta medicinale (fam. Tiliaceae)

Il tiglio (Tilia spp.) è un albero i cui fiori contengono flavonoidi, mucillagini e olio essenziale dotati di proprietà sedative, antispasmodiche, antipiretiche e diuretiche. Il tiglio viene utilizzato per il trattamento di ansia, insonnia, palpitazioni, mal di testa, tosse e influenza. Ha anche proprietà digestive e diuretiche. 

I preparati più usati sono infusi e decotti dei fiori, tinture, estratti fluidi e secchi. Il tiglio è generalmente ben tollerato; raramente possono manifestarsi disturbi gastro-intestinali. Non sono noti importanti effetti collaterali nell'uso a dosi moderate.

Timo – pianta aromatica (fam. Lamiaceae)

Il timo (Thymus vulgaris) è un arbusto aromatico le cui foglie e sommità fiorite contengono olio essenziale ricco di timolo, carvacrolo, linalolo e altri monoterpeni. Il timo viene ampiamente utilizzato come pianta aromatica in cucina per insaporire carni, zuppe, salse e molti altri piatti. 

L'olio essenziale trova impiego nell'industria alimentare come aromatizzante e in campo cosmetico e farmaceutico grazie alle proprietà antisettiche, antibatteriche, antimicotiche ed espettoranti. 

Il timo viene utilizzato come aroma e rimedio naturale contro tosse e mal di gola. Generalmente ben tollerato, il timo non presenta particolari effetti collaterali alle dosi utilizzate in cucina e nella medicina popolare. Solo l'olio essenziale a dosi massicce può risultare irritante e tossico.

Trifoglio rosso – pianta medicinale (fam. Fabaceae)

Il trifoglio rosso (Trifolium pratense) è una pianta erbacea le cui infiorescenze contengono isoflavoni (biochanina A, formononetina) ad attività fitoestrogenica. 

Viene utilizzato per alleviare i disturbi vasomotori della menopausa come vampate di calore, sudorazione eccessiva, insonnia. Ha anche blande proprietà diuretiche e depurative. I preparati più usati sono estratti secchi titolati delle sommità fiorite, tinture madre e composti associati ad altre piante. 

Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerato; raramente possono manifestarsi cefalea, nausea e sensazione di stanchezza. Va usato con cautela in caso di patologie estrogeno-dipendenti. Non deve essere assunto in gravidanza o allattamento.

Uncaria –  pianta medicinale (fam. Rubiaceae)

L'Uncaria (Uncaria tomentosa) è una pianta rampicante nativa del Sud America. La corteccia e la radice contengono alcaloidi pentaciclici, flavonoidi e composti fenolici dalle proprietà antinfiammatorie, immunostimolanti e antiossidanti. L'Uncaria trova impiego nel trattamento di artriti, artrosi, malattie autoimmuni, infezioni ricorrenti e come coadiuvante nella chemioterapia

Stimola il sistema immunitario e contrasta i danni dei radicali liberi. I preparati più usati sono estratti secchi titolati della corteccia, tinture, capsule. Gli effetti collaterali sono generalmente lievi, come nausea, vertigini e cefalea. L'uso prolungato e ad alte dosi richiede il controllo medico.

Uva ursina – pianta medicinale (fam. Rosaceae)

L'uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi) è un arbusto sempreverde le cui foglie contengono derivati idrochinonici ad attività antisettica delle vie urinarie. L'uva ursina trova impiego nel trattamento di cistiti, pielonefriti, uretriti, prostatiti e altre patologie delle vie urinarie. Le sono riconosciute anche blande proprietà diuretiche e depurative.

I preparati più usati sono infusi, estratti fluidi e secchi titolati delle foglie essiccate. Va assunta a cicli per non più di 1-2 settimane. L'uva ursina può dare disturbi gastrici, cefalea e vertigini, se assunta a dosi elevate. È controindicata in gravidanza, allattamento e nei bambini sotto i 12 anni.

Valeriana – pianta medicinale (fam. Valerianaceae)

La valeriana (Valeriana officinalis) è una pianta erbacea perenne la cui radice contiene acidi valerenici e altri composti dalle proprietà sedative, ansiolitiche, antispasmodiche. La valeriana è uno dei rimedi vegetali più utilizzati per il trattamento di insonnia, ansia, tensione nervosa, palpitazioni e crampi addominali. 

Trova impiego sotto forma di tinture, estratti secchi, oleoliti e composti associati ad altre piante sedative. Alle dosi terapeutiche è generalmente ben tollerata. Gli effetti avversi più comuni sono cefalea, nausea e sonnolenza diurna. L'uso prolungato può dare fenomeni di dipendenza. È controindicata in gravidanza e allattamento.

Verbena – pianta medicinale (fam. Verbenaceae)

La verbena (Verbena officinalis) è una pianta erbacea le cui sommità fiorite contengono iridoidi, tannini e olio essenziale dotati di proprietà digestiva, antinfiammatoria, antispasmodica e leggermente sedativa. La verbena trova impiego per il trattamento di disturbi gastrointestinali come meteorismo, crampi addominali e diarrea

Le sono riconosciuti anche lievi effetti febbrifugi ed è utilizzata nel trattamento di affezioni delle vie respiratorie. I preparati più usati sono infusi e decotti delle parti aeree fiorite, tinture madre e olio essenziale per uso esterno. La verbena è generalmente ben tollerata e non presenta particolari effetti collaterali a dosi moderate.

Vite rossa – pianta medicinale (fam. Vitaceae)

La vite rossa (Vitis vinifera L. ssp. sylvestris) è una pianta rampicante le cui foglie e gemme fiorite hanno proprietà medicinali. Contengono flavonoidi (antociani, quercetina), tannini e vitamina C dall'attività antiossidante, antinfiammatoria e vasocostrittrice.

I preparati di vite rossa trovano impiego per il trattamento di fragilità capillare, couperose, ritenzione idrica, edemi, emorroidi e flebiti. Svolgono anche leggeri effetti antidiarroici e cicatrizzanti. Vengono utilizzati sotto forma di infusi, estratti fluidi, gemmoderivati e unguenti per uso topico. La vite rossa è generalmente ben tollerata e non presenta particolari controindicazioni a dosi moderate.

Zenzero – pianta aromatica (fam. Zingiberaceae)

Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea perenne il cui rizoma carnoso viene utilizzato come spezia e rimedio naturale. Il rizoma contiene gingeroli, shogaoli e zingerone, composti fenolici responsabili del tipico sapore pungente e delle proprietà digestive, antisettiche, espettoranti e anti nausea.

Trova largo impiego in cucina, nelle medicine ayurvedica e tradizionale cinese. Lo zenzero viene utilizzato per alleviare nausea, vomito, mal d'auto, mal di mare, dolori mestruali, raffreddore e tosse. In campo cosmetico, lo zenzero è noto per le sue proprietà anti-age. Generalmente ben tollerato, non presenta particolari effetti collaterali a dosi moderate.

Condividi
Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Maurizio Romano
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Contenuti correlati
semi di zucca
Semi di zucca: proprietà e perché assumerli

I semi di zucca sono un valido snack salutare e molto benefico per la salute. Scopri i benefici e le proprietà di questo alimento.

Del rosmarino
Rosmarino: proprietà e benefici

Quali sono le principali proprietà del rosmarino? Quali benefici terapeutici apporta questa specie vegetale all'organismo? Ecco come e perché utilizzarlo.

icon/chat