Eptacaidecafobia: la paura del numero 17

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 03 Febbraio, 2025

Numero 17 su un'insegna di un locale per strada

Eptacaidecafobia è il termine scientifico che indica la paura del numero 17: la parola deriva dal greco antico (ἑπτακαίδεκα, "diciassette", e φόβος, "paura") e traduce letteralmente "fobia per il numero 17".

Questa forma di superstizione deriva dalla credenza che il 17 porti sfortuna, ma naturalmente nessuna evidenza scientifica ha mai avvalorato queste ipotesi

La superstizione sui numeri e giorni sfortunati non ha basi scientifiche, stratta piuttosto di un fenomeno psicologico; infatti, tendiamo a ricordare selettivamente gli eventi negativi in determinate date, ignorando quando nulla accade, cercando così significati simbolici in eventi casuali.

Vediamo quali sono le origini della superstizione che condanna il 17 come numero portatore di sventure e il giorno venerdì 17 come giorno sfortunato.

Il numero 17 nella storia

Il 17 viene considerato un numero infausto per diversi episodi che sono accaduti nel corso della storia. 

Il 17 nell’antica Grecia

Nella tradizione ellenistica, i seguaci di Pitagora, conosciuti per il loro approccio matematico e filosofico, consideravano il numero 17 imperfetto e infausto. Questo giudizio derivava dal fatto che il 17 si trovava tra due numeri ritenuti perfetti: il 16 e il 18

Questi ultimi rappresentavano figure geometriche armoniose, ovvero un quadrato (4x4) e un rettangolo (3x6), in cui area e perimetro coincidevano. Il 17, invece, era percepito come un elemento di discontinuità, che rompeva l'armonia tra le proporzioni perfette.

Questa avversione verso il numero 17 rispecchiava anche una visione filosofica più ampia: per i pitagorici ordine e simmetria erano manifestazioni del divino, dunque qualsiasi elemento interrompesse questa armonia era visto con sospetto e disprezzo

Il 17 nell'antica Roma

Nell'antica Roma, il numero 17 si scriveva come XVII. Anagrammando queste lettere, si ottiene "VIXI", che in latino al passato remoto traduce "ho vissuto", implicando quindi il significato sottinteso di "sono morto"; ed è stata proprio questa associazione con la morte a rendere il numero infausto. 

Un altro motivo, sempre legato alla cultura dell'antica Roma, per cui il 17 non è considerato un numero favorevole, è associato alla celebrazione delle feste in onore degli dei Saturno e Quirino, che cadono rispettivamente il 17 dicembre e il 17 febbraio: Saturnalia e Quirinalia; in seguito, queste celebrazioni considerate pagane sono state cancellate dal cristianesimo. 

undefined

La Battaglia della foresta di Teutoburgo e il numero 17

La Battaglia della Foresta di Teutoburgo, avvenuta nell'anno 9 d.C., rappresenta un evento che associa il numero 17 con la sfortuna, nella cultura occidentale, in particolare in Italia. 

La battaglia è considerata una delle più gravi disfatte nella storia dell'esercito romano, all'epoca dell'imperatore Augusto. Lo scontro vide contrapporsi le forze romane, comandate dal legato imperiale Publio Quintilio Varo, e una coalizione di tribù germaniche guidate da Arminio, capo dei Cherusci.

La battaglia si svolse nei pressi dell'attuale Kalkriese, in Bassa Sassonia, e si concluse con la distruzione totale delle tre legioni romane coinvolte: la XVII, la XVIII e la XIX, oltre a sei coorti di fanteria e tre ali di cavalleria ausiliaria.


Potrebbe interessarti anche:


Questa disfatta segnò un punto di svolta nella storia romana perché bloccò definitivamente l'espansione dell'Impero Romano oltre il Reno, oltre a essere vissuto come una tragedia per l'ingente perdita delle legioni.

La Battaglia ebbe un impatto simbolico sui numeri delle legioni coinvolte: dopo la distruzione delle legioni XVII, XVIII e XIX, questi numeri furono considerati infausti e non vennero mai più assegnati a nuove unità militari romane. 

Venerdì 17 nella tradizione cristiana

Anche nella tradizione e religione cristiana ci sono eventi che giustificano l'eptacaidecafobia: vari eventi negativi sembrano essere accaduti di venerdì, come la cacciata di Adamo ed Eva dal paradiso terrestre; l'uccisione di Abele per mano di Caino; la decapitazione di san Giovanni Battista; la strage degli innocenti per volere di Erode.

Nel libro della Genesi (7,11), si narra che il Diluvio Universale abbia avuto inizio il giorno 17 del secondo mese, un evento catastrofico che amplifica l'avversione per il 17.

L'abbinamento del numero 17 con il venerdì, giorno della crocifissione di Gesù Cristo, ha poi aggravato questa superstizione, dando origine alla credenza che il venerdì 17 sia un giorno molto sfortunato.

Il numero 17 e la superstizione nella cultura italiana

In Italia, la superstizione legata al numero 17 influenza ancora oggi diverse scelte pratiche o logistiche, oltre ad aspetti della vita quotidiana, inducendo comportamenti scaramantici.

Ad esempio, alcune compagnie aeree e ferroviarie evitano di numerare i posti o i voli con il numero 17, preferendo saltarlo del tutto. Lo stesso accade in molti edifici, dove il diciassettesimo piano viene omesso nella numerazione, passando direttamente dal sedicesimo al diciottesimo; anche negli alberghi e negli ospedali può capitare che non vi siano camere o letti contrassegnati con questo numero.

Il 17 nella smorfia napoletana

Anche nella smorfia napoletana, il 17 rappresenta il numero della sfortuna e della disgrazia"a Disgrazzia" (La sfortuna).

undefined

Venerdì 17 e numeri sfortunati negli altri paesi

La superstizione legata al numero 17, così radicata nella cultura italiana, non ha lo stesso peso in altre tradizioni: ad esempio, nei paesi anglosassoni è il numero 13 a essere considerato sfortunato

Questa credenza deriva da una combinazione di riferimenti religiosi e mitologici, come i 13 commensali dell'Ultima Cena (con Giuda come tredicesimo) o il capitolo 13 del Libro dell'Apocalisse, che introduce l'Anticristo. Inoltre, in molte culture occidentali, il venerdì 13 è visto come un giorno di cattivo presagio.

In Spagna e nei paesi di lingua spagnola, invece, il giorno sfortunato è martedì 13 (martes trece), perché associato al dio della guerra Marte, simbolo di violenza e distruzione.

In Asia orientale, come Cina, Giappone e Corea, il numero 4 è considerato infausto perché la sua pronuncia è simile alla parola "morte"; allo stesso modo, in Giappone il numero 9 richiama la parola "sofferenza", mentre in Afghanistan il numero 39 è considerato sfortunato per ragioni di natura culturale.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr. Alberto Galia
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Valentina Montagna | Editor
Valentina Montagna | Editor
in Mental health

804 articoli pubblicati

a cura di Dr. Alberto Galia
Contenuti correlati
Una donna a lavoro sopraffatta
+1
Il peso delle aspettative sociali a fine anno: come affrontare lo stress da bilancio personale

Scopri come affrontare le aspettative sociali di fine anno e ridurre lo stress da bilancio personale con i consigli di una psicologa esperta.

Aula studio di un'università con primo piano su una persona che studia concentrata
Cosa accade quando il perfezionismo diventa patologico

Il perfezionismo patologico è una condizione che provoca ansia e malessere mentale. Scopriamo cosa significa esattamente e come si riconosce.