Sentirsi in colpa quando si risponde in ritardo ai messaggi degli amici: perché succede?

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it

Ultimo aggiornamento – 02 Dicembre, 2024

Due persone sedute a un tavolino a casa usano il cellulare

Perché ci sentiamo così colpevoli per un semplice messaggio non risposto? Dietro questa apparente banalità si nascondono meccanismi psicologici complessi.

Vediamo un approfondimento in merito.

Rispondo tardi ai miei amici e ci sto male: ma perché continuo a farlo?

Come spiega la psicologa Ravi Gill, la difficoltà nel rispondere prontamente può essere legata a barriere emotive e cognitive che, pur non essendo intenzionali, ci impediscono di mantenere un ritmo costante nella comunicazione digitale.

Potremmo sentirci sopraffatti, avere paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui o semplicemente procrastinare ed è importante ricordare che questi comportamenti non riflettono necessariamente una mancanza di interesse o di rispetto, ma piuttosto una serie di fattori che influenzano il nostro modo di interagire con gli altri.

Bisogna sottolineare che la neuro divergenza può influenzare significativamente la nostra capacità di gestire la comunicazione digitale: come sottolinea Gill, per le persone ADHD o altre condizioni che coinvolgono l'attenzione, distrarsi e dimenticare di rispondere ai messaggi è un'esperienza comune.

Il sovraccarico sensoriale e le difficoltà di concentrazione tipiche di queste condizioni possono far sì che una notifica venga facilmente trascurata e poi dimenticata del tutto ed è importante riconoscere che queste difficoltà non sono un riflesso dell'impegno o della considerazione per gli altri, ma piuttosto una conseguenza delle sfide che si affrontano quotidianamente.


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La personalità gioca un ruolo cruciale nella nostra capacità di rispondere prontamente ai messaggi: per coloro che tendono alla perfezione, la paura di non formulare la risposta giusta può paralizzare.

Come spiega Charlotte Bailey, psicologa e psicoterapeuta specializzata nel trattamento dei traumi, la preoccupazione eccessiva per l'opinione altrui può portare a ritardi significativi nelle risposte; la ricerca della risposta perfetta, che non offenda o dispiaccia, può generare ansia e, di conseguenza, un evitamento attivo della comunicazione; questo circolo vizioso può innescare un senso di colpa profondo e la paura di non essere all'altezza delle aspettative altrui.

Il senso di colpa per un messaggio non risposto cresce esponenzialmente con il passare del tempo, trasformando un semplice gesto in un peso insostenibile e quindi ci ritroviamo a rimuginare sull'impressione che stiamo dando, a immaginare reazioni negative e a temere di aver rovinato un rapporto; è come se ogni minuto che passa aggiungesse un altro mattone a un muro di vergogna, rendendo sempre più difficile affrontare la situazione.

L'evitamento è spesso un meccanismo di difesa adottato dalle persone con uno stile di attaccamento evitante. Come spiega Gill queste persone tendono a mantenere una certa distanza emotiva dagli altri, anche dai propri cari.

Ritardare le risposte ai messaggi può essere un modo inconscio per preservare questa distanza, evitando di sentirsi troppo coinvolti o vulnerabili. Questo comportamento, pur non essendo intenzionale, è radicato nella paura dell'intimità e nella difficoltà a gestire le emozioni intense.

Ecco come migliorare nella gestione delle risposte ai messaggi

Siamo sommersi da una valanga di notifiche, aggiornamenti e contenuti che ci tengono costantemente connessi ma, allo stesso tempo, ci lasciano esausti, perché la cultura dell'"essere sempre connessi" ha creato un ambiente in cui siamo sempre raggiungibili, anche quando ne avremmo bisogno di staccare.

Come sottolinea Bailey, la tecnologia che dovrebbe avvicinarci può diventare soffocante; invece, il nostro smartphone, da compagno fedele, si trasforma in un tiranno che ci impone ritmi frenetici e ci distoglie dalle relazioni più importanti.

Inoltre, la comunicazione non verbale, come il tono della voce, il linguaggio del corpo e il contatto visivo, gioca un ruolo fondamentale nelle nostre interazioni e quando comunichiamo attraverso messaggi, perdiamo questi importanti segnali e ci sentiamo più vulnerabili; ecco perché spesso troviamo più facile rispondere a messaggi leggeri e superficiali rispetto a quelli che richiedono una risposta più profonda e personale.

Dunque, cosa fare? Per organizzare meglio il nostro tempo e rispondere ai messaggi in modo più tempestivo, possiamo provare a dedicare un momento fisso della giornata alla comunicazione, magari associandolo a un'attività piacevole come bere un caffè. 

Da non sottovalutare, inoltre, la comprensione del perché tendiamo a rimandare le risposte: ci aiuterà a trovare il modo di superare questo ostacolo.

Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it
Scritto da Arianna Bordi | Autrice e divulgatrice esperta in salute femminile, psicologia e salute del cervello per P. by pazienti.it

Arianna Bordi è una professionista dell'informazione con un forte impegno nella divulgazione di tematiche legate alla salute psico-fisica, al benessere cognitivo e sociale, agli strumenti di prevenzione. Racconta le nuove evidenze che emergono dalla ricerca scientifica, con un focus in particolare su salute femminile, igiene del sonno, salute del cervello, psicologia, relazioni, dispositivi medici innovativi e nutrizione. In un contesto editoriale saturo e dispersivo, il suo lavoro si distingue per l’autorevolezza e l’attenzione alle fonti di riferimento: offre risposte aggiornate e rilevanti, strumenti indispensabili per orientarsi con cognizione di causa nel complesso universo di salute e benessere. La sua abilità di spaziare su tematiche afferenti all’ambito scientifico con autorevolezza, tra salute mentale, medicina di genere e neurologia, le conferisce una credibilità trasversale, conquistando un pubblico eterogeneo: da chi intraprende percorsi personali a professionisti del settore sanitario e preventivo. Arianna Bordi, dunque, utilizza la divulgazione per ancorare la salute nella vita di tutti i giorni, rendendola una decisione informata e a portata di mano.

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