Eptacaidecafobia è il termine scientifico che indica la paura del numero 17: la parola deriva dal greco antico (ἑπτακαίδεκα, "diciassette", e φόβος, "paura") e traduce letteralmente "fobia per il numero 17".
Questa forma di superstizione deriva dalla credenza che il 17 porti sfortuna, ma naturalmente nessuna evidenza scientifica ha mai avvalorato queste ipotesi.
La superstizione sui numeri e giorni sfortunati non ha basi scientifiche, stratta piuttosto di un fenomeno psicologico; infatti, tendiamo a ricordare selettivamente gli eventi negativi in determinate date, ignorando quando nulla accade, cercando così significati simbolici in eventi casuali.
Vediamo quali sono le origini della superstizione che condanna il 17 come numero portatore di sventure e il giorno venerdì 17 come giorno sfortunato.
Il numero 17 nella storia
Il 17 viene considerato un numero infausto per diversi episodi che sono accaduti nel corso della storia.
Il 17 nell’antica Grecia
Nella tradizione ellenistica, i seguaci di Pitagora, conosciuti per il loro approccio matematico e filosofico, consideravano il numero 17 imperfetto e infausto. Questo giudizio derivava dal fatto che il 17 si trovava tra due numeri ritenuti perfetti: il 16 e il 18.
Questi ultimi rappresentavano figure geometriche armoniose, ovvero un quadrato (4x4) e un rettangolo (3x6), in cui area e perimetro coincidevano. Il 17, invece, era percepito come un elemento di discontinuità, che rompeva l'armonia tra le proporzioni perfette.
Questa avversione verso il numero 17 rispecchiava anche una visione filosofica più ampia: per i pitagorici ordine e simmetria erano manifestazioni del divino, dunque qualsiasi elemento interrompesse questa armonia era visto con sospetto e disprezzo.
Il 17 nell'antica Roma
Nell'antica Roma, il numero 17 si scriveva come XVII. Anagrammando queste lettere, si ottiene "VIXI", che in latino al passato remoto traduce "ho vissuto", implicando quindi il significato sottinteso di "sono morto"; ed è stata proprio questa associazione con la morte a rendere il numero infausto.
Un altro motivo, sempre legato alla cultura dell'antica Roma, per cui il 17 non è considerato un numero favorevole, è associato alla celebrazione delle feste in onore degli dei Saturno e Quirino, che cadono rispettivamente il 17 dicembre e il 17 febbraio: Saturnalia e Quirinalia; in seguito, queste celebrazioni considerate pagane sono state cancellate dal cristianesimo.
La Battaglia della foresta di Teutoburgo e il numero 17
La Battaglia della Foresta di Teutoburgo, avvenuta nell'anno 9 d.C., rappresenta un evento che associa il numero 17 con la sfortuna, nella cultura occidentale, in particolare in Italia.
La battaglia è considerata una delle più gravi disfatte nella storia dell'esercito romano, all'epoca dell'imperatore Augusto. Lo scontro vide contrapporsi le forze romane, comandate dal legato imperiale Publio Quintilio Varo, e una coalizione di tribù germaniche guidate da Arminio, capo dei Cherusci.
La battaglia si svolse nei pressi dell'attuale Kalkriese, in Bassa Sassonia, e si concluse con la distruzione totale delle tre legioni romane coinvolte: la XVII, la XVIII e la XIX, oltre a sei coorti di fanteria e tre ali di cavalleria ausiliaria.
Potrebbe interessarti anche:
- Credi nel destino e vorresti una risposta scientifica al fenomeno? Potrebbe trattarsi di apofenia
- Costellazioni familiari: cosa sono e a cosa servono
- Enneagramma della personalità: come funziona?
Questa disfatta segnò un punto di svolta nella storia romana perché bloccò definitivamente l'espansione dell'Impero Romano oltre il Reno, oltre a essere vissuto come una tragedia per l'ingente perdita delle legioni.
La Battaglia ebbe un impatto simbolico sui numeri delle legioni coinvolte: dopo la distruzione delle legioni XVII, XVIII e XIX, questi numeri furono considerati infausti e non vennero mai più assegnati a nuove unità militari romane.
Venerdì 17 nella tradizione cristiana
Anche nella tradizione e religione cristiana ci sono eventi che giustificano l'eptacaidecafobia: vari eventi negativi sembrano essere accaduti di venerdì, come la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre; l'uccisione di Abele per mano di Caino; la decapitazione di san Giovanni Battista; la strage degli innocenti per volere di Erode.
Nel libro della Genesi (7,11), si narra che il Diluvio Universale abbia avuto inizio il giorno 17 del secondo mese, un evento catastrofico che amplifica l'avversione per il 17.
L'abbinamento del numero 17 con il venerdì, giorno della crocifissione di Gesù Cristo, ha poi aggravato questa superstizione, dando origine alla credenza che il venerdì 17 sia un giorno molto sfortunato.
Il numero 17 e la superstizione nella cultura italiana
In Italia, la superstizione legata al numero 17 influenza ancora oggi diverse scelte pratiche o logistiche, oltre ad aspetti della vita quotidiana, inducendo comportamenti scaramantici.
Ad esempio, alcune compagnie aeree e ferroviarie evitano di numerare i posti o i voli con il numero 17, preferendo saltarlo del tutto. Lo stesso accade in molti edifici, dove il diciassettesimo piano viene omesso nella numerazione, passando direttamente dal sedicesimo al diciottesimo; anche negli alberghi e negli ospedali può capitare che non vi siano camere o letti contrassegnati con questo numero.
Il 17 nella smorfia napoletana
Anche nella smorfia napoletana, il 17 rappresenta il numero della sfortuna e della disgrazia – "a Disgrazzia" (La sfortuna).
Venerdì 17 e numeri sfortunati negli altri paesi
La superstizione legata al numero 17, così radicata nella cultura italiana, non ha lo stesso peso in altre tradizioni: ad esempio, nei paesi anglosassoni è il numero 13 a essere considerato sfortunato.
Questa credenza deriva da una combinazione di riferimenti religiosi e mitologici, come i 13 commensali dell'Ultima Cena (con Giuda come tredicesimo) o il capitolo 13 del Libro dell'Apocalisse, che introduce l'Anticristo. Inoltre, in molte culture occidentali, il venerdì 13 è visto come un giorno di cattivo presagio.
In Spagna e nei paesi di lingua spagnola, invece, il giorno sfortunato è martedì 13 (martes trece), perché associato al dio della guerra Marte, simbolo di violenza e distruzione.
In Asia orientale, come Cina, Giappone e Corea, il numero 4 è considerato infausto perché la sua pronuncia è simile alla parola "morte"; allo stesso modo, in Giappone il numero 9 richiama la parola "sofferenza", mentre in Afghanistan il numero 39 è considerato sfortunato per ragioni di natura culturale.